Jasper Johns: l’artista che ha cambiato il significato delle immagini

Jasper Johns Flag

Jasper Johns, Flag (1954-1955)

Ti sei mai soffermato a guardare una bandiera americana e chiederti quale sia il suo significato profondo?
Jasper Johns lo ha fatto e non solo con la bandiera degli stati Uniti d’America, ma con oggetti di uso quotidiano trasformati in icone visive cariche di nuovi significati.
La sua arte non è mai scontata, ma è un invito a guardare oltre, a fermarsi e riflettere.
Proprio questa capacità di riflettere su oggetti apparentemente banali da spiegare ha fatto di lui uno degli artisti più influenti del XX secolo.

CHI ERA JASPER JOHNS

Jasper Johns, Map (1961)

Jasper Johns, Map (1961)

Jasper Johns nasce nel 1930 a Augusta, in Georgia, ma cresce nel sud degli Stati Uniti, in una realtà rurale e lontana dai grandi centri artistici. Tuttavia, la sua vita cambia quando si trasferisce a New York negli anni ’50. Qui incontra il pittore Robert Rauschenberg e insieme iniziano a sfidare le convenzioni artistiche dell’epoca.

Quello che mi colpisce di Johns è la sua capacità di rompere con la tradizione senza mai perderne del tutto il contatto. Le sue opere non sono un atto di ribellione, ma riflessioni profonde su ciò che l’arte può essere.
Con la sua prima mostra nel 1958 alla galleria di Leo Castelli, la sua carriera decolla rapidamente e il mondo si accorge di lui.

Bandiere e oggetti quotidiani

La serie più iconica di Johns è senza dubbio quella delle Flags (bandiere). Quando guardi una delle sue bandiere dipinte, la prima reazione potrebbe essere: “Ma è solo una bandiera!”.
Fermati un attimo, però, Johns ci sta chiedendo di vedere oltre la superficie. La bandiera, ripetuta ossessivamente nelle sue opere, diventa un simbolo ambiguo: patriottismo, identità, ma anche distacco e critica.

C’è qualcosa di affascinante in questo processo.
Mi piace pensare che Johns ci stia dicendo: “Ciò che vedi non è mai tutto quello che c’è da vedere”.
Questo approccio si estende agli altri suoi lavori, come le Target paintings (bersagli) o i numeri, lettere e oggetti comuni che compaiono frequentemente nelle sue opere. In apparenza semplici, nascondono un mondo di significati da decifrare.

La tecnica e l’Encausto

Un altro aspetto che rende unica l’arte di Jasper Johns è la sua tecnica.
Molti dei suoi dipinti sono realizzati con la tecnica dell’encausto, un metodo antico che prevede l’uso di cera fusa mescolata ai pigmenti. Questo conferisce alle sue opere una texture densa e materica, come se ogni pennellata fosse una traccia fisica del suo pensiero.

Johns voleva che le sue opere fossero percepite, quasi toccate con gli occhi. La cera intrappola il colore e allo stesso tempo lo rende vivo, in continua mutazione a seconda della luce e dell’angolazione da cui lo osservi.
Questo effetto è parte del mistero e del fascino delle sue opere.

Oltre la Pop Art: Johns come ponte tra movimenti artistici

Spesso associato alla Pop Art, Jasper Johns è in realtà molto di più.
La sua arte sta a cavallo tra il Neo-Dada e il Concettualismo, e il suo lavoro ha influenzato generazioni di artisti, da Andy Warhol a Bruce Nauman.
Johns prende oggetti banali e li eleva a simboli universali, sfidando la distinzione tra alto e basso, tra ciò che è arte e ciò che non lo è.

Quello che trovo incredibile è il suo modo di dialogare con il passato pur rimanendo estremamente moderno.
Nelle sue opere trovi echi di Duchamp, ma anche rimandi alla pittura classica.
Johns non distrugge la tradizione: la ridefinisce, la rimodella per parlare al presente.

Oggi Jasper Johns è considerato uno dei padri dell’arte contemporanea e, anche negli ultimi anni della sua carriera, ha continuato a sperimentare creando opere che esplorano nuovi temi e linguaggi.

Questa continua ricerca è forse la lezione più grande che ci lascia: non accontentarsi mai, non smettere mai di interrogarsi su cosa l’arte possa significare.

Quando guardo una sua opera, mi sento come se stessi partecipando a un gioco intellettuale, ma anche a un viaggio emotivo. Johns non ci dà mai risposte chiare e forse è proprio questo il bello.
Ci invita a cercare, a porci domande, a dubitare.

La prossima volta che ti trovi davanti a una delle sue Flags o a uno dei suoi enigmatici bersagli, ricordati questo: l’arte di Jasper Johns è un mistero che non vuole essere risolto, ma vissuto.


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