Mostra Secessioni: l’onda della modernità

Palazzo Roverella | mostre Rovigo

MOSTRA SECESSIONI: L’ONDA DELLA MODERNITA’

La mostra Secessioni Europee in corso a Palazzo Roverella è coraggiosa, ma a Rovigo ci hanno abituati a progetti particolari che offrono la possibilità di ammirare opere e che riescono a raccontare un periodo storico ben preciso.
Lo scorso anno mi aveva molto colpita la mostra dedicata ai Nabis, Gauguin e la pittura italiana d’avanguardia quest’anno sono tornata per la mostra Secessioni Europee.

Ecco cosa ho visto, cosa mi è piaciuto e le tre opere che non devi perdere assolutamente.

Palazzo Roverella | mostre Rovigo

Se penso alle Secessioni Europee penso subito a Klimt e a Vienna.
In realtà si tratta di un periodo più complesso, un periodo in cui tutta l’Europa era attraversata dal desiderio di modernità, dalla volontà di rappresentare le sue inquietudini che agitavano gli artisti tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.

SECESSIONI EUROPEE: MONACO, VIENNA, PRAGA, ROMA

La mostra Secessioni Europee descrive proprio ciò che accade a Monaco, Vienna, Praga, Roma.
Quattro città diverse dell’Europa in cui, nello stesso periodo, soffia il vento della modernità e vengono poste le basi che faranno entrare nelle opere d’arte l’inconscio e che trasformeranno una semplice sedia in un oggetto d’arte.

La mostra propone un percorso che attraversa i quattro principali centri in cui si svilupparono le Secessioni: dal decorativismo viennese e monacense, alle visioni degli artisti di Praga fino alle sperimentazioni italiane a Roma, che rifiutavano l’altra grande avanguardia rappresentata dal Futurismo.
Questo è un periodo storico molto complesso perché entrano nell’arte i simboli e la dimensione del sogno e dell’inconscio (alcuni artisti delle Secessioni rientrano anche nella corrente chiamata Simbolismo), ma anche le arti decorative danno forma alle abitazioni, all’arredamento e si fanno interpreti di un nuovo tipo di donna che stava facendosi strada.
Una donna sensuale e che si lascia alle spalle ogni riferimento alla sacralità della maternità ad esempio.

PERCHE’ VISITARE LA MOSTRA SULLE SECESSIONI EUROPEE

Questa mostra va vista perché è raro passare in rassegna un gruppo di opere che descrivano in modo così completo un evento tanto affascinate e complicato come le Secessioni Europee.
Non si tratta di un movimento artistico ma di un fermento che in Europa ha coinvolto tutto il mondo artistico e in particolare le giovani promesse.
Quei giovani artisti che contestavano le Accademie e che fino ad allora avevano tracciato le linee entro cui l’arte doveva collocarsi, quegli artisti che chiedevano più attenzione alle novità e alle sperimentazioni.

Mostra Secessioni | mostre Rovigo

COME VISITARE LA MOSTRA SULLE SECESSIONI EUROPEE

Questa è una mostra che va vista utilizzando però tutti gli strumenti che Palazzo Roverella mette a disposizione.
Nel costo del biglietto (12 € intero) è compresa infatti l’audioguida, ma ogni sabato e domenica puoi partecipare alle visite guidate che partono ad orari fissi (alle ore 11.00, 15.30 e 17.30).

Inoltre ogni domenica sono previsti per le famiglie e i bambini dei laboratori didattici che permettono di comprendere la mostra, il percorso e alcuni aspetti specifici.
A queste attività ovviamente si aggiungono le proposte fatte apposta per le scuole.

In fondo al post trovi i link e le informazioni per visitare la mostra Secessioni Europee.

MOSTRA SECESSIONI ROVIGO: LE 3 OPERE DA NON PERDERE

Le opere in mostra sono più di 200 le opere tra quadri, disegni, sculture e pezzi d’arredamento, ma ce ne sono 3 che non puoi assolutamente perdere.
Ecco le tre opere da vedere in mostra.

1. “Lucifero” di Franz von Stuck (1889-1890), uno dei principali artisti della Secessione di Monaco.
L’artista qui rappresenta Lucifero immerso nell’oscurità e in una posa che ricorda il malinconico “Pensatore” di Rodin.
Il dipinto fu acquistato da Ferdinando I di Bulgaria e sembra che i ministri si facessero il segno della Croce quando si trovavano davanti a quest’opera.

Lucifero | Franz von Stuck

“Lucifero” Franz von Stuck

2. “Amiche I (Le sorelle)”, di Gustav Klimt, Vienna, Klimt Foundation – Questo dipinto, realizzato nel 1907, fu esposto nel 1910 alla Biennale di Venezia e diede una grande fama a Klimt in Italia (la Biennale continua ancora a fare la storia dell’arte.
Leggi la mia visita alla Biennale Arte 2017).
Le due donne rappresentate sono il simbolo della femminilità raffinata ed elegante che stava cambiando il ruolo della donna nel mondo occidentale.

“Amiche I (Le sorelle)”, Gustav Klimt

3. “La fortuna del Caso” di Josef Váchal, 1908  – Josef Váchal è uno degli esponenti della Secessione di Praga.
Interessato alla magia, praticava arti divinatorie e in questo dipinto rappresenta proprio il tema del predire del futuro con simboli che rimandano alla dea egizia Iside e al tema del viaggio (le piccole barche sono la metafora del viaggio e della trasformazione compiuta dall’essere umano nel corso della vita).
In altri quadri di Josef Váchal in mostra sono raffigurate sedute spiritiche e visioni di anime che sono frutto delle sue pratiche personali.

Josef Váchal | The Good Fortune of Chance

Josef Váchal, The Good Fortune of Chance, 1908.

Mostra SECESSIONI ROVIGO: informazioni e biglietti

Secessioni europee. L’onda della modernità
Palazzo Roverella, Rovigo
Dal 23 settembre 2017 al 21 gennaio 2018

Orari: da domenica a venerdì 9.00/12.00  – Sabato e festivi 9.00/20.00.
Aperta tutti i giorni.

Biglietti: 12 € intero; 10 € ridotto (controlla chi ha diritto alle riduzione nel sito ufficiale della mostra).
Visite guidate: a orario fisso sabato e festivi (alle ore 11.00, 15.30 e 17.30) – 14 € a persona comprensivo di biglietto d’ingresso ridotto.
Laboratori domenicali: per famiglie e bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni.
Ogni prima e terza domenica del mese dalle 15.30 alle ore 17.00.
Biglietto di ingresso: 2 euro; Costo del laboratorio: 4 euro

LINK: il sito web ufficiale della mostra – http://www.palazzoroverella.com

Secessioni Europee | mostre Rovigo

LEGGI ANCHE: Domenica al museo, come organizzare una visita al museo.

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