I sogni di Corcos

Corcos Luna di Miele

29x18xbandiera 0inglese.jpg.pagespeed.ic.B4zuCIsWey Buci Sopelsa – the artist of the month 

Ricordate la mostra che si è svolta a Palazzo Zabarella nel 2015?
Avevo partecipato all’inaugurazione e vi avevo raccontato le mie impressioni sulla mostra >>> Qui trovate il post!

C’erano due opere che, tra le altre, mi avevano particolarmente colpita e ve le racconto in questo post.

Vittorio Corcos "Lune de miel" (1885), acquerello su cartone, 345 x 455 mm. firmato e datato in basso a destra «V. Corcos 85» Collezione privata

Vittorio Corcos “Lune de miel” (1885), acquerello su cartone, 345 x 455 mm.
Firmato e datato in basso a destra «V. Corcos 85» – Collezione privata.

L’opera è stata realizzata durante l’ultimo anno trascorso da Corcos a Parigi. Essa rientra in quel filone di rappresentazioni dolci e graziose particolarmente amate dalla clientela francese, quali mezzi di evasione dal grigio inverno parigino: non a caso essa fu pubblicata su «Le Figaro illustré» del 25 dicembre 1885 (p. 12).
Due giovani sposi siedono in riva al mare su una panchina, accanto a due barche dai suggestivi nomi «Capri» e «Maria». Lo sposo è vestito con ricercatezza: cravatta a pois, camicia e giacca a righe di differenti colori, capelli impomatati, anello al mignolo destro e scarpe blu e nocciola.
La donna, dall’elegante acconciatura, gli si appoggia in una posa languida ed è avvolta in un abito color sabbia, nella mano destra regge il cappello di paglia del marito e lascia in vista le graziose scarpette di vernice nera con fiocco di velluto e le caviglie, fasciate in calze nere.
Corcos raffigura qui un attimo di intimità nel quale i protagonisti sono distratti dalla lettura e l’uomo, mentre volta una pagina con la mano sinistra, si indirizza verso l’amata, assorta nella contemplazione del suo viso più che nell’ascolto. I colori dell’ambientazione sono in tenui e restituiscono l’atmosfera idilliaca di un amore da poco coronato.

Vittorio Corcos "La ragazza dall’orecchino di perla" (1884), olio su tela, 60 x 38 cm firmato in basso a sinistra: «V. Corcos». Collezione privata

Vittorio Corcos “La ragazza dall’orecchino di perla” (1884), olio su tela, 60 x 38 cm.
Firmato in basso a sinistra: «V. Corcos» – Collezione privata

Quest’opera si ispira alla ritrattistica francese del Settecento, in primis quella di Jean-Marc Nattier, fra i maestri nel rappresentare busti di donne affascinanti.
Corcos non ha mai nascosto il suo interesse per questo tipo di pittura, tornata in auge nel secondo Ottocento, anche grazie all’apporto dell’imperatrice Eugenia e al più generale fenomeno del revival stilistico.
Qui i colori dello sfondo, dell’incarnato e del vestito sono armonizzati e assolutamente perfetti!
Fasciata in una veste di seta azzurra guarnita di tulle leggerissimo, la giovane donna è colta nello splendore della giovinezza, il busto di tre quarti e il volto di profilo. I grandi occhi incorniciati da lunghe ciglia sono rivolti a un oggetto precluso alla vista dell’osservatore, aumentando così il senso di attrazione verso la protagonista.
La mise, semplice e raffinata, è impreziosita da una leggerissima collana d’oro a doppio filo, che valorizza il generoso décolleté, e da una perla regolare, punto luce che illumina ulteriormente il viso ed è posto quasi al centro del dipinto. Essa dà il titolo al ritratto, riecheggiando e attualizzando la più celebre opera di Vermeer.
Ornamento semplice e al tempo stesso ambitissimo, anche per la sua origine organica che lo distingue, insieme al corallo e all’ambra, da ogni altra pietra preziosa, la perla ha esercitato un fascino irresistibile in ogni tempo entrando in molte raffigurazioni, spesso carica di significati simbolici.
Ritenuta già da Plinio il Vecchio la prima e la più preziosa tra tutte le cose, la perla perde qui ogni accezione simbolica, divenendo un accessorio che esalta la bellezza femminile.

CorcosCorcos 1

IMMMAGINI DA:
Corcos. I sogni della Belle Époque / 6 settembre – 14 dicembre 2014
Padova, Fondazione Bano – Palazzo Zabarella
Palazzo Zabarella, Via San Francesco, 27 – 35121 Padova

A cura di :Ilaria Taddei, Fernando Mazzocca, Carlo Sisi

LINK
http://www.zabarella.it/

 

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