A Firenze la magia del blu del lapislazzuli

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A Firenze, presso il Museo degli Argenti, fino ad ottobre si può ammirare una straordinaria collezione di oggetti intagliati in lapislazzuli.
E’ una collezione unica al mondo e costituita da vasi intagliati e altri capolavori realizzati con una delle pietre più ricercate sin dai tempi antichi e che già gli antichi egizi utilizzavano per fabbricare gioielli e che gli artisti di ogni epoca usavano come base per rendere i cieli delle loro opere ci un blu intenso.

E’ una collezione unica al mondo, iniziata da Cosimo I de’ Medici alla metà del Cinquecento e accresciuta poi da Francesco I, proseguita dal fratello Ferdinando, cardinale della Chiesa romana, che gli succedette nella carica di granduca di Toscana.

 

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COS’E’ IL LAPISLAZZULI

Il lapislazzuli è una delle pietre, considerata preziosa sin dall’antichità.
È prevalentemente di colore azzurro intenso, ma si possono trovare anche varietà di colore più vicino al celeste, a seconda della quantità di calcite contenuta nella struttura della pietra.
l lapislazzuli si trova in giacimenti soprattutto in Afghanistan e già Marco Polo aveva citato nei suoi scritti la presenza di una miniera, in questa zona, da dove si estraeva il prezioso materiale. Tuttavia altre miniere esistono in Cina e Cile e in piccole quantità anche in Campania e Lazio.

USO DEL LAPISLAZZULI NELL’ARTE

Il blu degli affreschi dei grandi capolavori, a partire dal medioevo, è dato dall’uso di polvere di lapislazzuli macinata.
Il costo di questa materia era paragonabile a quello dell’oro ma conferiva alle opere cieli dalla tonalità intensa e soprattutto era molto resistente nel tempo.
Michelangelo stesso ne fa un uso abbondante nella Cappella Sistina.
Tuttavia, anche la gioielleria utilizzava spesso il lapislazzuli e le coppe ed i vasi dei Medici sono famosissime.

LA MOSTRA

Questa è una mostra per ammirare dei capolavori ma utile anche per approfondire la conoscenza di un materiale straordinario e scoprire il suo rapporto con la storia dell’arte.

Nel Museo degli Argenti la mostra si articola in quattro sezioni, in cui si scopre che l’arte di intagliare questa pietra era un’abilità milanese e che fu introdotta a Firenze nel 1572 da Francesco I, che fece venire da Milano i fratelli Gian Ambrogio e Gian Stefano Caroni.
Proseguendo, poi, si capisce l’evoluzione dell’utilizzo del lapislazzuli nel primo Seicento in cui sembrava fosse importantissimo rendere eterna e fissare la natura nei colori immutabili della pietra.
La mostra illustra anche le varie fasi della storia del lapislazzuli, che nel corso del tempo diventa sempre più raro ed è destinato quasi esclusivamente a oggetti profani e suppellettili sacre di grandissimo pregio artistico e di elevatissima committenza.
Non poteva mancare, infine, una sezione interamente dedicata all’uso del lapislazzuli come colore nei più grandi capolavori della storia dell’arte e alle sperimentazioni e ricerche fatte per trovare un materiale simile e che potesse creare un pigmento di simile intensità.

Vi ho convinti che questa mostra è veramente speciale?
Conoscevate il lapislazzuli? Attendo i vostri commenti 😉

Firenze mostre

CIS:W.9-1972

CIS:W.9-1972

 

INFO
Lapislazzuli. Magia del blu
Museo degli Argenti, Palazzo Pitti, Firenze
Dal 9 giugno all’11 ottobre 2015

LINK
http://www.unannoadarte.it/lapislazzuli

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3 thoughts on “A Firenze la magia del blu del lapislazzuli

  1. Ciao Caterina mi è piaciuto molto il tuo articolo, sui lapislazzuli, è interessante l’importanza che questa pietra ha avuto nello sviluppo dell’arte. Volevo chiederti se sai dove posso comprare i lapislazzuli certificati, visto che ho letto che ci sono molti truffatori.

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