Galileo a Padova: itinerario nei luoghi di Galileo Galilei

GALILEO A PADOVA: UN ITINERARIO NEI LUOGHI DI GALILEO GALILEI

Galileo a Padova ha trascorso diciotto anni, che lui stesso ha definito “i migliori di tutta la mia età”.
In questa città ha compiuto le sue scoperte più importanti e ha vissuto una vita intensa che ti ho già descritto nel post che ho scritto dopo aver visto la mostra su Galileo più bella di sempre.

Galileo ha lasciato a Padova molte tracce del suo passaggio e in questo post ti descrivo un itinerario da fare sui luoghi del famoso scienziato, nonché padre del metodo sperimentale.

Galileo a Padova arriva nel 1592 per insegnare presso l’Università di Padova e qui resta per quelli che saranno anni incredibili, fatti di studio e ricerche, ma anche di incontri e confronti.

La città conserva ancora i luoghi in cui Galileo ha vissuto e insegnato. Ecco cosa è possibile visitare.

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Casa di Gianvincenzo Pinelli

Questa fu la prima casa di Galileo a Padova, dal 1592 al 1601.
Il proprietario era Gianvincenzo Pinelli (1535 – 1601), amico di Galileo e che lo ospitò per circa dieci anni.
In questa casa si trovava una delle biblioteche più grandi d’Italia e per questo era frequentata da molti intellettuali che sicuramente furono di grande ispirazione per Galileo Galilei.

Questo è anche il luogo dove Galileo preparò la sua prima lezione per l’Università di Padova.

Casa di Galileo Galilei

E’ la casa in cui Galileo visse tra il 1601 e il 1610.
Qui scoprì le lune di Giove e osservò il cielo dalla finestra e dal giardino.

Palazzo del Bo

Palazzo del Bo è la sede storica dell’Università degli Studi di Padova dal 1493.
Ancora oggi è sede del Rettorato e del Teatro Anatomico più antico del mondo.
In questo palazzo Galileo insegnò dal 7 dicembre 1592 al 7 settembre 1610 e la sua cattedra si trova ancora qui, nella “Sala dei Quaranta” (la sala che prende il nome dalle immagini di quaranta allievi famosi dell’Università di Padova dipinti sulle pareti).

Il Palazzo è visitabile su prenotazione – Informazioni e prenotazioni: http://www.unipd.it/visite-guidate-palazzo-bo

Teatro anatomico | Padova

Teatro anatomico di Padova

Chiesa di Santa Caterina

Galileo non si sposò mai ma a Padova ebbe dei figli e due di loro, Livia e Gianvincenzo, furono battezzati nella Chiesa di Santa Caterina.

Vecchia Canonica

La vita di Galileo a Padova era scandita dallo studio, dalle scoperte scientifiche, dalle lezioni agli studenti e dagli incontri.
In questa antica canonica Galileo incontrava don Paolo Gualdo, rettore del duomo di Padova, con cui aveva un rapporto d’amicizia e di scambio continuo.

Biblioteca del Seminario di Padova

La prima edizione del “Dialogo sui massimi sistemi del mondo” è conservata nella biblioteca del Seminario di Padova e contiene le note e le correzioni originali di Galileo Galilei.
L’opera, composta da Galileo Galilei negli anni tra il 1624 e il 1630, fu di grande successo all’epoca ed è un trattato scientifico in forma di dialogo a sostegno della teoria eliocentrica copernicana.
Il libro fu inserito dalla Chiesa nell’Indice dei libri proibiti nel 1633.

Biblioteca Seminario | biblioteche Padova

La Biblioteca del Seminario di Padova

Museo della Medicina – MUSME

Galileo a Padova ha potuto fare scoperte sensazionali e perfezionare strumenti scientifici che saranno utilizzati per discipline diverse.
E’ il caso ad esempio del microscopio, che deriva dal perfezionamento el cannocchiale ma con l’utilizzo di lenti diverse per indagare gli essere ed elementi più piccoli.

Il Museo della Medicina – MUSME, inaugurato nel 2015, racconta questo e altri aspetti dell’influenza che Galileo Galilei ebbe sui progressi della medicina del suo tempo.
Il museo racconta, con linguaggio rigoroso ma accattivante, l’incredibile percorso della Medicina da disciplina antica a scienza moderna, con particolare attenzione alla storia della Scuola medica padovana.

Informazioni e percorsi: http://www.musme.it

Museo La Specola – Osservatorio astronomico di Padova

La torre della Specola è considerata la torre di Galileo, ovvero il luogo dal quale lo scienziato avrebbe osservato cielo e intuito le sue straordinarie scoperte astronomiche.
In realtà l’Osservatorio astronomico non era un luogo che Galileo frequentava, dato che fu utilizzato come Osservatorio astronomico solo a partire dal 1767.

L’Osservatorio è tutt’ora un ente di ricerca e nel 1994 ha aperto il suo nucleo più antico, proprio la torre, trasformandola in un museo astronomico ed esponendo gli antichi strumenti.

Informazioni e percorsi: www.beniculturali.inaf.it/musei/padova

Osservatorio astronomico | Padova

Osservatorio astronomico di Padova

LEGGI ANCHE: Una domenica al Museo: Musei Civici agli Eremitani e Palazzo Zuckermann a Padova.

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6 thoughts on “Galileo a Padova: itinerario nei luoghi di Galileo Galilei

  1. Thank you !
    The german poet Goethe visited 1786 the places 1786:

    “With all its dignity, the University gave me the horrors as a building. I am glad that I had nothing to learn in it. One cannot imagine such a narrow compass for a school, even though, as the student of a German university, one may have suffered a great deal on the benches of the auditorium. The anatomical theatre is a perfect model of the art of pressing students together. The audience are piled one above another in a tall, pointed funnel. They look down upon the narrow space where the table stands; and, as no daylight falls upon it, the professor must demonstrate by lamplight. The botanic garden is much more pretty and cheerful. Several plants can remain in the ground during the winter…”

  2. sono Emilio Salvo’, Classe 1937, di Albignasego Padova . ho letto la storia di GALILEO che io non la ho mai studiata , ieri sera ho visto per la televisione un programma di Galileo ,molto bello e’ interessante , posso dire che GALILEO e stato grande grande grande , GRAZIE A GALILEO TUTTO QUELLO CHE C’E NON CI SAREBE SENSSA DI LUI GRAZIE ANCORA GALILEO…EMILIO..

  3. Buongiorno. Sono professore di Fisica Sperimentale all’Universita’ di Padova e ho appena pubblicato due libri su Galileo.
    Il primo si intitola “Discorsi e dimostrazioni matematiche di Galileo Galilei per il lettore moderno” (Codice edizioni), ed e’ una “traduzione” della famosa opera di Galileo in linguaggio moderno (l’originale e’ in um misto di italiano e latino antico, e geometria eiclidea).
    Il secondo si intitola “I diciotto anni migliori della mia vita” (Castelvecchi), ed e’ una biografia romanzata dei 18 anni trascorsi a Padova, con ami cenni sulla storia della Serenissima e dell’Universita’.
    Entrambi si giovano di riproduzioni di schizzi autografi di Galileo (astronomici e non solo) restaurati per l’occasione in collaborazione con la Biblioteca Nazionale di Firenze che custodisce gli originali.

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