Qualche anno fa, mentre cercavo un’alternativa al classico weekend “divano e serie tv”, mi sono imbattuta in un luogo che prometteva meraviglie: la Gypsotheca e Museo Antonio Canova a Possagno.
Non c’ero mais stata, avevo solo una vaga idea di cosa aspettarmi, ma mi ha lasciata senza parole.
LA GYPSOTHECA DI POSSAGNO: UN VIAGGIO TRA GESSI, BELLEZZA E UN PIZZICO DI MAGIA

Museo Canova – Casa Natale
Immagina di camminare tra sculture che sembrano vive, immerse in un’atmosfera che sa di passato glorioso e di genio immortale. Ecco, questo è ciò che ti aspetta se decidi di visitare questo gioiello del Veneto, dedicato ad Antonio Canova, uno dei più grandi maestri del Neoclassicismo.
Preparati, perché qui si respira arte a pieni polmoni.
La Gypsotheca: un tempio per i capolavori di Canova
Cos’è la Gypsotheca? Letteralmente si tratta di una “collezione di gessi”. Tuttavia non devi lasciarti ingannare dalla definizione un po’ tecnica, perché questo posto è pura magia. Qui troverai i modelli originali in gesso delle opere di Antonio Canova, trasferiti dal suo atelier romano a Possagno, il paese natale dell’artista.
L’idea di creare questo spazio si deve a Giovanni Battista Sartori, fratellastro di Canova, che decise di raccogliere e custodire l’eredità artistica del maestro. Nel 1829 iniziarono i trasferimenti, e nel 1836, grazie al progetto dell’architetto Francesco Lazzari, nacque la Gypsotheca.
Tra le opere esposte ci sono i bozzetti in gesso delle opere di Canova, i suoi capolavori: le Tre Grazie, Amore e Psiche, la monumentale scultura di George Washington, oggi perduta, due danzatrici che sembrano pronte a muoversi da un momento all’altro, e moltissimi bozzetti in argilla e terracotta.
Attenzione però, la Gypsotheca non è solo storia ma anche innovazione.
Negli anni ’50, l’architetto Carlo Scarpa ha ampliato l’edificio, creando un nuovo spazio espositivo che gioca con la luce naturale per esaltare la bellezza delle sculture. Il risultato? Un capolavoro dentro il capolavoro.
Un luogo che ha sfidato la storia
Visitare la Gypsotheca significa anche scoprire le difficoltà che questo luogo ha affrontato.
Durante la Prima Guerra Mondiale, una granata colpì l’edificio, distruggendo alcune opere e danneggiandone altre. Ma grazie al restauro di Stefano e Siro Serafin, il museo riaprì nel 1922.
E non è finita qui: durante la Seconda Guerra Mondiale, le sculture furono trasferite nel Tempio di Possagno, che si trova vicino alla Gypsotheca, per proteggerle dai bombardamenti. Un viaggio di andata e ritorno che si concluse solo nel 1946, quando le opere tornarono nella loro collocazione originale.
La casa natale di Canova: un tuffo nella quotidianità di un genio
Accanto alla Gypsotheca, c’è un altro gioiello imperdibile: la casa natale di Antonio Canova.
Non immaginarti una dimora lussuosa: è una tipica abitazione veneta del Seicento, semplice ma ricca di dettagli che raccontano la vita dell’artista.
Qui puoi vedere la celebre Sala degli Specchi, dove Canova amava ospitare i suoi amici, e persino la Torretta, una piccola biblioteca che l’artista usava come studio per dipingere.
Tra i mobili originali e gli strumenti da lavoro, si respira ancora l’atmosfera di un’epoca lontana.
E poi c’è il giardino, un piccolo paradiso verde dove spicca un pino italico piantato da Canova in persona.
Sì, hai capito bene: quell’albero ha visto il maestro in carne e ossa!
Oltre l’arte: il Brolo, il parco e la biblioteca
Non pensare che la visita finisca qui. Di fronte alla casa si trova il Brolo, un frutteto che Canova stesso amava curare, con alberi rari e piante che sembrano uscite da un giardino incantato. Poi c’è il parco, un ampio terreno che un tempo serviva per nutrire gli animali della casa, oggi perfetto per una passeggiata tra arte e natura.
Se sei un amante dei libri, la biblioteca del museo è una chicca imperdibile. Divisa in tre sezioni, raccoglie migliaia di volumi sulla vita e le opere di Canova, oltre a testi donati da studiosi e appassionati d’arte. È un vero e proprio tesoro di sapere.
Attenzione a non perderti l’ultima novità del Museo: la riapertura dell’Ala Ottocentesca, un vero gioiello del Neoclassicismo che arricchisce ulteriormente l’esperienza di visita.
Scopri tutti i dettagli nell’articolo dedicato: Riaperta l’Ala Ottocentesca del Museo Gypsotheca Canova.

Il giardino della Gypsotheca Canova
Perché visitare la Gypsotheca di Possagno?
Perché è un luogo unico, dove la bellezza prende vita e la storia si intreccia con l’arte. È l’occasione perfetta per scoprire il lato umano e geniale di Antonio Canova, lasciandoti ispirare dai suoi capolavori.
Che tu sia un appassionato d’arte o un semplice curioso, la Gypsotheca e il Museo Canova sono una tappa obbligata. Fidati, ne vale la pena. E se ci vai, fammi sapere cosa ne pensi.
Sono sicura che uscirai con il cuore più leggero e gli occhi pieni di meraviglia.
Pronto a partire? La Gypsotheca ti aspetta!