Giovane donna di Picasso, dall’Ermitage a Roma

giovane donna | Picasso

GIOVANE DONNA DI PICASSO, DAL MUSEO DELL’ERMITAGE A ROMA

Giovane donna di Picasso è un dipinto cubista del 1909.
Appartiene alle opere più importanti di Pablo Picasso ed è un esempio della ricerca del pittore nella fase del Cubismo analitico.

Il quadro ha partecipato a mostre internazionali e arriva in Italia, per la prima volta, grazie a uno straordinario evento espositivo organizzato da Fondazione Alda Fendi – Esperimenti, offrendomi la possibilità di raccontarvi la storia su questo capolavoro.

Giovane donna di Picasso

Pablo Picasso | Giovane donna

Pablo Picasso, Giovane Donna, 1909, olio su tela, 92,3 x 73,3 cm.
Photograph © The State Hermitage Museum, 2022. Foto di Pavel Demidov

CHI È LA GIOVANE DONNA DI PICASSO E DESCRIZIONE DEL DIPINTO

A posare per Pablo Picasso è la modella, per quasi 8 anni sua amante, Fernanda Olivier.
Il dipinto si rifà alla tradizione del ritratto da salotto, da cui però l’artista si discosta arrivando a dipingere la giovane donna come l’idolo di un culto sconosciuto e misterioso.

Al di fuori della rappresentazione canonica di una bellezza ideale, la giovane donna di Picasso posa nuda ed è seduta su una poltrona dalla forma complessa, mentre alle sue spalle spicca uno sfondo neutro, scuro e astratto.
I suoi occhi sono chiusi, sembra addormentata oppure sognante e la sua testa è leggermente inclinata.

Nel dipinto manca una fonte di luce e le parti in cui si scompone il corpo della donna sembrano illuminarsi di una luce interna.
La corporalità descritta da Picasso è atipica e scultorea.

L’estrema semplificazione della forma che si scompone in molteplici sfaccettature è la componente essenziale di una pittura che si libera di tutti i dettagli secondari, celebrando il trionfo del disegno con linee ora dritte ora arrotondate.
La giovane donna di Picasso sembra un personaggio destinato a dissolversi nel gioco delle sfaccettature e delle macchie chiare, fondendosi un tutt’uno con lo sfondo.

A CHI APPARTENEVA GIOVANE DONNA DI PICASSO

Il dipinto apparteneva a Sergej Ščukin, celebre collezionista di Mosca e mercante di opere del Modernismo francese, che lo acquistò direttamente da Pablo Picasso.

Il titolo Giovane donna, come quello di altri dipinti di Picasso appartenuti sempre a Ščukin, fu dato dallo stesso collezionista e rispecchia il gusto di quel tempo e la prudenza con cui, nell’ambiente dei mercanti di Mosca dell’inizio del XX secolo, veniva trattata la nudità.  Sergej Ščukin conobbe l’arte di Picasso a Parigi, dove il pittore si era trasferito a vivere nel 1904, frequentando l’appartamento di Leo e Gertrude Stein in Rue Fleurus che custodiva la più rappresentativa raccolta delle opere prodotte dall’artista fino ad allora.

Fu Matisse nel 1908 ad accompagnare per la prima volta Ščukin nell’atelier di Picasso, dove potè ammirare Les demoiselles d’Avignon.
Ci volle un anno per superare l’iniziale titubanza, ma quando il collezionista acquistò la sua prima opera cubista fu presto affascinato da questa nuova pittura, a lui prima incomprensibile, al punto da volere tutta la serie di tele di Picasso del 1908.

A partire dal 1909 Sergej Ščukin iniziò ad aprire la sua residenza ogni domenica all’intellighenzia artistica russa, tra cui giovani pittori che altrimenti non avrebbero mai potuto vedere le tele epocali della sua collezione.
Questo appuntamento fisso fu fondamentale per la nascita dell’avanguardia russa.

Requisite dallo Stato sovietico a causa della Rivoluzione del 1917, tutte le opere della collezione Ščukin furono nazionalizzate e tenute per oltre trenta anni nei depositi, considerate come “decadenti”.
Nel 1948 una parte delle di esse venne destinata all’Ermitage e solo negli anni Cinquanta iniziò finalmente a essere esposta.

La collezione di Picasso del Museo Statale Ermitage a San Pietroburgo con i suoi trentotto dipinti (tra questi parte delle opere collezionate da Ščukin) è giustamente considerata una delle più importanti al mondo per completezza e per la sua qualità.

La sala Picasso della collezione di Sergej Ščukin, con il quadro "Giovane donna" del 1909. Study (known as the Picasso Room) in Shchukin's house. Private Collection. (Photo by Fine Art Images/Heritage Images/Getty Images)

La sala Picasso della collezione di Sergej Ščukin, con il quadro “Giovane donna” del 1909.
Study (known as the Picasso Room) in Shchukin’s house. Private Collection. (Photo by Fine Art Images/Heritage Images/Getty Images)

GIOVANE DONNA DI PICASSO IN MOSTRA A ROMA

Dal 15 febbraio 2022, il dipinto Giovane donna di Picasso viene presentato al pubblico presso gli spazi espositivi di rhinoceros gallery all’interno di Palazzo rhinoceros, il polo culturale affacciato sull’Arco di Giano e progettato da Jean Nouvel, cuore delle sperimentazioni artistiche e culturali della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti.

Dopo “L’Adolescente” di Michelangelo e i “San Pietro e San Paolo” di El Greco, un nuovo capolavoro delle collezioni del Museo Statale dell’Ermitage di San Pietroburgo in Russia arriva in mostra a Roma grazie al mecenatismo culturale della Fondazione Alda Fendi – Esperimenti.

PABLO PICASSO
Giovane donna, 1909
15 febbraio – 15 maggio 2022
Roma

La mostra è aperta dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 24.00.
Ingresso gratuito.
È necessaria la prenotazione rhinocerosroma.com

Raffaele Curi, che traccia la linea artistica di Fondazione Fendi, costruisce intorno al dipinto di Picasso un’esperienza immersiva e multimediale, in un percorso capace di mescolare musica, danza (dal Ballet Nacional de España al balletto Parade di Erik Satie) e memorie fotografiche della vita del pittore, dedicando inoltre un focus nella mostra al rapporto tra l’artista spagnolo e l’attore italiano Raf Vallone.

In mostra alla rhinoceros gallery è presente una rara fotografia della sala del palazzo di Ščukin dedicata a Pablo Picasso nel 1914, nella quale si vede anche l’opera Giovane donna: in un ambiente di appena venticinque metri quadrati con le pareti bianche e un soffitto a cupola, si affollavano cinquantuno lavori disposti su più file appartenenti al periodo blu, rosa e cubista del pittore.

Condividi su

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *