5 cose da sapere sulla Cappella Sansevero a Napoli

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5 COSE DA SAPERE SULLA CAPPELLA SANSEVERO A NAPOLI

A Napoli, a pochi passi da Piazza San Domenico, si trova Cappella Sansevero.

Si tratta di un vero gioiello che custodisce alcune meraviglie all’interno di un edificio del Cinquecento, ma completamente ristrutturato nel corso del Settecento dal Principe Raimondo di Sangro.

Le 5 cose da sapere sulla Cappella Sansevero a Napoli.

1.

Visitare Cappella Sansevero significa entrare in un mondo fatto di simboli e misteri, legati al pensiero illuminista, alla massoneria e all’affascinante personalità di un uomo che ha plasmato questo luogo con l’amore per la bellezza e la passione per la scienza.

2.

Il Principe Raimondo di Sangro era nato nel 1710 a Torre Maggiore, in provincia di Foggia, e dimostrò di avere una grande predisposizione per l’arte, le scienze e le tecniche durante i suoi studi presso il Collegio dei Gesuiti a Roma.
Sarà la sua fama di uomo di scienze e la sua passione per l’alchimia ad avvicinarlo agli ambienti massonici.

3.

La singolare personalità del Principe Raimondo di Sangro e soprattutto il fatto che praticasse l’alchimia, diedero alla Cappella Sansevero la fama di essere un luogo oscuro.
Si raccontava, infatti, che il principe fosse riuscito a pietrificare il sangue di due giovani ancora vivi, ma dopo la morte del Principe queste storie si arricchirono di nuove leggende quando nei sotterranei della Cappella Sansevero vennero rinvenuti due scheletri in cui è visibile il sistema venoso e arterioso.

4.

La decorazione della Cappella Sansevero è stata interamente curata dal Principe Raimondo di Sangro e contiene rimandi al pensiero illuministico e massonico, ma doveva anche dare prestigio alla famiglia.
I lavori all’interno della Cappella iniziarono nel 1740 e al suo interno si possono ammirare gruppi scultorei incredibili per la cura dei dettagli e in particolare dei drappeggi e delle parti del corpo.

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cappella sansevero sculture

5.

All’interno della Cappella Sansevero i gruppi scultorei considerati più belli sono: La Pudicizia di Antonio Corradini, dedicato a Cecilia Gaetani dell’Aquila d’Aragona, madre del Principe e morta quando era ancora piccolo; il Cristo velato realizzato da Giuseppe Sammartino nel 1753, che suscitò l’ammirazione di Antonio Canova.

LEGGI ANCHE: Il racconto della vita e delle opere di Antonio Canova.

Capella Sansevero | La Pudicizia

La Pudicizia di Antonio Corradino, Capella Sansevero – Napoli.

INFO
MUSEO CAPPELLA SANSEVERO
Via Francesco De Sanctis, 19/21
80134 Napoli (NA)

LINK
Tutte le immagini pubblicate sono state prelevate dal sito ufficiale del Museo – www.museosansevero.it

 

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2 thoughts on “5 cose da sapere sulla Cappella Sansevero a Napoli

  1. You cannot take picture in the Chapel. Even with no flash! You cannot also use your mobile phone [I think this is illegal]. If they see you with your mobile in the hands they come to you to ask to put it back!! Again this can only happen in Naples. I think it is illegal. You must pay for the guide [on top of the ticket]

    • The photos you see in the blog are authorised for publication. However, in many museums in the world it is not possible to take photos, in Italy and also in the rest of the world.

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