Tanti acquerelli, un solo protagonista: Fat Boy. È lui, una figura paffuta e buffa, a guidarci in un tour spassoso e dissacrante tra le opere dei grandi maestri, da Raffaello a Maurizio Cattelan, da Mantegna a Picasso.
Con un mix di colori vivaci, simboli potenti ed erotismo accennato, questo personaggio ci mostra l’arte sotto una nuova prospettiva, fatta di ironia e stupore.
Ispirato dalle ceramiche della civiltà precolombiana dei Mimbres, Fat Boy non conosce confini temporali o stilistici: si cimenta in verticali, si sdraia in perfetta prospettiva accanto alle opere di Mantegna e imita le pose contorte delle ragazze di Picasso. Nulla sfugge al suo sguardo curioso e un po’ irriverente, neanche la rosa nera di Jannis Kounellis o le Tre Grazie di Raffaello.
Attenzione però, non è solo un gioco: attraverso Fat Boy, Radl costruisce una narrazione visiva che abbraccia secoli d’arte, fondendo tradizione e contemporaneità in un unico flusso creativo. In ogni acquerello c’è una storia, un dettaglio che strizza l’occhio ai grandi capolavori ma che al tempo stesso li reinventa.
CHI È CHRISTOPH RADL
Christoph Radl è molto più di un semplice artista.
Nato in Svizzera ma adottato dall’Italia negli anni Settanta, Radl è una figura di spicco del design internazionale, capace di mescolare tradizione e modernità con naturalezza.
La sua carriera lo ha visto collaborare con importanti brand e creativi, ma è nella sua arte che emerge tutta la sua visione personale.
La passione per i Mimbres è nata durante una ricerca per una collezione di ceramiche.
Questa antica civiltà del New Mexico, scomparsa tra il 1130 e il 1150 d.C., ha lasciato in eredità manufatti decorati con motivi geometrici, scene di caccia e rituali.
Proprio una figura umanoide dai grandi occhi spalancati ha colpito Radl, spingendolo a trasformarla nel suo Fat Boy, un viaggiatore senza tempo.
Radl ci racconta così l’essenza di un universo lontano, fatto di ciotole rituali posizionate sul volto dei defunti, ma allo stesso tempo ce lo restituisce attraverso il linguaggio contemporaneo e ludico dei suoi acquerelli.
Dove vedere le opere: la mostra “Fat Boy” a Milano
Se volete conoscere di persona Fat Boy e lasciarvi trascinare nel suo viaggio artistico, non perdetevi la mostra personale “Fat Boy” di Christoph Radl. Fino al 28 febbraio 2025, gli spazi della galleria Antonia Jannone Disegni di Architettura di Milano si trasformano in una vetrina per queste opere uniche, dove la storia dell’arte è tutta da esplorare con ironia e stupore.
Quindi, cosa aspettate? Fat Boy vi aspetta a braccia (e pancia!) aperte per portarvi dove non avreste mai immaginato.