Mostra Caravaggio: 20 opere per la prima volta insieme

Caravaggio | San Francesco

MOSTRA CARAVAGGIO: PER LA PRIMA VOLTA RIUNITI 20 GRANDI CAPOLAVORI DI MICHELANGELO MERISI

Caravaggio è in mostra a Milano con uno degli eventi imperdibili del 2017.
Il titolo dell’evento è “Dentro Caravaggio” e dice tutto su ciò che vedrai, perché è un vero viaggio all’interno delle opere di Michelangelo Merisi, un artista che più di altri riesce ancora a entusiasmare e le cui opere sono considerate capolavori senza tempo.

La mostra ha aperto le sue porte al pubblico il 29 settembre e rimarrà aperta nelle sale di Palazzo Reale a Milano fino al 28 gennaio 2018, e si preannuncia già come un evento sensazionale visto che prima dell’apertura erano già stati prenotati 60mila ingressi.
In effetti se vuoi vedere la mostra ti consiglio di organizzare la tua visita per tempo, per evitare lunghe file all’ingresso e per sapere come fare leggi il mio post con le informazioni sulla mostra di Caravaggio a Milano.

In questo post invece ti racconterò i 3 motivi per cui vale la pena di vedere le opere di Caravaggio in mostra a Milano (in fondo al post trovate anche il video della mia visita alla mostra).

Caravaggio | Giuditta e Oloferne

I SEGRETI E I MISTERI DI CARAVAGGIO

La mostra di Caravaggio a Milano è il frutto di una grande campagna di indagini sulle opere dell’artista, che hanno permesso di comprendere a fondo sia la tecnica che l’elaborazione di alcuni importanti capolavori.

Per questo motivo la mostra può essere vista il tre modi diversi, che sono poi i motivi per cui questo evento è imperdibile.

1. LE OPERE DI CARAVAGGIO

Il primo buon motivo per andare a vedere la mostra di Caravaggio è per osservare le sue opere, perché a Milano troverai solo i suoi grandi capolavori.
Questa non è una mostra di confronti con altri artisti, questa mostra è su Caravaggio dalla prima all’ultima sala.
Quindi preparatevi a grandi emozioni perché dal “Riposo durante la Fuga in Egitto” alla “Marta e Maria Maddalena” del Detroit Institute of Art, fino alla “Madonna dei Pellegrini” proveniente dalla Basilica di Sant’Agostino a Roma, le 20 opere che compongono la mostra non si sono mai viste tutte insieme.

L’intero percorso consente di seguire in ordine cronologico le opere e di individuare i cambiamenti nello stile di Caravaggio.

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2. LA TECNICA DI CARAVAGGIO

Il secondo buon motivo è quello di scoprire quale fosse la tecnica usata da Caravaggio per realizzare le sue opere, scoprendo le novità emerse dalla campagna di indagini che ha preceduto questa mostra.

Ogni opera esposta possiede sul retro un apparato multimediale in cui sono sintetizzate le caratteristiche tecniche del dipinto.
In pratica da un lato c’è l’opera e dall’altro puoi osservare cosa si nasconde dentro il capolavoro, comprendendo anche il processo creativo di Caravaggio e tutti i suoi ripensamenti nel procedere con la composizione.

Sappiamo ad esempio che una delle caratteristiche di Caravaggio era quella di dipingere velocemente, ma non era così agli inizi.
Il giovane Caravaggio inizia come qualsiasi pittore del suo tempo, dipingendo sulla tela dopo aver steso una preparazione chiara su cui imposta tutta la composizione con un carboncino oppure delle pennellate scure, che sono la traccia usata per dipingere.
La svolta della sua carriera e del suo stile avviene con l’incarico del 1600 di dipingere due enormi tele in soli dodici mesi per la Capella Contarelli nella Chiesa di San Luigi dei Francesi a Roma.

Per velocizzare il lavoro Caravaggio decide di preparare la tela non più con una base chiara ma scura, che usa per tutto il fondo a cui poi inserisce le figure.
Naturalmente il fondo scuro non gli permetteva di preparare il dipinto con il carboncino oppure con una pennellata di nero, quindi abbozzò tutta la composizione direttamente sulla tela con incisioni e qualche pennellata più chiara qua e là.

