Nuove scoperte. Trovata, forse, la Crocifissione per Vittoria Colonna

Michelangelo Buonarroti | Crocifissione

Nuove scoperte. Trovata, forse, la Crocifissione per Vittoria Colonna

Crocifissione per Vittoria Colonna. Esiste un’opera di Michelangelo che nessuno ha mai visto, ma che molti artisti hanno replicato e interpretato facendola diventare un modello per tutte le rappresentazioni della Crocifissione in cui Cristo è rappresentato come colui che vince la morte.
Michelangelo è il primo a proporre una rappresentazione di un Cristo vivo, con la testa eretta, gli occhi aperti e nel tentativo quasi di sollevarsi dalla croce, che si contrappone alla tradizionale rappresentazione del Cristo sofferente, con la testa reclinata verso il basso oppure regale e composto.

Di questo, che è ritenuto il capolavoro perduto o mai realizzato da Michelangelo Buonarroti esiste un disegno, conservato al British Museum di Londra, appartenuto alla nobildonna romana Vittoria Colonna e che si ritiene essere il disegno che l’artista fiorentino stesso ha realizzato e donato alla donna.

Crocifissione per Vittoria Colonna | disegno Michelangelo

Il dipinto originale è rimasto nella storia dell’arte come un modello a cui molti artisti si sono ispirati, realizzandone numerose copie.
La ricerca di quest’opera quasi leggendaria non è mai terminata e l’ultimo, e forse definitivo, tentativo di identificarla è arrivato in occasione della mostra di El Greco a Treviso, dove un’opera è stata esposta e attribuita dal prof Lionello Puppi (professore emerito dell’Università Ca’Foscari) proprio come quella realizzata da Michelangelo.

La tesi che attribuisce questa Crocifissione a Michelangelo Buonarroti.

L’opera ritrovata è stata sottoposta ad analisi diagnostiche e stilistiche e gli indizi che fanno pensare che sia proprio l’opera di Michelangelo sono stati annunciati in una conferenza stampa svoltasi a Treviso il 23 febbraio 2016, ma che saranno chiarite in un saggio, che si preannuncia già come molto atteso.

La tesi che attribuisce questa Crocifissione a Michelangelo Buonarroti prende in considerazione molti aspetti. Si parte dall’analisi delle lettere che si scambiarono Michelangelo e Vittoria Colonna dove si ricavano molti indizi: ad esempio, la donna, scrive che ha presso di lei degli ambasciatori estensi che hanno chiesto di vedere “lo sbozzo” del Crocifisso. La risposta di Michelangelo non ci è pervenuta, si può dunque pensare che abbia mandato questo “sbozzo”, che corrisponde alla Crocifissione per Vittoria Colonna custodita al British Museum.
Sono state eseguite analisi diagnostiche sull’opera che indicano una compatibilità stilistica con Michelangelo, per l’assenza del paesaggio, la presenza di nuvole tempestose, la finezza del tratto.
Il Professor Puppi, inoltre, sottolinea come le dimensioni della tavoletta sono molto simili al disegno conservato a Londra. Mentre tracce di spolvero (la tecnica che permette di trasferire un disegno su varie superfici) precisano la sua derivazione da una matrice grafica (sempre il disegno del British Museum) e l’analisi ai raggi infrarossi ha rivelato come il posizionamento del teschio, alla base della croce nel disegno, originariamente fosse stato tracciato alla destra di essa come nel dipinto in mostra.
Alla luce di Wood (la lampada a raggi ultravioletti) sul retro sono comparsi i segni di una scritta, in dieci righe, delle quali si riesce solo a leggere “originale il dono suo” e “di propria mano stesi”, confermando forse la tesi che la tavola fosse un dono alla Colonna.

Forse è presto per dire che, senza ombra di dubbio si tratta del famoso dipinto di Michelangelo, e molte delle tesi saranno chiarite nel saggio di prossima uscita.

 

 

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16 thoughts on “Nuove scoperte. Trovata, forse, la Crocifissione per Vittoria Colonna

  1. Cara Caterina intanto ci tengo a ringraziarti moltissimo (anche da parte di chi è venuto con me alla mostra) per l’opportunità che ci hai dato.. è stata davvero una bellissima esperienza. L’iscrizione, l’organizzazione e la visita sono state impeccabili, è andato tutto liscio senza alcun problema 🙂 La mostra era interessante e tu sei stata capace di renderla dinamica, mai noiosa, anzi piena di colpi di scena! Brava e professionale.. rifarei tutto di nuovo! Grazie grazie ancora!!

