Chiusura del Museo del Fumetto di Milano: cosa stiamo per perdere davvero?

13/06/2025
Autore: Caterina Stringhetta

Stai cercando informazioni sulla chiusura del Museo del Fumetto di Milano e su cosa succederà alla sua collezione unica?
Allora fermati qui un momento, perché stai per scoprire una delle notizie più tristi, e purtroppo vere, per chi ama l’arte, la cultura e la memoria disegnata del nostro tempo.

La chiusura del Museo del Fumetto di Milano rappresenta un colpo durissimo al cuore della cultura popolare italiana. Questo spazio, conosciuto come Wow Spazio Fumetto, non era solo un museo, ma un archivio vivente con oltre 500.000 pezzi unici: tavole originali, numeri storici, sceneggiature, intere epoche disegnate e raccontate. La data è fissata: il 15 giugno 2025 le luci si sono spente, forse per sempre.

In questo articolo ti racconto perché chiude il Museo del Fumetto, cosa perdiamo, e cosa puoi fare – anche tu – per non farlo scomparire nel silenzio.

museo del fumetto Milano

Perché chiude il Museo del Fumetto di Milano?

La storia è semplice e per certi versi assurda. La Fondazione Franco Fossati, che da 14 anni gestisce il museo, ha sede in un edificio storico del 1922, in viale Campania 12, di proprietà del Comune di Milano. Dopo la pandemia, i conti non hanno più retto: la chiusura forzata, i lavori di manutenzione straordinaria e i debiti accumulati sull’affitto hanno creato una situazione insostenibile.

Anche se la Fondazione ha accettato una proposta di rientro del debito offerta dal Comune, la burocrazia non ha fatto sconti. È arrivata l’intimazione di sgombero, con tanto di vigili in loco. Dal Comune, nessuna proroga. Il museo dovrà lasciare tutto libero entro il 15 giugno, pena l’esclusione da ogni futura nuova assegnazione.

Un patrimonio culturale a rischio: cosa stiamo per perdere

Stiamo parlando di mezzo milione di pezzi, molti dei quali unici al mondo.
C’è il primo numero del giornale di Topolino, richiesto persino dalla Disney per i festeggiamenti del 90° anniversario. C’è una collezione completa del Corrierino dei Piccoli, una biblioteca pubblica amata da bambini e studenti, e materiali consultati per tesi di laurea e ricerche accademiche.

Il museo è in rete con istituzioni di prestigio: dal Musée de la Bande Dessinée di Bruxelles al Museo del Fumetto di Lucca, passando per eventi e festival in tutta Italia. Con la chiusura, tutte queste attività rischiano di scomparire, insieme allo spirito di un luogo che ha saputo parlare a generazioni diverse con un linguaggio accessibile e geniale.

Il messaggio degli “eroi” del fumetto

Luigi Bona, presidente della Fondazione, lo ha detto chiaramente: “Ci hanno chiamati fumettari con la testa fra le nuvolette, ma questa volta è troppo anche per dei supereroi”.
Le sue parole raccontano la frustrazione e l’amarezza di chi ha provato a salvare un sogno – e con lui un pezzo di identità culturale italiana.

La petizione lanciata dai fan ha raccolto 12.000 firme, ma è rimasta inascoltata. Ora, l’unica possibilità è trovare un magazzino sicuro in cui salvare l’archivio: una corsa contro il tempo, e contro l’indifferenza.

Cultura a fumetti: perché conta davvero

Pensaci un attimo: i fumetti raccontano storie, ma anche la Storia, quella con la S maiuscola.
I fumetti raccontano l’Italia che cambia, le battaglie civili, la fantasia e l’impegno. Rappresentano un ponte tra generazioni, un linguaggio che parla ai bambini ma anche agli adulti, agli artisti e agli studiosi.

Il rischio, ora, è che tutto questo si disperda. Che si chiuda una porta e con essa anche una visione democratica dell’arte: quella che si sfoglia, si legge, si colleziona, si ama.

La pandemia e la cultura: una ferita ancora aperta

Il Covid ha lasciato segni profondi nella sociertà, nei ragazzi, in tutti noi e anche nel mondo della cultura. Mostre cancellate (anche se non se ne parla), musei chiusi per mesi e che poi hanno riaperto abbandonandosi ad un’invasione di turisti inarrestabile, città d’arte prese d’assalto da chi vuole entrare in pochissimi giorni in tutti i musei delle grandi città ma lascia un impatto devastante nei luoghi che visita. La chiusura di Wow Spazio Fumetto è solo uno dei tanti effetti collaterali di una crisi che ha messo in ginocchio, in tanti modi diversi, l’intero settore culturale. 

Questo è anche un punto di partenza per riflettere. Lo faremo insieme, in altri articoli, per capire cosa significhi oggi sostenere davvero l’arte e chi la custodisce.

museo del fumetto Milano

Cosa puoi fare (subito)

Se ti sta a cuore la cultura, parlane, condividi questa notizia, sostieni le realtà che – come Wow Spazio Fumetto – lavorano ogni giorno per costruire ponti tra passato e futuro.

Inoltre, se ami il fumetto e vuoi saperne di più sulle sue declinazioni artistiche puoi leggere alcuni approfondimenti. Ti lascio tre spunti per capire meglio l’importanza di questa forma di comunicazione:

Perché ogni forma d’arte ha bisogno di chi la guarda, la ama e la protegge. Soprattutto quando sembra fatta solo di “nuvolette”. L’arte non è mai solo carta. È memoria, è battaglia, è vita.

Hai mai visitato il Museo del Fumetto di Milano? Ti va di raccontarmi cosa ti ha lasciato?
Scrivimi nei commenti o via mail.

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