In mostra ti sarà evidente questa tecnica per tutte le opere realizzate dal 1600 in poi, perché questo diventerà il suo stile e anche il sistema più rapido per concludere rapidamente ogni commissione che gli veniva affidata.

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3. LA VITA DI CARAVAGGIO

Il terzo motivo per cui questa mostra va vista è che è possibile vederla per scoprire aspetti nuovi della vita di Caravaggio.
La mostra è infatti una carrellata di grandi capolavori ma anche di documenti e di citazioni disseminate lungo il percorso e che permettono di conoscere l’uomo Caravaggio.

Tra i documenti ce n’è uno molto curioso, l’inventario dei suoi beni personali, che è arrivato a noi perché la proprietaria di una delle case in cui Caravaggio aveva vissuto a Roma lo aveva denunciato perché non pagava l’affitto da sei mesi.
La donna allora chiede il pignoramento dei beni dell’artista e quindi attraverso la lettura dell’elenco redatto dal notaio incaricato possiamo farci un’idea di come vivesse Caravaggio.
Ad esempio sappiamo che aveva due soli piatti e undici fra bicchieri e fiasche, il che ci conferma la sua passione per le gran bevute, ma possedeva anche una chitarra, un violino e due orecchini, elementi che ritroviamo nelle sue opere, e anche uno scudo a specchio, che probabilmente gli serviva per indirizzare la luce da riprodurre nei suoi dipinti.
Caravaggio inoltre possedeva due spade e tre pugnali, il che la dice lunga sul suo stile di vita per le vie di Roma, ma in casa teneva anche una cassa con 12 libri.

LEGGI ANCHE: Vita di Caravaggio, 5 cose da sapere.

DENTRO CARAVAGGIO

Probabilmente dopo aver letto questo post lo avrai capito che questa mostra mi è piaciuta tantissimo.
Per questo infatti ti consiglio di trovare del tempo per andarla a vedere prima che chiuda, perché è unica e irripetibile, e infatti non ci saranno altre occasioni per vedere questi capolavori di nuovo insieme.

Ti lascio solo con una della tante curiosità che ho scoperto in mostra.
Uno dei miei capolavori preferiti di Caravaggio è il “Riposo durante la Fuga in Egitto” (conservato presso la Galleria Doria Pamphilje avere la possibilità di rivederlo in mostra da una distanza ravvicinata è stato emozionante.
La cosa sorprendete però stato scoprire che dalle indagini fatte sull’opera è emerso che il supporto usato da Caravaggio è in realtà una tovaglia di fiandra.

Probabilmente, non avendo i soldi per comprare la tela, Caravaggio si procurò una più economica tovaglia, realizzando uno dei dipinti più emozionanti della storia dell’arte.
Caravaggio è anche questo, vita e arte che si intrecciano in un vortice tragico e senza lieto fine, ma che ci ha lasciato immagini poetiche dove ognuno di noi trova un po’ se stesso.

Caravaggio | mostre milano

Caravaggio | mostre Milano

Caravaggio | Fuga in Egitto

Mostra Caravaggio a Milano: biglietti e informazioni

Dentro Caravaggio
Milano, Palazzo Reale, Piazza Duomo
Dal 29 settembre 2017 al 28 gennaio 2018
Sito web ufficiale: http://www.caravaggiomilano.it

Orari: martedì, mercoledì e domenica dalle ore 20,00 alle 19,30; giovedì, venerdì e sabato dalle ore 9.30 alle ore 22.30; lunedì dalle 14,30 alle 22,30.
Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

Il lunedì dalle 8.30 alle 14.30 l’ingresso è riservato alle scuole.
Chiusura anticipata alle 20.00 nei giorni del 29 settembre e del 16 e 23 ottobre.

Biglietti: Intero € 13,00; Ridotto € 11,00; Biglietto Famiglia 1 o 2 adulti € 11,00/ ragazzi dai 6 ai 14 anni € 6; fino a 5 anni ingresso gratuito.
Infoline per le prenotazioni: tel. 02/92800375 – www.vivaticket.it

La mostra è prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira, con il sostegno di Gruppo Bracco, partner dell’esposizione per le nuove indagini diagnostiche.

 

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