Bosch a Milano: la mostra, le opere, i biglietti

Bosch | dettaglio sant’Antonio

Jheronymus Bosch, Trittico delle Tentazioni di sant’Antonio – particolare, 1500 circa, Olio su tavola, Lisbona, Museu Nacional de Arte Antiga © DGPC/Luísa Oliveira

BOSCH A MILANO: LA MOSTRA, LE OPERE E I BIGLIETTI

Bosch e un’altro Rinascimento è una delle mostre imperdibili del 2023 in Italia, una mostra affascinante che Palazzo Reale di Milano ha realizzato attingendo ad una rete di collaborazioni con musei e collezioni pubbliche e private.
L’esposizione, infatti, offre una preziosa selezione di opere di Jheronimus Bosch, che è certamente uno dei pittori più originali, particolari e iconici dell’arte europea tra Quattrocento e Cinquecento.

Le sue rappresentazioni sono costellate di creature mostruose e visioni oniriche e questa mostra è caratterizzata da un linguaggio innovativo e sorprendente. Un’occasione unica per riscoprire un “altro” Rinascimento quello”europeo”.

Le opere di Bosch a Milano

img mostra Bosch Milano biglietti

 

Le opere di Bosch a Milano assumono un carattere di grande rarità: i suoi mostri, il mondo fiabesco surreale fatto di incubi, visioni notturne, incendi e strane creature, diventano  spettacolari capolavori come le Tentazioni di Sant’Antonio e il Giardino delle Delizie. Grazie a queste opere, Bosch entra a far parte dei più grandi Geni Artistici di tutti i tempi.

LE MOSTRA DI BOSCH A MILANO

La vita di Bosch si può scoprire attraverso i suoi dipinti.
Le sue opere erano molto apprezzate dal mercato artistico del Rinascimento, e continuarono a esserlo anche dopo la sua morte.
La sua considerazione nei secoli successivi è stata talmente alta, che la critica contemporanea lo ritiene una fonte d’ispirazione per alcune correnti artistiche come il Simbolismo, più tardi l’Espressionismo Tedesco e il movimento Surrealista, che si sono sviluppate tra fine dell’Ottocento e inizi Novecento.

L’influenza delle opere di Bosch sui movimenti artistici contemporanei è dovuta in buona parte ai suoi temi. J. Bosch infatti si rifà a una dimensione che si nutre continuamente di simboli, provenienti dalla tradizione medievale ma anche da miniature e satire del Quattrocento.

Jheronymus Bosch | Trittico delle Tentazioni di sant’Antonio

Jheronymus Bosch, Trittico delle Tentazioni di sant’Antonio, 1500 circa, Olio su tavola, Lisbona, Museu Nacional de Arte Antiga © DGPC/Luísa Oliveira

LE OPERE DI BOSCH A MILANO

Fra i capolavori di Bosch a Milano vi è il trittico con Le Tentazioni di Sant’Antonio (Museo National De Arte Antigua di Lisbona), opera di cui esistono oggi tra le quindici e le venti copie, che sono una testimonianza dell’apprezzamento dell’artista.

Nel pannello centrale è raffigurato Sant’Antonio inginocchiato davanti al crocifisso, ignaro di ciò che accade intorno a lui. Il diavolo cerca di fare cadere nel peccato il santo, senza successo. Al centro dell’opera c’è il tema umano della tentazione. Lateralmente, infine, è rappresentato l’Inferno e quello che succede a coloro che vi finiscono, ossia i peccatori. Questo capolavoro mette in mostra come pochi altri l’incredibile ricchezza della fantasia dell’artista, in un’infinità di figurine grottesche, mostriciattoli, scene curiose, stravaganti costruzioni architettoniche e paesaggi notturni illuminati da incendi lontani.

Sebbene i personaggi sembrino appartenere a una dimensione fantastica, in realtà ognuno di essi si rifà ad un concetto ben preciso.

In mostra sono presenti, inoltre, una serie di opere ce non possono non ricordare l’opera di Bosch che rappresenta l’apice della sua carriera: il Giardino delle delizie.
Il dipinto in realtà è un trittico mobile composto da tre tavole richiudibili su se stesse. Nella sua visione frontale, rappresenta tre scene: il giardino dell’Eden, il giardino delle delizie e l’inferno musicale. Nel primo pannello, in basso a sinistra, c’è un trio, costituito da Dio, Adamo ed Eva; le loro espressioni sono ambigue, non si riesce a comprendere cosa stiano pensando o facendo.
Il mistero e gli enigmi dell’opera non sono solo rappresentanti dalle scene difficilmente interpretabili ma anche dalla scelta di rappresentare elementi come fragole e ciliegie nel pannello centrale.

Bosch è tutt’oggi studiato per diversi motivi: il complicato e misterioso simbolismo che traspare dalle sue opere, l’alone di mistero che avvolge certe sue creazioni oltre alla sua stessa vita, la sua fantasia che lo porta a popolare i suoi dipinti di personaggi fantastici che hanno pochi altri riscontri nella storia dell’arte e che oggi affascinano moltissimo il pubblico, l’invenzione di temi e personaggi, intrisi di simboli, visioni ed allucinazioni.
Una sezione della mostra di Bosch a Milano è dedicata al classicismo ed all’anticlassicismo.

Non manca, inoltre, un riferimento al gusto di Leonardo da Vinci per la caricatura e il grottesco.
Questo tema è rappresentato attraverso una pagina del famoso Codice Trivulziano, dove Leonardo non propone un’alternativa alla descrizione del mostruoso già proposta da Bosch ma un’interpretazione del tema completamente diversa, come dimostrano il sogno di Raffaello di Marcantonio Raimondi o il corteo magico del Garofalo.

In questa sezione si può osservare come la moda del grottesco all’italiana veniva applicata ai contesti più svariati: dallo spettacolare arazzo genovese di Pierin del Vaga, uno dei migliori discepoli di Raffaello, a Giuseppe Arcimboldo, che chiude la mostra con il ritratto dell’imperatore Rodolfo II D’Asburgo, uno dei più raffinati collezionisti europei.
img Andy Warhol mostra Milano

I BIGLIETTI PER VISITARE LA MOSTRA DI ANDY WARHOL A MILANO

Bosch e un altro Rinascimento
Milano – Palazzo Reale
9 novembre 2022 -12 marzo 2023

Curatori della mostra: Bernard Aikema, già professore di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università di Verona; Fernando Checa Cremades, professore di Storia dell’Arte all’Università Complutense di Madrid e già direttore del Museo del Prado; Claudio Salsi, direttore Castello Sforzesco, Musei Archeologici e Musei Storici e docente di storia dell’incisione presso l’Università Cattolica di Milano.

Orari
Lunedì chiuso.
Da martedì a domenica ore 10:00-19:30
giovedì chiusura alle 22:30
Ultimo ingresso un’ora prima.

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