Biennale Architettura 2025. PADIGLIONE DEL GIAPPONE
Immagina un luogo dove il confine tra uomo e ambiente si dissolve, dove la natura e l’arte convivono, e l’intelligenza artificiale non è un nemico, ma un interlocutore. Non è fantascienza: è il Padiglione del Giappone alla 19ª Mostra Internazionale di Architettura – Biennale di Venezia 2025.
L’architetto Jun Aoki, con la mostra “In-Between”, ci invita a riflettere su come il nostro rapporto con il mondo stia cambiando, specialmente in un’epoca in cui la crisi climatica e l’evoluzione dell’IA ci pongono domande urgenti. L’idea è quella di superare l’idea tradizionale di centralità umana, ispirandosi a un’antica concezione giapponese: il concetto di “ma”, che significa “in mezzo”.
Tra Umano e Non Umano: Il Giappone alla Biennale di Venezia
In-Between è un viaggio tra umano e non umano, tra naturale e artificiale.
Due team di artisti e architetti, Taichi Sunayama + Toshikatsu Kiuchi e Asako Fujikura + Takahiro Ohmura, hanno ideato un’installazione che occupa due livelli del Padiglione, collegati da un sorprendente “buco” quadrato al centro. Questo foro, visibile dal piano superiore, rappresenta la conoscenza frammentata e unisce lo spazio come un cuore pulsante.
Non si tratta solo di architettura perchè gli elementi stessi diventano protagonisti.
Colonne, muri, terrazze e perfino un albero prendono vita in un’installazione audiovisiva, interagendo tra loro e con cinque esseri umani in un dialogo immaginario. Non è l’IA a dare voce a queste cose, ma un copione creativo che simula una conversazione tra elementi e persone, suggerendo un futuro dove l’IA è parte del dialogo, non antagonista.
Un’IA immaginata
Fujikura e Ohmura propongono un gioco di riflessi: nella galleria superiore, un video sincronizzato trasforma il pavimento in uno specchio di idee.
Il risultato? Un monitor sospeso parla per le colonne, mentre le proiezioni raccontano un momento conviviale tra cinque persone e un paesaggio che reagisce ai loro movimenti.
La tecnologia diventa così parte integrante dell’esperienza umana.
L’invisibile diventa visibile
C’è uno spazio, invece, dominato da un disco ellittico riflettente che cattura e materializza i fasci di luce provenienti dalla galleria superiore, creando un effetto ipnotico. Intorno, un percorso ad anello inclinato, realizzato con binari in ceramica stampati in 3D e riempiti di terra, ospita piante curate ogni giorno: un richiamo alla responsabilità umana verso la natura.
Un futuro possibile
In-Between non è solo una mostra, è un’idea: quella di una soggettività ibrida che supera il dualismo tra umano e artificiale. È come se la cultura giapponese, con il suo profondo rispetto per la natura, si fondesse con il pensiero contemporaneo sul futuro dell’IA.
Non più una minaccia, ma un’opportunità per coesistere in armonia.
Il Padiglione, recentemente rinnovato grazie alla Fondazione Ishibashi sotto la guida dell’architetto Toyo Ito, possiede uno spirito ecologico e inclusivo, grazie anche alla collaborazione con il brand kolor per i costumi degli attori e le divise del personale.
Il Padiglione del Giappone ti aspetta dal 10 maggio al 23 novembre 2025 alla Biennale di Venezia. Preparati a immergerti in un’esperienza unica, dove il futuro prende forma tra dialoghi immaginari e architetture che raccontano storie.
E tu, sei pronto a metterti “in mezzo” e ascoltare cosa hanno da dire gli elementi?
Vuoi sapere tutto sulla Biennale? Allora leggi questo post in cui ti spiego tutto sulla Biennale di Venezia e la sua storia.
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