Mapplethorpe in mostra a Venezia: il corpo, il mito, la luce
Se non hai ancora programmato una visita a Venezia nei prossimi mesi, ti do un consiglio da amica: rimedia subito. E non solo per le gondole o i tramonti sul Canal Grande, ma per un appuntamento imperdibile sull’Isola di San Giorgio. Alle Stanze della Fotografia, dal 10 aprile 2025 al 6 gennaio 2026, ti aspetta Robert Mapplethorpe. Le forme del classico, una mostra che, te lo dico senza mezzi termini, ti lascerà a bocca aperta.
Sì, sto parlando proprio di Mapplethorpe, il fotografo americano provocatorio, visionario, raffinato. Quello che ha trasformato i corpi in sculture e i fiori in simboli.
In questa retrospettiva mozzafiato troverai oltre 200 fotografie: nudi maschili e femminili, ritratti magnetici, autoritratti eleganti, collage delle origini e i suoi iconici fiori, ma soprattutto, scoprirai un Mapplethorpe che non ti aspetti: classico, quasi greco nel suo modo di cercare la perfezione delle forme.
Robert Mapplethorpe. Le forme del classico in mostra a Venezia
A curare la mostra è Denis Curti, e si capisce subito: ogni dettaglio è studiato per portarti dentro un mondo dove l’arte antica incontra la fotografia contemporanea.
Il percorso espositivo è un viaggio tra luce e materia, scandito da un allestimento che è esso stesso parte dell’opera. Sai perché? Perché qui il colore non è solo sfondo, ma racconto.
Le pareti della mostra sono vestite con una pittura speciale, “Antartica”, firmata da San Marco, un’azienda che conosce bene il valore dell’arte e che qui ha fatto le cose in grande. Le sfumature cromatiche accompagnano le varie tappe dell’esposizione: si comincia con un rosa salmone che ti accoglie come un invito delicato, si passa al lavanda che diventa via via più intenso fino a farsi blu profondo, per poi esplodere in un rosso intenso nella sezione più potente della mostra. Quella dove Mapplethorpe gioca con la statuaria classica e la reinterpreta in chiave contemporanea.
Ti sembrerà di camminare dentro un tempio pagano, ma con la luce dei nostri giorni.
Se vuoi scoprire di più sulla vita e sull’arte di Mapplethorpe prima di vedere la mostra, dai un’occhiata a questo approfondimento su Mapplethorpe, Look at the Pictures, il film di Randy Barbato e Fenton Bailey uscito al cinema nel 2016 e che descrive la parabola umana e artistica di questo fotografo incredibile.
Perchè visitare la mostra
Se ami l’arte, se ami la fotografia, se ami Venezia (o anche solo se hai bisogno di bellezza), questa mostra è per te, ma se ami le mostre ben curate anche dal punto di vista tecnico, sappi che la pittura speciale “Antartica” non è solo bella da vedere: è una pittura ecologica, senza formaldeide, facile da applicare, che copre bene e profuma di futuro. Anche questo, a modo suo, è un gesto d’amore per l’arte.
Inoltre, le stesse sale della mostra ospiteranno un’altra esposizione dal 10 aprile al 10 agosto 2025: Maurizio Galimberti tra Polaroid/Ready Made e le Lezioni Americane di Italo Calvino. Un altro gigante della fotografia, un altro viaggio visivo, questa volta tra le mille possibilità del frammento e della visione moltiplicata. Anche qui il grigio elegante scelto per le pareti crea l’atmosfera perfetta per lasciarsi trasportare.
Affrettati a prenotare il biglietto, che la bellezza, quando c’è, va vista dal vivo.
Robert Mapplethorpe. Le forme del classico
Le Stanze della Fotografia
A cura di Denis Curti
Isola di San Giorgio
Dal 26 giugno 2025 al 6 gennaio 2026
Orari: Gio – Mar 11 – 19 | Mer chiuso
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In questo blog non ti spiego la storia dell’arte, ma racconto le storie di cui parla l’arte