Hai mai provato a prenotare un biglietto per l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci?
Probabilmente ti sarai accorto che è più difficile che organizzare una vacanza last minute! Ma perché è così complicato accedere a uno dei capolavori più iconici della storia dell’arte?
Tra biglietti introvabili, speculazioni e agenzie turistiche, la situazione solleva molti dubbi su come viene gestito l’accesso a questa straordinaria opera. Scopriamo insieme i motivi dietro a questa complessa macchina organizzativa.
VEDERE L’ULTIMA CENA DI LEONARDO È (QUASI) IMPOSSIBILE

The Last Supper- Church of Santa Maria delle Grazie, Milan (detail)
Biglietti introvabili sul sito ufficiale
Se cerchi di acquistare un biglietto dal sito ufficiale del Cenacolo Vinciano, scoprirai che i posti disponibili si esauriscono in pochissimo tempo. Per esempio, i biglietti per febbraio, marzo e aprile vengono messi in vendita a dicembre e spariscono nel giro di pochi minuti. La regola è chiara: o ti connetti subito al momento dell’apertura delle vendite, oppure rischi di rimanere a mani vuote.
La scarsità di biglietti è dovuta anche al fatto che l’opera è estremamente delicata.
Realizzata tra il 1494 e il 1498, l’Ultima Cena è ospitata nel refettorio della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano e richiede un rigido controllo ambientale. Solo 40 persone possono entrare ogni 15 minuti, per un totale di 1.720 visitatori al giorno. Tuttavia, fino a qualche anno fa potevano entrare solo 25 persone ogni 15 minuti.
Questo limite, imposto per preservare l’affresco, non riesce comunque a soddisfare l’enorme domanda: ogni anno si contano circa un milione e mezzo di richieste a fronte di soli 500mila posti disponibili.
La speculazione dei tour operator
Eppure, basta una rapida ricerca su Google per trovare biglietti disponibili per il giorno successivo.
Il problema? I prezzi sono ben lontani dai 15 euro: si parte da 40 fino a superare i 120 euro. Come è possibile?
Non si tratta di bagarinaggio, ma di un sistema autorizzato: i tour operator hanno diritto a un’ampia quota di biglietti, che vendono come parte di pacchetti guidati.
Questi operatori, circa 30 in totale, acquistano i biglietti dal concessionario che gestisce le vendite per conto del museo. La quota riservata ai tour operator è significativa: il 38% dei biglietti disponibili dal martedì al giovedì e il 30% dal venerdì alla domenica. Questo lascia ai visitatori singoli una percentuale ridotta di biglietti sul sito ufficiale.
Se stai cercando informazioni su come prenotare i biglietti per l’Ultima Cena, non perderti la mia guida completa: Biglietti per il Cenacolo Vinciano: come prenotare la visita al capolavoro di Leonardo.
Sebbene i tour operator offrano visite guidate con spiegazioni dettagliate, il tempo effettivo trascorso nella sala dell’Ultima Cena non supera i 15 minuti, esattamente come per chi ha acquistato il biglietto singolo. Inoltre, il prezzo esorbitante dei pacchetti guidati è giustificato solo in parte: molti turisti scoprono che il costo effettivo del biglietto è di 15 euro solo dopo aver completato l’acquisto.
Quali soluzioni?
La nuova gestione del Cenacolo, passata alla Pinacoteca di Brera a dicembre 2024, sta cercando di affrontare il problema. Si parla di una revisione del sistema di vendita, ma sono anche in corso sperimentazioni per aumentare il numero di visitatori per slot senza danneggiare l’affresco. Si stanno inoltre valutando aperture straordinarie serali dedicate ai cittadini milanesi.
Il rinnovamento in realtà è già iniziato con un nuovo percorso al Cenacolo Vinciano. Leggi tutto su Un nuovo viaggio nell’arte: il nuovo percorso al Cenacolo Vinciano e preparati a vivere un’esperienza unica tra storia e innovazione.
Una maggiore trasparenza nella gestione dei biglietti e un confronto con le associazioni di categoria dei tour operator potrebbero rappresentare una svolta. Tuttavia, il problema resta complesso, e non è facile bilanciare la conservazione dell’opera con la crescente domanda.
La mia esperienza personale al Cenacolo
Una delle mie prime attività professionali nel mondo dell’arte l’ho svolta proprio presso l’ufficio che gestiva i flussi di visitatori al Cenacolo. Già allora, anni fa, la situazione era molto simile: una domanda altissima, un’offerta limitata e molte polemiche sulla distribuzione dei biglietti. Nonostante alcune innovazioni tecnologiche, sembra che poco sia cambiato.
Questo mi fa riflettere: è davvero impossibile trovare un equilibrio più equo?
L’Ultima Cena è un capolavoro che tutti dovrebbero avere la possibilità di ammirare, ma la sua gestione lascia spazio a dubbi e polemiche. Forse, con una maggiore trasparenza e l’adozione di nuove strategie, si potrà rendere l’accesso più democratico.
E tu, cosa ne pensi?
Ritieni che sia giusto pagare cifre esorbitanti per aggirare le difficoltà o credi che debbano essere introdotte regole più rigide per limitare la speculazione?
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