Cos’è la pittura metafisica e quali sono gli artisti principali

De Chirico | dettaglio Muse Inquietanti

Ti sei mai chiesto quale movimento artistico ha rappresentato una delle svolte più rivoluzionarie nella cultura italiana del XX secolo? Con questo post voglio portarti alla scoperta della pittura metafisicadalle origini alle opere di Giorgio De Chirico e degli altri pittori appartenenti alla scuola di Ferrara.

Cos’è la pittura metafisica e quali sono gli artisti principali

de Chirico | Ettore e Andromaca

Ettore e Andromaca (1917) – Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma

La pittura metafisica affascina non solo per la sua rappresentazione precisa e dettagliata dei soggetti ma anche per l’atmosfera misteriosa che trasmette. Il suo scopo è spingere chi osserva a guardare oltre la pura e semplice rappresentazione della realtà, per cogliere ciò che si cela dietro la superficie e andare oltre i confini dei sensi.

Questa corrente artistica punta a rivelare l’essenza delle cose, mettendo da parte ciò che si può toccare con mano e osservare nella realtà. Per trasmettere ciò la pittura metafisica possiede delle caratteristiche ben precise:

  • una prospettiva ingannevolmente logica che segue punti di fuga inaspettati;
  • l’omissione completa della figura umana, spesso sostituita da statue, manichini, esseri mitologici e ombre prolungate;
  • un uso del colore uniforme e piatto.

PITTURA METAFISICA E FUTURISMO

La pittura metafisica e il Futurismo sono nati nello stesso periodo e potresti domandarti quali siano le differenze tra due movimenti sorti contemporaneamente e che erano immersi nello stesso periodo storico.
Mentre il futurismo celebra il dinamismo, il rombo e il deciso distacco dal passato, la pittura metafisica è sinonimo di quiete, evocazione del silenzio e contemplazione, con profonde connessioni al passato classico. Tuttavia, è essenziale notare che la pittura metafisica ha legami con altre correnti come il Surrealismo, il Dadaismo, il realismo magico e il Romanticismo.

GLI ARTISTI EMBLEMATICI DELLA PITTURA METAFISICA

Tra il 1912 e il 1914, figure come Giorgio De Chirico e suo fratello Alberto Savinio (conosciuto anche come Alberto De Chirico) emergevano come pionieri di questa tendenza artistica. De Chirico, in particolare, colpì l’immaginazione di artisti e critici come Guillame Apollinaire. Altri artisti che contribuirono profondamente al movimento includono Carlo Carrà, Ardengo Soffici, Giovanni Papini, Filippo De Pisis e Giorgio Morandi.
Nonostante le difficoltà imposte dalla Prima Guerra Mondiale, questi artisti rimasero in contatto tra loro, condividendo le loro visioni e idee attraverso lettere, creando quella che oggi conosciamo come la Scuola di Ferrara.

L’IMPRONTA DI DE CHIRICO

Giorgio De Chirico è considerato il padre della pittura metafisica ed ha avuto un’influenza profonda e duratura sul movimento. Tuttavia viene spontaneo chiedersi come sia iniziato il suo viaggio artistico verso la pittura metafisica.

La risposta si trova nell’interazione tra l’artista e il mondo circostante.
Una delle storie più affascinanti riguarda un’opera specifica: “L’enigma di un pomeriggio d’autunno” del 1910. Secondo vari racconti, mentre si trovava a Firenze, De Chirico ha vissuto una sorta di rivelazione. Mentre camminava in piazza Santa Croce, sotto gli effetti di alcuni farmaci che stava assumendo, ha avuto una visione. Questo luogo, altrimenti familiare e ordinario, gli è apparso in una luce completamente nuova, quasi come se stesse osservando una scena da un sogno o da un’altra dimensione. Questa esperienza gli ha permesso di comprendere la natura effimera della realtà e di quanto sia importante osservare il mondo anche attraverso inconscio, concetti che divennero centrali nella sua arte.

La capacità di De Chirico di mescolare l’ordinario con il sogno, di portare la realtà in un luogo carico di enigmi, ha caratterizzato gran parte delle sue opere e ha reso la sua arte “metafisica” appunto, un’arte che va al di là di ciò che è reale e si avventura in un territorio misterioso.
De Chirico non si limita a dipingere semplici paesaggi o ritratti ma cerca di catturare l’essenza stessa dell’esistenza, portando lo spettatore in un viaggio attraverso spazi temporali sospesi e paesaggi onirici.

De Chirico | La nostalgia dell'infinito

De Chirico, La nostalgia dell’infinito

CARATTERISTICHE DELLE OPERE METAFISICHE

Le opere più importanti della pittura metafisica rappresentano scenari urbani immersi in atmosfere silenziose e malinconiche.
La portata della pittura metafisica non si ferma ai dipinti e la sua influenza può essere riconosciuta nell’architettura, nel design e in altre forme d’arte.
Nel corso del tempo, artisti come De Chirico e Carrà hanno ampliato e diversificato il loro stile, spostando l’attenzione dalle piazze alle nature morte, un percorso seguito anche dalla pittura metafisica di Morandi.

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