Ancora una grande mostra! Un’altra magica giornata passata ad ammirare in anteprima capolavori meravigliosi. Ho avuto l’onore di partecipare alla presentazione della mostra “L’Ossessione Nordica. Böcklin, Klimt, Munch e la pittura italiana” a Palazzo Roverella (Rovigo). Spero che le immagini di questo post possano trasmettere la meraviglia delle opere esposte e che potrete ammirare fino al 22 giugno. Si tratta di una mostra incantevole!
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One more great show! Another magical day spent admiring Preview wonderful masterpieces. I had the honor to participate in the presentation of the exhibition “The Obsession Nordica. Böcklin, Klimt, Munch and painting Italian” Palazzo Oak (Rovigo). I hope that the images in this post can convey the wonder of the works exhibited and which can be viewed until 22 June. It is a lovely show! – (English translation powered by Google)
Tra Otto e Novecento esplose l’Ossessione Nordica e un’intera generazione di artisti italiani fu influenzata e stregata dalle opere di Klimt, Böcklin, Hodler, Klinger e Munch. I “Nordici” (tedeschi, scandinavi, ma anche svizzeri) esposero alle Biennali di Venezia di quegli anni e nulla fu più come prima. I paesaggi del nord, i ritratti e le rappresentazioni di interni portavano a mondi diversi e lontani. Raccontavano altri luoghi, reali e fantastici, popolati di sentimenti profondi, di miti, di sogni, di simboli. Lontani eppure vicini all’intimo di ciascuno e per questo fonte di un fascino da cui era impossibile non farsi contagiare. Allora come ora gli artisti italiani furono stregati da quelle opere. A Palazzo Roverella, per la prima volta, i grandi del Nord a confronto con gli italiani (de Chirico, De Carolis, De Maria, Sartorio, Morelli, Previati, Laurenti, Fortuny, Wolf Ferrari). La storia di una fascinazione che cambiò l’arte in Italia (e non solo!).
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Nineteenth and twentieth centuries exploded Obsession Nordica and a whole generation of Italian artists was influenced and haunted by the works of Klimt, Böcklin, Hodler, Munch and Klinger. The “Nordics” (Germans, Scandinavians, but also Swiss) exhibited at the Venice Biennale of those years and nothing was ever the same. The landscapes of the north, the portraits and interiors led to different and distant worlds. They talked about other places, real and imaginary, populated by deep feelings, myths, dreams, symbols. Intimate yet distant neighbors of each and this source of fascination from which it was impossible not to be infected. Then as now the Italian artists were bewitched by those works. At Palazzo oak, for the first time, the great North compared to Italians (de Chirico, De Carolis De Maria, Sartorio, Morelli, Previati, Laurenti, Fortuny, Wolf Ferrari). The story of a fascination that changed the art in Italy (and not only). – (English translation powered by Google)
L’Ossessione Nordica. Böcklin, Klimt, Munch e la pittura italiana: 22 FEBBRAIO – 22 GIUGNO 2014
Palazzo Roverella – Rovigo, Via Laurenti 8/10