Al MIC Faenza una nuova sala per l’arte contemporanea

22/06/2025
Autore: Caterina Stringhetta

Ti interessa scoprire dove vedere arte contemporanea in Italia e conoscere le ultime novità dal mondo dei musei?

Se la risposta è sì, ti porto a Faenza, città celebre per la ceramica e per un museo unico nel suo genere: il MIC, ovvero il Museo Internazionale delle Ceramiche. Da giugno, questo storico museo amplia il suo sguardo sul presente e apre ufficialmente la nuova sala dedicata al XXI secolo. Un’area permanente interamente pensata per l’arte contemporanea, che accoglie opere di artisti internazionali e valorizza le più recenti ricerche nel campo della ceramica.

MIC Faenza sala XXI secolo

MIC Faenza sala XXI secolo

Questo nuovo allestimento rappresenta un tassello fondamentale per comprendere come la ceramica artistica non sia soltanto tradizione, ma anche un linguaggio attuale, vivo e capace di raccontare il nostro tempo. Se sei appassionato d’arte e cultura, non puoi perderti questa novità. Un luogo dove il passato incontra il futuro dell’arte.

Un nuovo spazio permanente per l’arte contemporanea al MIC Faenza

Dal 20 giugno 2025, il MIC Faenza inaugura una sala permanente interamente dedicata al XXI secolo, situata negli spazi che un tempo ospitavano la storica Sala della ceramica europea.
L’intento è chiaro: valorizzare l’arte contemporanea, dando spazio alle voci più significative del panorama artistico attuale, con un focus particolare sulla ceramica come mezzo espressivo.

L’allestimento include opere di artisti premiati a partire dalla 58ª edizione del Premio Faenza, e di vincitori del PAC – Piano per l’Arte Contemporanea promosso dal Ministero della Cultura. L’insieme crea un racconto visivo che mette in relazione poetiche differenti, generazioni diverse e una varietà di approcci alla materia ceramica.

Gli artisti in mostra al MIC: tra visioni, materiali e sperimentazione

Tra gli autori esposti trovi nomi che hanno saputo interpretare la ceramica in modi profondamente originali: da Nero a Wei Bao, da Yves Malfiet a Sissi, da Salvatore Arancio a Paivi Rintaniemi, senza dimenticare Bertozzi&Casoni e Kathy Ruttemberg. Ciascuno di loro affronta il materiale ceramico con uno sguardo unico, spaziando dalla pittura alla scultura, dall’iperrealismo alla sperimentazione plastica.

Il risultato è un percorso affascinante, che invita a riflettere su come l’arte contemporanea possa raccontare le inquietudini, le visioni e le trasformazioni della società attuale. Una vera esperienza per chi cerca un museo capace di sorprendere e far riflettere.

Il MIC Faenza e il suo sguardo sempre più contemporaneo

Come ha spiegato Claudia Casali, direttrice del museo, il MIC è un’istituzione che non smette mai di rinnovarsi. Il Premio Faenza, la Biennale internazionale della ceramica d’arte più longeva al mondo, rappresenta un osservatorio privilegiato per intercettare le tendenze della contemporaneità. Il museo ha avviato un ampio progetto di riallestimento delle sale dedicate al XX e XXI secolo, includendo iniziative come le “Pillole contemporanee” e una sezione rinnovata dedicata a l’Art Nouveau e all’Art Déco.

Tutto questo rientra in un percorso che vuole valorizzare anche ciò che normalmente resta nascosto nei depositi, portando alla luce opere di grande valore storico e artistico. Per conoscere altre curiosità sul MIC e sul suo straordinario patrimonio, puoi leggere il mio articolo dedicato alla storia e collezione del MIC Faenza.

MIC Faenza arte contemporanea

MIC Faenza sala XXI secolo

Un allestimento pensato per il futuro

La nuova sala è stata curata dalla stessa direttrice, Claudia Casali, con un allestimento firmato da Oscar Dominguez. Il progetto è stato possibile anche grazie al contributo de La BCC Ravennate, Forlivese, Imolese, a dimostrazione di quanto sia importante la collaborazione tra istituzioni culturali e realtà del territorio.

Questo spazio non è solo una mostra: è un segnale forte che l’arte contemporanea in Italia ha bisogno di luoghi dove potersi esprimere liberamente, anche attraverso materiali tradizionali come la ceramica. E tu, sei pronto a scoprire un museo che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici?

Se vuoi approfondire il tema della ceramica d’autore, ti consiglio anche di leggere l’articolo sulle ceramiche di Gio Ponti, che ha rivoluzionato la produzione e l’arte della ceramica, ma anche l’articolo sulle ceramiche di Galileo Chini tra Liberty e Déco.

Il MIC Faenza ti aspetta con la ceramica del XXI secolo che ti sorprenderà.

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