amo la creatività dell`artista che con il suo pennello rappresenta l`anima della sua opera solo bisogna leggere nel più profondo dei suoi stati d`animo quando l`ha creata!!!!!!!
Cara Maria Teresea, io credo che un capolavoro abbia sempre piani di lettura diversi. Rappresenta sì l’anima del suo autore, ma dice qualcosa anche a chi osserva.
Trovo sempre affascinante il percorso che certe opere compiono, perché hanno una storia legata all’artista che le ha concepite e magari al committente e poi, una volta terminate, iniziano una vita propria fatta di passaggi da un proprietario all’arto, talvolta furti oppure l’oblio dovuto a critici d’arte frettolosi e poi riscoperte.
Penso che il vero capolavoro sia ciò che riesce a distanza di secoli a dare un messaggio a chi lo osserva, che per forza sarà diverso dalle intenzioni del suo autore.
Grazie per il tuo commento 🙂
amo la creatività dell`artista che con il suo pennello rappresenta l`anima della sua opera solo bisogna leggere nel più profondo dei suoi stati d`animo quando l`ha creata!!!!!!!
Cara Maria Teresea, io credo che un capolavoro abbia sempre piani di lettura diversi. Rappresenta sì l’anima del suo autore, ma dice qualcosa anche a chi osserva.
Trovo sempre affascinante il percorso che certe opere compiono, perché hanno una storia legata all’artista che le ha concepite e magari al committente e poi, una volta terminate, iniziano una vita propria fatta di passaggi da un proprietario all’arto, talvolta furti oppure l’oblio dovuto a critici d’arte frettolosi e poi riscoperte.
Penso che il vero capolavoro sia ciò che riesce a distanza di secoli a dare un messaggio a chi lo osserva, che per forza sarà diverso dalle intenzioni del suo autore.
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