Dipinti di viaggio

Castello Miramare mostra 1

Quando ho visitato il Castello di Miramare a Trieste sono rimasta incantata dalla bellezza del luogo, dalle storie che racconta (una l’ho raccontata QUI), ma soprattutto dalle opere d’arte che si trovano in ogni sala.
Un’opera, però, più di altre ha catturato la mia attenzione e che proprio in queste calde settimane estive è protagonista insieme ad altre della mostra allestita nelle sale del Castello e dedicata all’artista veneto che l’ha realizzata.

Castello Miramare mostra 2

Ora che sapete che l’artista è veneto starete pensando ad uno dei grandi nomi della pittura, magari a Francesco Hayez, ma sono certa che l’artista di cui leggerete il nome qui sotto lo conoscono in pochi.
Si tratta di Ippolito Caffi, autore di un dipinto (quello che mi ha lasciata incantata al Castello di Miramare) commissionato da Massimiliano d’Asburgo in persona, nel 1857, per immortalare la festa notturna a Venezia all’indomani delle nozze con Carlotta di Belgio.

In un altro post (potete leggerlo QUI) vi ho raccontato di quanto nel Castello di Miramare si percepisca ancora il passaggio degli arciduchi e di come in un certo senso sembra che vivano ancora in quelle stanze.
Tutto questo si deve alle molte opere che decorano le varie sale e in cui riecheggiano i fasti delle loro dinastie e la loro storia personale, le loro passioni e le loro ambizioni.
Tra gli artisti che sicuramente hanno avuto più affinità con questa coppia, ma soprattutto con Massimiliano, c’è sicuramente Ippolito Caffi, protagonista con le sue opere dal 9 luglio all’8 dicembre 2015 della mostra “Ippolito Caffi. Dipinti di viaggio tra Italia e Oriente”.

Cosa avevano in comune i due?
La passione per i viaggi, l’entusiasmo per la scoperta di un Oriente affascinante e sconosciuto ma anche per gli ambienti, i monumenti e i colori delle città italiane come Venezia, Roma e Napoli, il desiderio di fissare in un immagine le emozioni, i paesaggi, gli incontri.
In entrambi c’è un’affinità legata al desiderio di scoperta e ricerca del nuovo.

Eppure erano così diversi per estrazione sociale e per destino!
Massimiliano d’Asburgo era austriaco, membro di una delle case reali più potenti d’Europa, prima governatore del Lombardo-Veneto poi ammiraglio della marina austriaca; Ippolito Caffi era originario di Belluno, interprete e innovatore del vedutismo veneziano nel XIX secolo, ma anche patriota risorgimentale e convinto propugnatore della libertà d’Italia.
L’espressione della monarchia che non riesce a rinnovarsi in un momento cruciale della storia europea s’incontra con l’artista desideroso di una patria libera.

Chissà se i due, nei loro incontri per la realizzazione dell’opera, parlarono mai di politica!
Temo di no. Ma ora si incontrano di nuovo a Miramare, idealmente, per una mostra che permette di scoprire la personalità di un artista.
Un evento questo che prelude alla ricorrenza dei 150 anni dalla sua scomparsa, nel 2016, e che s’inserisce nelle celebrazioni dei 60 anni del Museo.

Oltre quaranta dipinti fanno rivivere i viaggi e i sogni, le geniali invenzioni e la scenografica arte del pittore bellunese.
Attraverso i dipinti di viaggio che fissano la sua visione di Venezia e Roma e poi di Napoli e dell’Oriente.
Ne esce il ritratto di un uomo che era instancabile viaggiatore e artista-patriota, pronto rischiare la vita per la causa in cui credeva e che rese moderno il genere della veduta.
Caffè sentiva come una necessità quella di documentare la realtà dei tanti luoghi visitati, senza tralasciare alcun dettaglio e descrivendo anche i luoghi dell’Oriente e soprattutto Gerusalemme.

L’omaggio di Miramare a Caffi si conclude ricongiungendosi all’esperienza di grande viaggiatore di Massimiliano, con i dipinti, nel percorso permanente del Museo, che lo stesso arciduca fece realizzare nel corso dei suoi viaggi in Europa e in Oriente.
Se la caratteristica principale dell’arciduca Massimiliano è quella di intraprendere nuovi viaggi alla scoperta curiosa di mondi lontani e di cui si può leggere le impressioni nei diari presenti in mostra, Caffi trova nel viaggio una fonte d’ispirazione e descrive ciò che prova nelle sue opere.

La sua vita è intensa. Nel 1848 si arruolò nella guerra contro l’Austria, combatte, fu fatto prigioniero evase e vide compiersi l’Unità d’Italia nel 1860.
Morì a 57 anni nell’affondamento della nave Re d’Italia durante la battaglia di Lissa del 1866, in cui la Regia Marina del Regno d’Italia tentò di conquistare il Veneto sottraendolo all’Austria e scalzare l’egemonia navale austriaca nell’Adriatico.

Castello Miramare mostra

INFO
Ippolito Caffi. Dipinti di viaggio tra Italia e Oriente
Dal 9 luglio all’8 dicembre 2015
Castello di Miramare – Trieste

LINK
http://www.castello-miramare.it/ita/storia/castello.php

 

 

 

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