Le opere d’arte a Genova: i capolavori imperdibili

OPERE D’ARTE A GENOVA: I CAPOLAVORI IMPERDIBILI

Quali opere d’arte a Genova devi conoscere e ammirare?
In questo post la lista degli imperdibili capolavori di Genova, che sono tantissimi e alcuni di essi sono assolutamente tutti da vedere.

Puoi integrare questa mia lista inserendo nei commenti le opere d’arte che secondo te si dovrebbero vedere assolutamente a Genova, che andranno ad aggiungersi a questa prima lista.

Le opere d’arte a Genova da non perdere

Antonello da Messina | Ecce Homo

Ecce Homo di Antonello da Messina

ECCE HOMO DI ANTONELLO DA MESSINA

Presso la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola si trova “Ecce Homo” di Antonello da Messina.
Con questo titolo Antonello da Messina realizza tre dipinti in totale: questo di Genova, uno conservato al Louvre e un terzo custodito presso la galleria del Collegio Alberoni di Piacenza.
Si tratta di tre varianti dello stesso soggetto e in cui l’artista apporta alcune modifiche in ciascuno.
Non si conosce il momento in cui quest’opera entrò a far parte della collezione genovese ma la prima data certa della sua presenza è il 1846, quando il dipinto appare in un catalogo come “un Ecce homo in tavola attribuito ad Antonello da Messina” tra i dipinti del secondo salotto del piano nobile.

Perin del Vaga | Villa del Principe

Uno degli affreschi di Perin del Vaga a Villa del Principe

AFFRESCHI DI VILLA DEL PRINCIPE

Costruita nel XVI secolo per volere dell’Ammiraglio Andrea Doria, Villa del Principe è uno dei luoghi imperdibili di Genova.
Al suo interno gli affreschi di Perin del Vaga, che fu allievo di Raffaello, considerati i migliori e più completi della prima metà del Cinquecento in Italia.

MADDALENA PENITENTE DI CANOVA

La Maddalena Penitente conservata presso Palazzo Bianco è stata la prima scultura di Canova ad arrivare a Parigi.
Fu esposta al Salon del 1808 e nel 1809 realizzò una seconda versione su commissione del viceré d’Italia Eugenio di Beauharnais e che è oggi è conservata presso il Museo dell’Ermitage a San Pietroburgo.

Van Dyck | Paolina Adorno

Paolina Adorno-Brignole-Sale (1627)

PAOLINA ADORNO-BRIGNOLE-SALE DI VAN DYCK

Van Dyck arriva in Italia nel 1621 per studiare i maestri italiani e per perfezionare la sua produzione artistica. Naturalmente questo viaggio in Italia aveva anche lo scopo di trovare nuovi committenti e a Genova riesce a raggiungere questo scopo.
Van Dyck seppe capire subito le esigenze della nobiltà genovese che gli permise di realizzare alcuni capolavori.
Il ritratto di Paolina Adorno, ad esempio, è il più grande fra quelli raffiguranti una singola dama realizzati da Van Dyck a Genova. E’ conservato presso Palazzo Rosso.

RITRATTO DI CRISTOFORO COLOMBO DI GHIRLANDAIO

Il ritratto più famoso di Cristoforo Colombo è stato realizzato dal Ghirlandaio nel 1520.
Il dipinto fu realizzato dopo la morte del celebre esploratore e quasi certamente l’artista, che non conobbe mai Colombo, si basò su incisioni e usò molta creatività per riprodurre il suo volto.
L’opera fu ritrovata dall’artista Giovanni Battista Cevasco verso la metà dell’Ottocento presso un antiquario, nel 1862 fu donato al Comune di Genova e ora si può ammirare presso il Galata – Museo del Mare di Genova.

INNO DI MAMELI

Il Museo del Risorgimento di Genova conserva il documento originale autografo con la prima stesura dell’inno nazionale italiano, famoso come Inno di Mameli.
Scritto nel 1847 dal ventenne Goffredo Mameli, musicato dal genovese Michele Novaro, l’inno fu suonato per la prima volta in pubblico il 10 dicembre 1847 a Genova, in occasione della prima manifestazione pubblica del Risorgimento, diventando ben presto l’inno simbolo dell’unificazione nazionale.

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