Al Palazzo Reale di Milano la mostra con i disegni di Omar Galliani

Omar Galliani | De rerum natura

Omar Galliani, De rerum natura, 2020, matita su tavola + pastello, cm 150X150. Courtesy the Artist

Omar Galliani, artista nato a Montecchio Emilia (Reggio Emilia, 1954), crede nell’eternità del disegno, che sopravvive all’artista e resiste nel tempo. Un disegno infinitissimo che diventa opera unica, assoluta, immensa, che dispone di un proprio tempo e che l’artista ha saputo reinventare e rinnovare.

Il 13 luglio Palazzo Reale a Milano presenta una mostra monografica di Omar Galliani, maestro riconosciuto del disegno, che resterà aperta al pubblico ad ingresso gratuito fino al 24 settembre 2023.

Palazzo Reale. A Milano la mostra con i disegni di Omar Galliani

Omar Galliani | mostre

Omar Galliani, Omar Roma Amor, 2012, matita su tavola, cm 315×400. Courtesy the Artist

La mostra, dal titolo Omar Galliani. Diacronica. Il tempo sospeso, a cura di Flavio Caroli e Vera Agosti, è promossa da Comune di Milano-Cultura e prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Archivio Omar Galliani.

Il titolo è mutuato dalla linguistica e si riferisce allo studio delle lingue nel loro sviluppo storico. Il sottotitolo – Il tempo sospeso – allude alla resistenza del fare dell’artista, che in un mondo sempre più digitalizzato e smaterializzato, sostiene la bellezza della fisicità dell’opera d’arte.

“Se tutti i disegni tornassero a casa ripiegandosi l’uno sull’altro e nel guardarsi ripercorressero le trame del tempo; a quale tempo riandrebbero? In quale delle tante geografie della carta individuare i confini?” – Omar Galliani

IL PERCORSO DELLA MOSTRA

La mostra si sviluppa al piano nobile del Palazzo Reale di Milano e propone oltre 100 opere di Omar Galliani, dalla fine degli anni Settanta ad oggi. Un viaggio attraverso i suoi capolavori presentati in diverse occasioni: Biennale di Venezia, Parigi, San Paolo, Praga, Tokyo, Pechino, nell’ambito di mostre museali, con l’aggiunta di una selezione di inediti, realizzati appositamente per l’esposizione milanese.

Oltre ai disegni, calati nel nero scintillante della grafite e veicolati nella dimensione intima della carta o nella monumentalità della tavola di pioppo incisa o graffiata, sono presenti in mostra anche alcune opere ad olio su tela che, nonostante la scelta radicale del disegno, l’artista ha dipinto negli anni Ottanta e, a seguire, ogni inverno, dando vita ad una sola grande opera pittorica all’anno, quando la neve cade sulla pianura padana.

L’immagine salta per presentare la mostra si intitola De rerum natura (2020), una grande tavola che prende a prestito il titolo dal poema di Tito Lucrezio Caro e raffigura una giovane donna e un colibrì, simbolo dell’unione tra cielo e terra, tra mondo fisico e spirituale.

img Omar Galliani mostra

LE OPERE DI GALLIANI IN MOSTRA

Tra le principali opere in mostra, Omar Roma Amor del 2012, una testa femminile siamese, una spina dorsale bifida, un Colosseo speculare, e La Principessa Lyu Ji nel suo quindicesimo anno di età, esposta nella personale promossa dal Caffè Florian di Venezia nel 2014. Quest’ultima tavola si basa su un’antica leggenda di cui Galliani è venuto a conoscenza nella località di Xi’an. Della fanciulla restano rose e forbici, scarpette e coltelli, una sineddoche visiva della femminilità e della narrazione.

Si prosegue con un grande Mantra degli anni Novanta, giocato tra il mistero del nero della grafite e la sacralità della foglia d’oro incisa. A seguire, NGC/7419 del 2020-2021, lavoro particolarmente sentito, nato da un sogno ricorrente a seguito della perdita del figlio Massimiliano, anche lui artista. Un numero tornava costante nella mente: 7419; cercando in rete risultò essere un insieme di stelle nella costellazione di Cefeo, a forma di matita. Le stelle, di carbonio ed oro, splendono nell’opera a matita su tavola, silenti e liriche testimoni di quei misteri che non ci è dato sapere.
Realizzata nei giorni del lockdown, invece, la grande installazione Baci rubati / Covid 19, composta da sessanta disegni di 50×50 centimetri. Sono i baci venuti a mancare nel periodo della chiusura forzata e del distanziamento sociale. Baci passionali e sensuali, come quelli cinematografici, immagini prese dal web rese delicate e oniriche dalla morbidezza del carboncino e dalla grafite cangiante in base alla rifrazione della luce. E proprio alla luce, il Maestro dedica il suo grande trittico Riflessi del 2022-2023, opera inedita nella sua interezza, che sancisce la sua relazione con il paesaggio. Infine Grande disegno italiano, un’opera monumentale a matita su tavola di pioppo (cm 500×630), esposta all’Archivio di Stato di Torino nel 2005, in dialogo con un piccolo Angelo annunciante di Leonardo (presente nello studio preparatorio per la Vergine delle Rocce), esposto alla Biblioteca Reale.

Con questa esposizione, Omar Galliani evidenzia i contatti con il passato, senza sottrarsi tuttavia al presente, con uno sguardo proiettato al futuro.

Omar Galliani | opere

Omar Galliani, dal trittico Riflessi, 2022-23, matita su tavola, cm 300×200 cad. Courtesy Museo Mart, Rovereto

INFORMAZIONI SULLA  MOSTRA

Omar Galliani. Diacronica
Il tempo sospeso
A cura di Flavio Caroli e Vera Agosti
Palazzo Reale, Milano
Piazza del Duomo, 12
Dal 13 luglio 2023 al 24 settembre 2023

La mostra, inserita tra le mostre d’arte contemporanea da non perdere nel 2023, è accompagnata da un catalogo corsiero editore, a cura di Vera Agosti, con testi inediti di Flavio Caroli, Vera Agosti, Italo Tomassoni e Alessandra Tiddia, contributi critici di Eleonora Frattarolo e Giovanni Gazzaneo, poesie di Giuseppe Conte, Maurizio Cucchi, Seamus Heaney, Guido Oldani, Gian Ruggero Manzoni, Alda Merini, Roberto Mussapi, Alban Nikolai, Davide Rondoni, Massimo Silvotti e note personali di Omar Galliani.
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