Le opere di Luciano Ventrone da conoscere

Luciano Ventrone| richiami

Luciano Ventrone, richiami 40×40 su tavolaFoto ©Miranda Gibilisco

LE OPERE DI LUCIANO VENTRONE DA CONOSCERE

Tra i capolavori italiani più recenti ci sono le opere di Luciano Ventrone da conoscere, che rappresenta l’artista più noto, a livello internazionale, tra gli artisti che della seconda metà del Novecento e dell’inizio del XXI secolo.

Le opere di Luciano Ventrone sono dipinti che sembrano fotografie e sono state esposte nei più importanti musei e gallerie internazionali, da Roma a Milano, da Londra a Singapore, da New York a Mosca e San Pietroburgo.
Ecco quali devi assolutamente conoscere.

opere di Luciano Ventrone

Luciano Ventrone nasce a Roma nel 1942 dove frequenta il liceo artistico e, dopo il diploma conseguito nel 1964, si iscrive alla facoltà di architettura che frequenterà sino al 1968, anno in cui decide di abbandonare gli studi per dedicarsi interamente alla pittura.

Il suo percorso artistico, lungo quasi sessant’anni di attività, inizia con le sperimentazioni geometriche, passando per l’informale e l’arte programmata, fino alla sua lunga ricerca sui vari aspetti della Natura con il suo personale  “realismo-astrattismo” per il quale è diventato famoso in tutto il mondo.

LE OPERE DI LUCIANO VENTRONE

Galassie è una grande natura morta di 90 x 130 cm, ultimata da Luciano Ventrone ma senza la sua firma poiché l’artista è morto prima di poterla apporre.

Luciano Ventrone | Galassie

Luciano Ventrone, Galassie. 90×130 21 Foto ©Miranda Gibilisco

Canestri di frutta, uva e foglie di vite, mele, limoni ma anche singoli melograni o angurie a pezzi hanno reso famoso Ventrone come il “Caravaggio del XX secolo”.
Il suo era un talento unico e capace di gareggiare con gli artisti delle grandi nature morte del passato.

Forme nella luce è un’opera che permette di osservare l’uso della luce e l’abilità nella stesura dei colori.
Proprio la conoscenza e la scelta del giusto colore rappresenta, nelle opere di Luciano Ventrone, la base del suo lavoro.
Il rapporto tra i diversi colori utilizzati sulla tela è ciò che conferisce all’opera un effetto di tridimensionalità.

Luciano Ventrone | forme nella luce

Luciano Ventrone, forme nella luce. 60x90Foto ©Miranda Gibilisco

Le opere di Luciano Ventrone hanno subito, nel corso della sua carriera, un’evoluzione artistica e tematica.
Se nel primo periodo di attività, databile tra il 1960 e il 1970, Ventrone dipinge motivi geometriciastratti, ispirati dalle osservazioni al microscopio di cellule, durante le lezioni di anatomia del Liceo Artistico.
Negli anni ’80 Ventrone dipinge quelle che sono le tele che lo fanno notare dalla critica e dal pubblico: le prime nature morte che lo spingono a perseguire un nuovo file artistico.
Il suo percorso artistico è descritto presso la casa-museo Luciano Ventrone, che custodisce alcune opere, gli oggetti personali e di lavoro del maestro e anche la sua memoria.

Osservando l’opera Viaggiatori 2 si capisce perchè l’arte di Luciano Ventrone è spesso ricondotta al filone dell’iperrealismo.
Come affermò Federico Zeri:

“descritti con lucidità persino esasperata, i suoi vegetali sono definiti da una luce sapientemente violenta, che non è di un sole di agosto, ma piuttosto quella dei teatri di posa dove viene realizzata l’immagine cinematografica.

Ventrone | viaggiatori 2

Ventrone, viaggiatori 2 60x80Foto ©Miranda Gibilisco

Nella tecnica di Ventrone la fotografia è un punto di partenza, dal quale inizia un processo di astrazione del soggetto che si manifesta solo attraverso la luce.
Ventrone, dalla fotografia, è in grado di cogliere dettagli non visibili all’occhio umano e trasforma le opere in mondi suggestivi carichi di vissuti e di emozione.

La scelta dei soggetti lo lega ai grandi pittori del passato, come in Last Chance.
Tuttavia è la sua attenzione per l’applicazione della pittura, il suo trattamento del colore e della luce che lo pongono tra i contemporanei.

Ventrone | last chance

Ventrone, last chance 150×150 Foto ©Miranda Gibilisco

Luciano Ventrone ripeteva spesso:

«Lo studio della pittura non è la mera rappresentazione dell’oggetto ma è colore e luce: i giusti rapporti fra le due cose danno la forma nello spazio. Il soggetto non va visto come tale, ma astrattamente».

È questa sua ricerca dell’invisibile che ha destato nei decenni l’attenzione di critici e storici dell’arte, da Federico Zeri a Giorgio Soavi, Roberto Tassi, Achille Bonito Oliva, Vittorio Sgarbi, Marco Di Capua, Antonello Trombadori, Edward Lucie-Smith, Angelo Crespi, Beatrice Buscaroli, Evgenia Petrova, Victoria Noel-Johnson.

Luciano Ventrone è morto nella sua Collelongo (provincia dell’Aquila) il 16 aprile 2021.

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