    Arianna (anche a nome di Serigne, Angela e Susi)

    • Sono felicissima, che sia stata una visita piacevole. Anche per me è stato un pomeriggio speciale.
      Spero di rivedervi presto e comunque ci teniamo in contatto qui e sui social 🙂

  2. Grazie per la bella opportunita’ e complimenti perché avendo visitato la mostra da sola con l’audioguida; un’altra volta con i miei alunni..Non c’è due senza tre e sono ritornata con una amica grazie a te…e come ti ho detto di persona…ho apprezzato tantissimo il tuo inquadrarci nel periodo storico, gli aneddoti..e il sorriso e le coccole (tradotto aperitivo).
    Grazie anche da parte della mia amica Lisa.
    Rosa di Treviso

    • Caspita Rosa, eri già stata in mostra 3 volte!
      Le “coccole” con l’aperitivo erano per voi e per la vostra gentilezza, ma è stato un bel momento per festeggiare un traguardo a cui non potevo immaginare 3 anni fa 🙂
      A prestissimo.

    • Grazie a te Beatrice.
      Anche per me è stato memorabile. Riuscire ad associare un volto e un nome a chi mi segue è sempre un’esperienza unica 🙂

  3. Ciao Caterina,
    Anche questo ulteriore post è segno della tua passione e della tua “cura” nei nostri confronti.
    Organizzazione perfetta, non vedo l’ora di replicare.
    A presto,

    Elisa

    • Grazie Elisa, è stato un piacere per me conoscerti e scoprire il tuo blog.
      Alla prossima mostra o museo o … chissà 😉

  4. Gentile Caterina, la visita è stata organizzata in maniera simpatica e facile, capibile anche ai non esperti come noi, avvicinare la gente all’arte penso sia la tua missione! Io e mio marito parteciperemo ben volentieri ad altre iniziative così! L’aperitivo poi, è stato il degno finale 😉
    Sonia e Fabrizio

    • Grazie Sonia e grazie Fabrizio, altre iniziative ci saranno e non vedo l’ora che ci sia la possibilità di incontrarsi di nuovo.
      Credo che visitare una mostra oppure un museo debba essere un momento piacevole, che permetta di comprendere perché alcuni artisti e alcune opere sono importanti e belle.
      A prestissimo 🙂

  5. Ciao Caterina, che dirti?
    Ho impiegato ore per esserci, e ne è valsa totalmente la pena! Esattamente come scrivi, così parli: chiara e semplice, senza essere sciatta o approssimativa. Seria, ma non seriosa.
    Una visita piacevolissima e ben organizzata, che ha reso allettante pure per me (che in ambito “artistico” sono molto più ferrato in altri campi) il percorso di formazione di El Greco
    E poi è sempre bello incontrare colleghi importanti che non “se la tirano” :p
    Ti aspetto oltre Appennino 😉

    • Non vedo l’ora di oltrepassare l’Appennino per farmi spiegare da te le cose meravigliose che ci sono in quell’angolino d’Italia.
      Grazia @bassavelocità 😉

  6. Non mi ricordo se Michelangelo l’abbia dipinta davvero o no. Certo gli studi sul tema sarebbero molto importanti. Questa di certo non può essere di Michelangelo per ovvie ragioni!!!
    Magari però continuando gli studi si trova qualcosa di serio.
    Peccato vedere che le università non si occupano più di questi studi…
    Io, all’Università di Roma 2, me ne sono andata sdegnata dopo essere stata trattata male perché il mio studio di dottorato che ho presentato su Michelangelo non valeva niente!!! E un professore mi ha anche spiegato che lui che studiava Dante non poteva permettersi di dire che i suoi studi valessero di più. Assurdo mondo…

    • Non lo so neppure io se sia la perduta crocifissione di Michelangelo ma gli studiosi andranno avanti a cercarla.
      Sono convinta che, se la ritroveranno, sarà per un caso del destino!
      per quanto riguarda le Università, i professori e tutto il carrozzone annesso, credo che spesso la vera sapienza non stia nelle aule universitarie ma in quei luoghi in cui il lavoro si unisce alla pratica quotidiana e che dà vita a cose utili al mondo oppure a ricerche che danno un senso al nostro vivere di oggi.
      Non mi flagellerei per un professore che non tiene nella giusta considerazione un lavoro di ricerca!
      Alla fine che se ne farà il mondo di ricerche considerate di valore ma inutili?

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