Umberto Boccioni opere e biografia: 5 cose da sapere

UMBERTO BOCCIONI OPERE E BIOGRAFIA: 5 COSE DA SAPERE

Pittore, scultore e teorico del futurismo italiano.
Umberto Boccioni ha attraversato un pezzo della storia dell’arte vivendo intensamente ogni attimo.
In questo post tutto su Umberto Boccioni opere e vita in cinque punti.

Umberto Boccioni opere e biografia

Boccioni | Dinamismo di un ciclista

Boccioni, Dinamismo di un ciclista

1. PRIMI ANNI DI UMBERTO BOCCIONI

Umberto Boccioni nasce a Reggio Calabria nel 1882 e trascorre l’infanzia e la giovinezza in varie città italiane (Forlì, Genova, Padova, Catania) a causa dei continui trasferimenti del padre, impiegato di prefettura.
A Catania inizia a collaborare con alcuni giornali locali e nel 1901 si trasferisce a Roma e inizia a lavorare come disegnatore e illustratore.

2. BOCCIONI ALLIEVO DI GIACOMO BALLA E I VIAGGI A PARIGI E IN RUSSIA

A Roma Umberto Boccioni conosce Giacomo Balla, che diventa il suo maestro e lo introduce ai segreti della tecnica divisionista e allo studio della luce.
L’artista condivide l’esperienza di allievo insieme a Gino Severini ma ben presto sente la necessità di studiare dal vero la pittura impressionista. Per questo motivo, nel 1906, compie un viaggio a Parigi e si immerge nella vita artistica parigina.
A Parigi conosce i coniugi Berdincoff, che gli offrono la possibilità di compiere un viaggio di cinque mesi in Russia, dove realizza il celebre “Ritratto di Sophie Popoff”.

Umberto Boccioni | opere

A sinistra: Ritratto di Sophie Popoff.
In alto: Autoritratto di Umberto Boccioni.
In basso: Ritratto di scultore.

3. RIENTRO IN ITALIA DI UMBERTO BOCCIONI

Rientrato in Italia alla fine del 1906, Umberto Boccioni si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Alla fine dell’anno successivo però raggiunge la madre e la sorella a Milano, dove ha la possibilità di studiare le opere di Giuseppe Pelizza da Volpedo. Si avvicina, inoltre, alla pittura di Gaetano Previati, che conosce personalmente nel 1908 e di cui legge il libro “La tecnica della pittura”, imparando a coniugare il Divisionismo con il Simbolismo e condividendo anche il suo interesse per i temi sociali.

4. BOCCIONI E IL FUTURISMO

Nel 1909 Boccioni rimane colpito dal Manifesto del Futurismo, pubblicato da Filippo Tommaso Marinetti sul quotidiano parigino “Le Figaro” e l’anno seguente sottoscrive il Manifesto dei Pittori Futuristi insieme al maestro Giacomo Balla e agli amici Gino Severini, Carlo Carrà, Luigi Russolo.

Mentre Umberto Boccioni intesse relazioni importanti con gli artisti del suo tempo, nei suoi dipinti entrano i temi della vita quotidiana, espone alla Permanente di Milano, al Salon d’Automne di Parigi e nel 1910 si tiene la sua prima personale a Venezia presso Ca’ Pesaro, dove espone 42 opere con un catalogo che contiene un testo scritto da Filippo Tommaso Marinetti.
Nel 1910 realizza il dipinto “Rissa in galleria

5. BOCCIONI E LA GUERRA

Nel 1911 Boccioni organizza con Carrà una mostra dei pittori futuristi a Parigi ed entra in contatto con Picasso e Apollinaire.
L’artista diventa promotore di tutte le iniziative futuriste con eventi, scritti e interventi pubblici. Infine sostiene l’entrata in guerra dell’Italia e nel 1915 si arruola, insieme ad altri artisti futuristi.
Umberto Boccioni muore nel 1916, cadendo da cavallo, durante un’esercitazione nei pressi di Verona.

Boccioni | Rissa in galleria

Boccioni, Rissa in galleria

 

 

 

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