Patrizio di Massimo non dipinge semplicemente: costruisce universi paralleli fatti di emozioni, identità in evoluzione e domande esistenziali. Le sue opere non nascono dal vero ma prendono forma dopo shooting fotografici meticolosamente organizzati, dove amici e conoscenti diventano attori di scene cariche di tensione emotiva.
Di Massimo manipola digitalmente le immagini, mescolando più scatti, cambiando dimensioni dei volti o elementi della scena, un approccio che richiama le tecniche della ritrattistica antica.
LE OPERE DI PATRIZIO DI MASSIMO
La pittura a olio, che Patrizio di Massimo ha perfezionato nel tempo, è resa ancora più incisiva da una preparazione delle tele con gesso non assorbente e da una scelta cromatica strategica tra tonalità calde o fredde, in base all’effetto desiderato.
I suoi soggetti – amici, collezionisti, curatori – non sono mai figure casuali, ma rappresentano archetipi attraverso i quali indagare la mascolinità, l’identità e la natura umana. Ogni quadro diventa una finestra aperta sulle emozioni, una danza simbolica tra il sé e il mondo circostante.
Chi è Patrizio di Massimo? Un autodidatta con il cuore tra passato e futuro
Patrizio di Massimo è nato per interrogarsi, e lo fa attraverso la pittura come fosse una necessità vitale.
Pittore e grande conoscitore dei maestri del passato, ha studiato all’Accademia di Brera a Milano, dove ha gettato le basi di un percorso artistico incentrato su temi come l’autoanalisi e il rapporto tra uomo e società.
Il suo lavoro mescola la cultura visiva contemporanea e l’iconografia classica, creando opere che non solo parlano di emozioni, ma che “sentono” esse stesse.
Di Massimo, oggi residente a Londra, è noto per la capacità di trasformare i dettagli intimi della sua vita in spunti artistici universali.

Patrizio di Massimo
Dove vedere le opere di Patrizio di Massimo: mostra alla Gió Marconi
Se vuoi immergerti nel mondo vibrante di Patrizio di Massimo, non perderti la sua mostra personale “Amici, Nemici, Letti e Mariti” (Friends, Foes, Beds and Beaus), in corso dal 31 gennaio all’8 marzo 2025 presso la galleria Gió Marconi, segnalata tra le mostre da vedere a Gennaio.
Questa esposizione segna una tappa importante nel percorso artistico dell’autore e si sviluppa in cinque stanze tematiche che rappresentano un viaggio nell’introspezione e nella ricerca dell’identità. Se hai amato la sua mostra “Antologia” alla Pinacoteca di Jesi, questa nuova esposizione ti conquisterà con il suo mix di sperimentazione e coerenza artistica. Una tappa imperdibile per gli amanti dell’arte contemporanea e della riflessione personale.