I capolavori nascosti di Barocci a Urbino: una mostra imperdibile
I capolavori nascosti di Barocci a Urbino: una mostra imperdibile
Le opere di Federico Barocci a Palazzo Ducale di Urbino
Galleria Nazionale delle Marche
da MA a DO: dalle 8:30 alle 19:15 (chiusura biglietteria ore 18:15); LU chiuso
Giugno 20 – Ottobre 6
Conosci Federico Barcci e le sue opere?
Dal 20 giugno al 6 ottobre, il Palazzo Ducale di Urbino diventa la sede della straordinaria esposizione “Federico Barocci Urbino. L’emozione della pittura moderna”, un evento che fa parte delle celebrazioni per Pesaro Capitale italiana della cultura e permette di scoprire Federico Barocci, uno dei figli più illustri della Urbino tra Cinquecento e Seicento, attraverso prestiti eccezionali provenienti dai maggiori musei italiani e internazionali.
LA MOSTRA SU FEDERICO BAROCCI A URBINO
Curata da Luigi Gallo, direttore della Galleria delle Marche, Anna Maria Ambrosini Massari, professore di Storia dell’arte moderna all’Università di Urbino, e con il contributo di Luca Baroni e Giovanni Russo, la mostra ospita una collezione impressionante dei disegni di Barocci.
Le tre sale dedicate alla mostra offrono un viaggio attraverso il rapporto intenso e innovativo tra Barocci e il disegno, esplorando sia il dialogo con le sue opere pittoriche sia il disegno come forma espressiva autonoma.
Barocci, morto ad Urbino nell’autunno del 1612, lasciò nel suo studio un tesoro di migliaia di disegni, meticolosamente raccolti e catalogati durante oltre cinquant’anni di carriera. Tra questi, si trovavano anche un libro di disegni di maestri antichi e moderni e un taccuino di schizzi di Raffaello.
Il nipote di Barocci, Ambrogio, seguendo i desideri dello zio, conservò questa collezione per oltre quarant’anni, rifiutando numerose offerte d’acquisto. Solo a metà del Seicento, Ambrogio si separò dalla collezione, parte della quale finì nelle Raccolte Statali di Berlino e un’altra importante selezione fu acquistata dal cardinale Leopoldo de’ Medici per le Raccolte degli Uffizi.
La selezione di opere, riunite per la prima volta a Urbino, include non solo le famose teste a pastello, che hanno ispirato generazioni di artisti, ma anche eleganti bozzetti a olio, studi di nudo e cartoni preparatori. Un esempio è il cartone per la “Fuga di Enea da Troia”, ora affiancato al dipinto corrispondente esposto alla Galleria Borghese di Roma.
PERCHÈ VISITARE LA MOSTRA DI URBINO
La mostra offre una sala interamente dedicata al disegno, arricchita da capolavori prestati da collezioni illustri come quelle Reali inglesi, i Musei Statali di Berlino, la Collezione Devonshire di Chatsworth, il Metropolitan Museum of Art di New York, e molte altre.
Due sezioni tematiche esplorano il dialogo tra grafica e pittura, mettendo in luce come Barocci, già nella seconda metà del Cinquecento, abbia rivoluzionato il disegno del paesaggio e anticipato il gusto paesaggistico che caratterizzerà Roma nel Seicento.
Vuoi scoprire come Barocci ha esplorato su carta ogni dettaglio delle sue opere, continuando a sperimentare anche dopo la loro conclusione? Non perdere questa occasione unica di ammirare una mostra che celebra sia la maestria di un grande artista sia la profondità del suo impatto sull’arte dei secoli successivi.
Federico Barocci Urbino. L’emozione della pittura moderna
a cura di Luigi Gallo e Anna Maria Ambrosini Massari
con Luca Baroni e Giovanni Russo
Galleria Nazionale delle Marche
Palazzo Ducale di Urbino, Piazza Rinascimento 13, 61029 Urbino (PU)
20.06.2024 – 06.10.2024