Jeff Koons in Florence

Jeff Koons Firenze

Oggi devo pubblicare un post un po’ polemico e in controtendenza.
Di solito mi tengo ben lontana dalle polemiche, perché preferisco scrivere e raccontarvi ciò che mi piace, mi fa stare bene e che vale pena diffondere, tuttavia negli ultimi giorni c’è stato un gran baccano in rete, e soprattutto sui social, per l’arrivo a Firenze di una scultura di Jeff Koons, collocata proprio davanti a Palazzo Vecchio e accanto alle opere dei grandi del Rinascimento, ma che prosegue con una mostra di opere dell’artista anche all’interno delle sale del Palazzo.

Nello stile che contraddistingue certi “marchesi del buon gusto”, e che sui social hanno trovato il luogo preferito per dare il meglio di sé, sono iniziate le critiche e subito dopo gli insulti a chi avrebbe avuto questa idea, considerata scellerata e offensiva.

Io non sono d’accordo, penso che il progetto che ha portato Jeff Koons a Firenze sia straordinario e qui vi spiego perché.

Jeff Koons Firenze 3

Partiamo da una semplice domanda.
Quando venne collocata l’ultima statua davanti a Palazzo Vecchio a Firenze, in quella pedana rialzata denominata arengario?
L’ultima volta era il 1530-1534 con l’arrivo della scultura “Ercole e Caco” di Baccio Bandinelli!
Se si esclude il 1910, anno in cui il David di Michelangelo venne sostituito da una copia, fu in pieno Rinascimento che in Piazza della Signoria arrivò l’ultima scultura.

Ora finalmente, anche se solo per pochi mesi (dal 26 settembre al 28 dicembre 2015) una scultura originale di grandi dimensioni sarà collocata in questo luogo.
Si tratta di Pluto and Proserpina di Jeff Koons, un’opera monumentale alta più di tre metri e che inaugura il progetto In Florence, un programma per portare i protagonisti dell’arte contemporanea a confrontarsi con gli spazi e le opere del Rinascimento fiorentino.
Perché tanto scandalo per una statua, che resterà lì solo poco tempo?

Credo che il motivo sia semplice.
Ci sono persone che inorridiscono davanti a qualsiasi cambiamento, che hanno un’immagine dell’arte e della creatività distorta e che credono che solo con la mummificazione delle nostre piazze, dei nostri palazzi storici e dei nostri musei si possa valorizzare l’arte.
Quindi il ragionamento è semplice per queste persone.
Nelle piazze storiche ci restano solo ed esclusivamente le opere del passato e nulla deve cambiare (per carità!), mentre l’arte contemporanea la possiamo mettere in una piazza più moderna, magari vicino a quelle strutture da archeologia industriale … che fa tanto ultra-mega-post-moderno.

Tutte le persone che hanno provato orrore nel vedere l’immagine della scultura di Koons a Firenze e che si sono scagliate violentemente contro questa mostra si sono dimenticate che dopo il Rinascimento il mondo è andato avanti, che il centro della produzione artistica non si trova più a Firenze e che ci sono artisti oggi che sono già entrati di diritto nella storia dell’arte (Jeff Koons è uno di questi!) e che possono permettersi un confronto con il nostro glorioso passato … ma che è appunto: Passato!
Creare l’occasione per un incontro ravvicinato tra passato e presente è certamente straniante e io stessa appena ho visto le immagini ho pensato che non fosse per niente bello, ma costringe a pensare (non è forse questo che dovrebbe fare l’arte?) su ciò che c’è stato prima di noi e su ciò che siamo diventati ora.
Se oggi Michelangelo fosse vivo non potrebbe più realizzare opere come il “David”, perché non viviamo più nel Cinquecento.
Le nostre esigenze, la nostra vita è completamente diversa e l’artista contemporaneo deve dare forma al presente, senza dimenticare la lezione del passato.
Solo così si va avanti, la creatività avanza … perché non è finito tutto con il Rinascimento o con il Barocco.
C’è ancora tanto da inventare, ma sembra proprio che siamo diventati specialisti nel voler sempre prendere il binario morto e che non porta da nessuna parte.

L’opera di Jeff Koons è composta interamente in acciaio inox, e la sua cromatura color oro è lucidata a specchio.
Una tecnica ben collaudata dall’artista e realizzata dal suo laboratorio newyorkese, organizzato come una bottega rinascimentale, dove ogni assistente è specialista in uno dei processi di produzione creativa.
Grazie a questo trattamento la scultura sembra un enorme palloncino gonfiabile e le figure di Plutone e Proserpina scintillano in totale contrasto con le sculture in marmo e bronzo da sempre e per sempre dominatori della piazza.
L’opera di Koons sembra una materia fluida e destinata a dissolversi perennemente.

Prima di Capodanno la luccicante, irriverente, straniante scultura di Koons se ne andrà, ma resteranno questi attriti, tutti italiani e un pochino provinciali, che ci fanno avanzare verso il futuro sempre più lentamente degli altri.
Mentre noi italiani staremo ancora qui a litigare sui social se sia giusto o meno collocare l’arte contemporanea in Piazza della Signoria, il resto del mondo avrà già voltato pagina e presenterà un nuovo progetto, che rende omaggio alla creatività e che crea uno scambio di opinioni vere sui social, post virali su capolavori senza tempo, mostre innovative, artisti visionari e non sui litigi senza senso alimentati dal nulla!

Un’ultima cosa mi preme scrivere.
Quando in Piazza della Signoria venne collocata la scultura “Ercole e Caco” di Baccio Bandinelli ci fu una polemica feroce.
L’opera venne considerata brutta e per niente adatta a stare vicino al “David” di Michelangelo.
In realtà in questa scultura Baccio tenta di imitare lo stile michelangiolesco, ma senza riuscire a dare ai corpi l’espressività e la tensione necessaria per realizzare un capolavoro.
Purtroppo Baccio Bandinelli si trovò a misurare il suo talento con un gigante dell’arte e, piuttosto di trovare un suo stile originale, preferì imitarlo senza successo.

Questo piccolo aneddoto mi fa pensare che dopo tanti secoli molti sono ancora lì a sperare che, accanto alle opere del Rinascimento, arrivi un capolavoro che imiti la grandezza di un tempo.
Dimenticando che però che l’imitazione non fa mai crescere, ma ci fa stare fermi e lascia tutto immobile!
Chissà come se la sta ridendo ora Baccio, vedendo che Jeff Koons è considerato indegno di collocare la sua scultura accanto alla sua 🙂
Una bella rivincita dopo più di 500 anni!

A Palazzo Vecchio sarà esposta "Gazing Ball" (Barberini Faun), opera realizzata nel 2013 appartenente alla serie di calchi in gesso di celebri sculture del periodo greco-romano cui Jeff Koons ha aggiunto, in posizione di precario equilibrio, una sfera di colore azzurro brillante e dalla superficie specchiante.

A Palazzo Vecchio sarà esposta “Gazing Ball” (Barberini Faun), opera realizzata nel 2013 appartenente alla serie di calchi in gesso di celebri sculture del periodo greco-romano cui Jeff Koons ha aggiunto, in posizione di precario equilibrio, una sfera di colore azzurro brillante e dalla superficie specchiante.

INFO
Jeff Koons in Florence
25 settembre – 28 dicembre 2015
Arengario e Sala dei Gigli di Palazzo Vecchio, Piazza della Signoria – Firenze

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