7 curiosità su Michelangelo Buonarroti

David Michelangelo | firenze

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7 CURIOSITÀ SU MICHELANGELO BUONARROTI

Il famoso pittore, architetto e scultore Michelangelo Buonarroti è stato un grande artista del Rinascimento italiano.
L’artista trascorse la maggior parte del suo tempo a Roma e morì all’età di 88 anni.

Il suo talento gli garantì commissioni importanti da nobili, cardinali e uomini potenti, compresi due papi.
Tra le opere di Michelangelo più conosciute, che gli valsero la fama, ci sono le sculture del David, della Pietà e gli affreschi della Cappella Sistina.

Per saperne di più su Michelangelo, ecco un post con 7 curiosità su Michelangelo.

Michelangelo Buonarroti | Ritratto

Daniele da Volterra (Daniele Ricciarelli). Ritratto di Michelangelo Buonarroti.

1. MICHELANGELO ERA UN TIPO TRASANDATO

Nonostante la fama e la ricchezza, c’è un lato dell’artista sconosciuto a molti.
Si dice che Michelangelo si facesse raramente il bagno o si cambiasse i vestiti. Infatti, era sempre trasandato, con abiti sporchi e aveva un aspetto poco curato.
Immagino fosse per il fatto che aveva troppe cose a cui pensare o forse perchè, essendo uno scultore, il suo lavoro non era dei più puliti e spesso era ricoperto di polvere di marmo o sporco di colore.

2. MICHELANGELO HA PUBBLICATO DUE AUTOBIOGRAFIE

Michelangelo conobbe la fama durante la sua vita, non solo dopo la sua morte.
Questo interesse del pubblico nei suoi confronti lo spinse a scrivere due autobiografie che scrisse durante la sua vita.
Inoltre, rispetto ad altri artisti dell’epoca, ci sono molti documenti su Michelangelo, soprattutto ciò che altri hanno registrato durante la sua vita grazie a lettere, descrizioni e altri documenti conservati negli archivi pubblici e privati.

3. MICHELANGELO FU UN POETA

La carriera di Michelangelo non comprende solo sculture e affreschi ma anche diversi madrigali e sonetti.
Le sue poesie erano profonde e abbracciavano una serie di argomenti, dall’amore alla fede in Dio. Ecco alcune delle sue poesie più famose:

  • “Non ha l’ottimo artista alcun concetto”: una poesia che Michelangelo scrisse durante la lavorazione della statua di San Matteo per la Chiesa di San Lorenzo a Firenze. La poesia è una riflessione sul ruolo dell’artista in cui Michelangelo afferma che l’artista non fa altro che liberare la figura già esistente dalla pietra.
  • “A che più debb’io mai l’intensa voglia”: una poesia d’amore in cui Michelangelo descrive il suo amore non corrisposto per Tommaso dei Cavalieri, un giovane nobile romano.
  • “Veggio co’ bei vostri occhi un dolce lume”: una poesia che Michelangelo scrisse per Vittoria Colonna, una nobildonna italiana con cui ebbe una profonda amicizia. La poesia esprime la gratitudine di Michelangelo per l’amicizia di Vittoria e il suo desiderio di essere liberato dalle catene della vita terrena.

4. MICHELANGELO NON SI È MAI SPOSATO

Se da un lato abbiamo molti documenti su Michelangelo, dall’altro sono pervenuti pochissimi dettagli sulla sua vita privata. Di certo c’è che l’artista non si sposò mai!
Michelangelo scrisse, tuttavia, poesie d’amore per diversi uomini e in particolare per Tommaso Dei Cavalieri.
Inoltre, Michelangelo era molto amico di Vittoria Colonna, una vedova nobildonna con la quale scambiava sonetti e a cui è intitolata la misteriosa Crocifissione per Vittoria Colonna.

5. MICHELANGELO HA LAVORATO FINO ALL’ULTIMO GIORNO DELLA SUA VITA

Michelangelo si è spento a 89 anni e, nonostante la sua debolezza e fragilità, ha continuato a lavorare.
Durante i suoi ultimi giorni di vita, lavorò alla scultura Pietà Rondanini che descrive Cristo tra le braccia della Vergine Maria.
Inoltre, l’artista continuò a inviare progetti per il lavoro in corso presso la Basilica di San Pietro e morì prima di vedere la Cupola di San Pietro conclusa.

6. MICHELANGELO CREÒ IL DAVID DA UN PEZZO DI MARMO DIFETTOSO

Michelangelo era famoso per la qualità del marmo che utilizzava per le sue sculture. Eppure, sorprendentemente, utilizzò un blocco di marmo difettoso per scolpire una delle sue famose opere: il David di Michelangelo.
Il blocco di marmo rimase nella cava da cui era stato estratto per diversi anni prima che l’artista iniziasse a lavorarlo. Prima di lui ci avevano messo le mani altri bravi scultori ma ebbero tutti scarso successo.
Fu grazie al talento di Michelangelo se da quel blocco di marmo difettoso nacque un capolavoro.

7. LA PIETÀ È L’UNICA OPERA FIRMATA DA MICHELANGELO

Di tutte le sue opere, l’artista firmò solo la Pietà in San Pietro.
Sembra che il giovane scultore avesse sentito due uomini elogiare la sua opera ma la attribuirono a un’altro artista, lo scultore lombardo Cristoforo Solari.
Questo errore lo fece infuriare e, una notte, scolpì il suo nome sulla fascia diagonale che attraversa il petto di Maria.

Cappella Sistina | Musei Vaticani

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