I Girasoli di Van Gogh: curiosità e significato

10/06/2025
Autore: Caterina Stringhetta

Se ti dico “Van Gogh”, cosa ti viene in mente? Probabilmente orecchie (o meglio, l’assenza di una), cieli stellati e… girasoli, tanti girasoli. Oggi voglio andare alla scoperta, con te, di uno dei cicli pittorici più amati della storia dell’arte: I Girasoli. Quei fiori dorati che sembrano danzare nei vasi, sussurrando segreti e, dipinti da van Gogh, sembrano baciati da una luce che non si spegne mai.

Attenzione, però, perché dietro quei petali dipinti in modo magistrale non si nasconde solo il genio tormentato di Vincent, ma anche una storia di amicizia, competizione e un pizzico di mistero. 

I GIRASOLI DI VAN GOGH

Van Gogh | girasoli

I girasoli di Van Gogh

I girasoli sono uno dei soggetti più famosi dipinti da Van Gogh, rappresentati durante il suo soggiorno ad Arles, in Provenza. L’artista non realizzò una sola tela con i girasoli, poiché lavorò a un’idea completamente nuova della natura morta, trasformando i girasoli che tanto amava in un elemento decorativo ma anche in una visione piena di energia.

Van Gogh non dipinse i girasoli solo perché erano belli ma perchè, per lui, quei fiori erano simboli di vita e luce, ma anche di fragilità e decadimento. Un girasole appassito, con i petali che si piegano, racconta la fine inevitabile delle cose belle, mentre quelli pieni di vita gridano al mondo il loro splendore.

Vuoi scoprire davvero chi era Van Gogh? Dai un’occhiata a libri e film per conoscere meglio l’artista olandese: una guida perfetta per avvicinarsi alla sua mente e al suo tormento creativo.

Una tela, mille emozioni

Quando Van Gogh iniziò a dipingere i suoi girasoli, non stava pensando di abbellire un salotto (anche se oggi sarebbero perfetti sopra qualsiasi divano). No, lui voleva impressionare qualcuno. Quel “qualcuno” era Paul Gauguin, l’amico che Vincent invitò nella sua Casa Gialla di Arles. I girasoli avrebbero dovuto accogliere Gauguin come una festa floreale e dire:“Benvenuto, amico, qui c’è calore, colore e tanta arte!”. Peccato che la loro convivenza non finì esattamente in un bouquet profumato … I due amici infatti litigarono, Vincent diede di matto (come sempre) e Gauguin scappò in Polinesia per non tornare mai più.

I girasoli dunque, dovevano decorare “lo studio del sud”, l’atelier di lavoro in comune con Paul Gauguin, che avrebbero dovuto creare, secondo Vincent van Gogh, un’arte nuova e potente insieme.

Il linguaggio segreto dei girasoli

C’è una cosa curiosa da sapere però. Van Gogh usò solo tre colori principali per i suoi girasoli: giallo, arancione e verde. Eppure, il risultato è un’esplosione di sfumature che fa girare la testa. Un po’ come dire che con poco si può fare moltissimo, se hai talento e un pizzico di follia.

Van Gogh per realizzare i suoi girasoli usa una pennellata che segue l’andamento dei petali e delle foglie. In questo modo i fiori acquistano personalità e sembrano prendere vita, caricandosi di un significato simbolico poiché diventano metafora della vitalità della natura.

Quanti girasoli ci sono davvero?

Qui arriva il mistero. Van Gogh dipinse almeno sette versioni dei Girasoli in vaso, ma non tutte sono giunte fino a noi. Alcune sono scomparse nei meandri delle storie del collezionismo e non solo, altre sono conservate nei musei più famosi al mondo, come la National Gallery di Londra e il Van Gogh Museum di Amsterdam.

Attenzione però, non tutti i Girasoli di van Gogh uguali: in alcuni i fiori sono più rigogliosi, in altri più scomposti. Insomma, i girasoli cambiano con l’umore dell’artista e, dato che parliamo di Van Gogh, possiamo immaginare quanta intensità ci sia dietro ogni pennellata.

I girasoli oggi: superstar dell’arte

Lo sapevi che una delle versioni dei Girasoli è stata venduta a una cifra record?
Negli anni ’80 del Novecento, uno dei Girasoli di van Gogh fu battuto all’asta per quasi 40 milioni di dollari. Oggi, però, la serie dei Girasoli ha un valore inestimabile. Non solo per il mercato, ma per quello che rappresentano: la forza di un uomo che, nonostante tutto, ha continuato a credere nel potere dell’arte e della bellezza.

Se sogni di ammirare i Girasoli dal vivo, il Van Gogh Museum è una tappa obbligata. Qui troverai anche molti altri tesori di Vincent!

opere di Van Gogh

Quindi, la prossima volta che vedrai un girasole, pensa a Vincent ed a quella luce che ha cercato di catturare non solo sulla tela, ma anche nella vita. Magari prova anche tu a vedere il mondo con i suoi occhi: pieni di meraviglia, passione e un pizzico di sana follia.

I Girasoli sono solo uno dei tanti capolavori del pittore olandese. Scopri quali sono le opere di Van Gogh che devi assolutamente conoscere per comprendere a fondo il suo genio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguimi su:

About me

In questo blog non ti spiego la storia dell’arte, ma racconto le storie di cui parla l’arte

Scopri di più
Iscriviti alla Newsletter