Le fotografie di Dorothea Lange: ritratti d’America in bianco e nero

Dorothea Lange | fotografie

Hai mai guardato un’immagine che cattura così profondamente l’essenza dell’umanità da sentirti parte di quel momento? Ecco, le fotografie di Dorothea Lange ti forniscono proprio questa sensazione. Fotografa iconica, nata nel 1895 e deceduta nel 1965, Dorothea Lange ha avuto l’incredibile capacità di fare proprio questo.
Co-fondatrice di “Aperture” nel 1952, una rivista che ha ridefinito la fotografia come la conosciamo, è stata la prima donna fotografa ad essere celebrata con una retrospettiva al MoMa nel 1965.

Dorothea Lange ha lasciato un segno indelebile nella storia della fotografia. In questo post ti racconto chi era veramente la donna dietro l’obiettivo e quali erano le storie che cercava così appassionatamente di raccontare.

Le fotografie di Dorothea Lange: ritratti d’America in bianco e nero

Dorothea Lange | Migrant Mother

Dorothea Lange: Migrant Mother (Destitute pea pickers in California. Mother of seven children. Age thirty-two), Nipomo, California, 1936, Farm Security Administration, Office of War Information Photograph Collection, Library of Congress Prints and Photographs Division Washington, D.C., USA

Dorothea Lange non era una fotografa comune. Nata in una famiglia borghese nel New Jersey, avrebbe potuto scegliere di usare il suo talento per immortalare le celebrità o le figure influenti del suo tempo. Invece, si rivolse verso coloro che la società aveva trascurato – gli “ultimi” di un’America in preda alla disperazione della Grande Depressione.

DALL’ALTA SOCIETÀ ALLA VOCE DEGLI INVISIBILI

Le fotografie di Dorothea Lange, sin dagli esordi, catturano l’anima più profonda delle persone.
In ogni suo scatto c’è un senso di comprensione, sensibilità e profonda umanità, che creano un racconto “inclusivo” che trascende la semplice simpatia.
La sua consapevolezza del contesto sociale, in parte alimentata dalla sua relazione sia personale che professionale con il marito economista Paul Taylor, ha ulteriormente intensificato la potenza delle sue immagini.

LE FOTOGRAFIE DI DOROTHEA LANGE E L’IMPEGNO SOCIALE

La carriera di Dorothea Lange prese avvio a New York, apprendendo da maestri come Clarence White e Arnold Genthe. Tuttavia fu un viaggio fotografico, iniziato nel 1918 e interrotto bruscamente per mancanza di denaro, che la portò a San Francisco e alla decisione di aprire il suo studio.
Negli anni ’30 Dorothea Lange abbracciò la straight photography (fotografia diretta), diventando una cronista appassionata della realtà, catturando la vita dei diseredati, dai senzatetto ai lavoratori agricoli della California.

UNA LENTE SULLA GRANDE DEPRESSIONE

Fu durante la Grande Depressione che Dorothea Lange entrò a far parte della “Farm Security Administration”, elevandosi a figura di spicco di questo progetto sociale e fotografico insieme.
Le fotografie di Dorothea Lange di questo periodo documentano la cruda realtà dell’America rurale, colpita da gravi siccità, realizzando alcune delle sue opere più toccanti e famose, tra cui la famosa “Migrant Mother”.
Questa immagine, in particolare, non è solo una testimonianza della crisi sociale dell’epoca ma un’espressione artistica che continua a parlare di temi universali come la povertà, la migrazione e la discriminazione.

LA CRITICA SOCIALE NELLE FOTOGRAFIE DI DOROTHEA LANGE

L’impegno di Lange non si fermò alla Grande Depressione.
Su incarico del governo, documentò anche la vita nei campi di internamento per americani di origine giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale. Queste immagini, però, furono in gran parte censurate a causa della loro franca critica alla politica governativa e furono rese pubbliche solo molti anni dopo, testimoniando la perspicacia e il coraggio della visione artistica di Lange.

Dorothea Lange | Toward Los Angeles

Dorothea Lange: Toward Los Angeles, California, 1937, Farm Security Administration, Office of War Information Photograph Collection, Library of Congress Prints and Photographs Division Washington, D.C., USA

Dorothea Lange non era solo una fotografa ma una narratrice visiva, una cronista della storia umana e una voce per coloro che altrimenti sarebbero rimasti inascoltati. Le sue fotografie sono più di semplici immagini, sono inviti potenti alla comprensione, all’empatia e, soprattutto, al ricordo. E tu, cosa vedi quando guardi attraverso l’obiettivo di Dorothea Lange?

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