Aldo Manuzio e il Rinascimento di Venezia

La Tempesta | Giorgione | Gallerie dell'Accademia | mostre Venezia

Giorgione, La Tempesta. Gallerie dell’Accademia di Venezia.

Aldo Manuzio. Il rinascimento di Venezia – Anticipazioni sulla mostra

Presso le Gallerie dell’Accademia una mostra ripercorre una stagione unica e irripetibile nella storia della cultura europea e occidentale, durante la quale il libro si rivelò capace di trasformare il mondo.
Dal 19 marzo al 19 giugno 2016 la mostra Aldo Manuzio. Il rinascimento di Venezia permette di riscoprire il visionario progetto di rendere disponibili a tutti la conoscenza, che era trasmessa solo attraverso il libro ma che era accessibile solo ad una cerchia ristretta di persone.
Questa mostra promette di portarci nel cuore di un periodo storico che ha dato avvio al rinascimento di Venezia, che con oltre 150mila abitanti nel XVI secolo era una tra le più ricche e popolose città d’Europa.

Vittore Carpaccio | Incontro con Papa Ciriaco | Gallerie dell'Accademia | mostre Venezia

Vittore Carpaccio, Incontro con Papa Ciriaco. Gallerie dell’Accademia di Venezia.

Venezia nel Cinquecento era sicuramente il luogo più effervescente per un’artista, un intellettuale e per tutti coloro che avevano sete di conoscenza, perché in laguna ogni tipo di linguaggio artistico riesce, nello spazio di pochi decenni, a trovare la sua più efficace espressione.
In questo periodo la città lagunare afferma definitivamente il suo ruolo di ponte tra l’Oriente e l’Occidente, passando da essere semplice piattaforma per scambi di natura commerciale a luogo dove si le culture, le tradizioni, ed i saperi si mescolavano e contaminavano a vicenda.
Aldo Manuzio sfrutta l’imponente rete logistica, della quale solo una città mercantile come Venezia poteva disporre, per realizzare il suo straordinario progetto, che per la prima volta nella storia dell’umanità prevedeva di rendere disponibili al pubblico degli studiosi e di letterati i grandi classici della cultura greca, da Omero ad Aristotele, da Sofocle a Euripide a Tucidide, per poi raccogliere i testi latini da Virgilio a Cicerone, da Orazio a Ovidio, a Catullo, a Properzio, Lucrezio, Giovenale, Marziale, e ancora ebraici e italiani della nuova letteratura in volgare.

Proprio grazie a Manuzio e alla sua collaborazione con Pietro Bembo, il volgare si affermava, accanto al latino, come la lingua della contemporaneità in tutta Europa, confermandosi tale secondo il canone che elesse Dante, Petrarca e Boccaccio come modelli.

La circolazione di questo patrimonio di testi e di idee non solo contribuì a creare una cultura comune europea, capace di integrare il mondo classico al mondo moderno e contemporaneo, ma favorì l’emergere di temi e motivi assolutamente nuovi anche nel campo delle arti figurative.
Saranno, infatti, le opere di Giorgione, di Tiziano e di molti altri protagonisti del Rinascimento di Venezia a testimoniare questo momento.
Un’importante sezione è dedicata anche al rapporto che legò Aldo Manuzio alla cultura del nord d’Europa es a Erasmo da Rotterdam. Il filosofo olandese, che che visse a Venezia, ospite della famiglia di Manuzio per quasi un anno, per completare la pubblicazione dei suoi Adagia.

Erasmo da Rotterdam riteneva che fosse di importanza fondamentale, per la circolazione e la trasmissione del suo pensiero in tutta Europa, che i suoi lavori fossero stampati proprio da Manuzio.

La mostra non mancherà di proporre la Hypnerotomachia Poliphili, il libro illustrato più celebre e raffinato di Aldo Manuzio con fantasiose xilografie forse approntate su disegno del miniatore Benedetto Bordon.
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Giorgione, La Tempesta (dettaglio). Gallerie dell’Accademia di Venezia

INFO
ALDO MANUZIO. Il rinascimento di Venezia

Venezia, Gallerie dell’Accademia, Ala Palladio (Campo della Carità, 1050)
19 marzo – 19 giugno 2016

Aldo Manuzio. Il rinascimento di Venezia è promossa dal Comitato per il V Centenario della morte di Aldo Manuzio e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con le Gallerie dell’Accademia di Venezia, principale donor partner World Monuments Fund, in memoria di George e Vera Kaestlin-Bock.
IMMAGINI
Ufficio Stampa CLP Relazioni Pubbliche
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