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Il conflitto israelo-palestinese sembra non finire mai e nelle ultime settimane alcune parole a noi familiari sono diventate parte del nostro lessico quotidiano.
Striscia di Gaza, guerra, bombe, rifugi, … Barriera di separazione. Ma cos’è questa barriera?
Si tratta di un muro, costruito per impedire l’intrusione dei terroristi palestinesi nel territorio israeliano ed è diventato la tela per gli artisti e soprattutto per i maggiori street artists internazionali, che hanno lasciato qui i loro messaggi di pace, di speranza e di denuncia.
Banksy, Hugh Leeman e Swoon, gli italiani Blu ed Ericailcane e molti altri hanno lasciato un segno di speranza, di una rinascita possibile, il desiderio di trovare la pace.
Ciò che molti anni fa è successo presso il “Muro di Berlino” ora si ripete in Cisgiordania. Un muro diventa il mezzo per comunicare con un linguaggio universale che non richiede alcuna traduzione o spiegazione.
Naturalmente il passaggio di questi artisti in quest’area non ha lasciato segni evidenti solo sul muro, ma anche in altre zone, su edifici e vicoli.
E allora non scrivo altro e vi lascio le immagini che ho recuperato nel web e che si riferiscono ad immagini del Muro e non solo. Attendo i vostri commenti!