La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe

Pacecco de Rosa, Venere dormiente con satiro. Museo Nazionale di Capodimonte.

Pacecco de Rosa, Venere dormiente con satiro. Museo Nazionale di Capodimonte.

Ci sono mostre che per il solo fatto di essere realizzate in luoghi famosi per vicende legate alla camorra e alla criminalità organizzata vanno sostenute e supportate con tutti i mezzi possibili.
Questo è il caso della mostra “La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe” che si inaugura il prossimo 21 giugno a Casal di Principe e che sono fiera di ospitare nel mio blog.
Per una volta questa terra finirà sui giornali per aver saputo cogliere un’opportunità e per provare a diventare qualche cosa di diverso grazie ad un evento curato dal direttore della Galleria degli Uffizi, Antonio Natali, e dal direttore del Polo Mussale Regionale della Puglia, Fabrizio Vona.

 

Massimo Stanzione, Sant'Agata in carcere. Museo Nazionale di Capodimonte.

Massimo Stanzione, Sant’Agata in carcere. Museo Nazionale di Capodimonte.

Quando la mia amica Grazia del Blog Senza Dedica mi ha raccontato ciò che stava per accadere a Casal di Principe sono stata contagiata dal suo entusiasmo e non ho avuto dubbi sul fatto che questa sia una grande occasione per chi spera che finalmente questo nostro Paese capisca che è possibile ripartire dal nostro patrimonio artistico.

Ma perché una mostra a Casal di Principe?
“La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe” fa parte di una serie di appuntamenti (questo è il diciottesimo) denominati “La città degli Uffizi” e che ha come scopo quello di stringere relazioni culturali tra il Museo fiorentino più visitato d’Italia ed i territori meno conosciuti, ma che hanno bisogno di essere riscoperti.
Con questa edizione gli Uffizi vogliono ancor più essere motore di promozione culturale e puntare un riflettore su una terra che tenta di riscattarsi dall’emarginazione in cui la criminalità l’ha relegata.

La luce evocata dal titolo è riferita al termine usato nel Prologo di Giovanni, una luce che splende nelle tenebre, ma è anche la luce che questi capolavori portano per essere un segno di speranza per chi pensa ancora che nulla potrà mai cambiare.
Questa mostra proclama il primato della luce sull’ombra, della legalità sull’illegalità, della bellezza sul degrado.

Le venti opere d’arte esposte abbracciano un periodo che va dal XVII al XX secolo e saranno ospitate presso la villa confiscata a un boss della camorra e intitolata a don Peppe Diana, emblema della lotta alla criminalità.
I pittori che si ispirarono all’esperienza artistica di Caravaggio saranno i grandi protagonisti dell’esposizione che proseguirà fino alla fine di ottobre.
Otto dipinti arrivano dagli Uffizi di Firenze, mentre altre nove opere dal Museo di Capodimonte. Dalla Reggia di Caserta, invece, troverà temporanea collocazione in mostra il Fate presto di Andy Wahrol (che fu realizzata reinterpretando la prima pagina de Il Mattino pubblicata il 26 novembre 1980, tre giorni dopo il terremoto in Irpinia), mentre da Capua arriverà l’antica statua Mater Matuta che nella mitologia romana rappresentava la dea del Mattino o dell’Aurora.

Ora tocca a voi!
Condividete e diffondete attraverso i vostri profili social le notizie relative a questa mostra, divulgate le immagini delle opere in mostra e invitate tutti quelli che conoscete ad andare a vederla. Partecipate anche voi alla rinascita di Casal di Principe, che riparte dall’arte e dalla bellezza per costruire il proprio futuro.

Mattia Preti, Vanità. Galleria degli Uffizi.

Mattia Preti, Vanità. Galleria degli Uffizi.

Artemisia Gentileschi, Santa Caterina d'Alessandria. Galleria degli Uffizi.

Artemisia Gentileschi, Santa Caterina d’Alessandria. Galleria degli Uffizi.

Andy Warhol, Fate Presto. Reggia di Caserta.

Andy Warhol, Fate Presto. Reggia di Caserta.

INFO
La luce vince l’ombra. Gli Uffizi a Casal di Principe
“Casa Don Peppe Diana” – Casal di Principe. Caserta (CE)
Dal 21 giugno al 21 ottobre 2015

 

 

 

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