La storia del Guggenheim Museum a New York: dalle origini a oggi

Guggenheim New York

Il Guggenheim Museum di New York è una perfetta rappresentazione dell’arte moderna e contemporanea. Non a caso, il sito è conosciuto in tutto il mondo per la sua fantasiosa architettura innovativa, nonché per le sue eclettiche collezioni e le mostre temporanee in continua turnazione.

Neanche a dirlo, si trova a New York, una delle città simbolo della cultura americana. Infatti, chi visita la metropoli non può saltare la fermata al Guggenheim Museum a New York, poiché fa parte del tessuto connettivo urbano. Nondimeno, è una delle attrazioni più amate e osannate dai turisti, soprattutto quelli europei.

La storia del Guggenheim Museum a New York

img New York

Ma come è nato questo monumento artistico? E chi ne ha progettato la struttura? In realtà, la storia del museo è già di per sé un racconto che si intreccia nelle trame artistiche del luogo, avendo goduto della collaborazione degli artisti più iconici e importanti del panorama americano. La narrazione della costruzione del museo, pertanto, è a sé stante un affascinante viaggio nel tempo.

L’INIZIO SEGNATO DALLA VISIONE DI SOLOMON R. GUGGENHEIM

Il museo ebbe inizio sotto forma di idea. Il pensiero venne all’imprenditore e collezionista d’arte Solomon R. Guggenheim. Fu lui, infatti, il primo a realizzare in connotati ipotetici un museo che fosse sia uno spazio espositivo sia esso stesso un’opera d’arte.

Prima di partire ebbe degli intoppi, poiché il fantasioso progetto sulla carta sembrava di impossibile realizzazione. Tuttavia, nel 1937, chiamò un architetto illustre, con la convinzione che tra le sue mani il progetto potesse prendere forma.

Pertanto, la progettazione passò all’architetto Frank Lloyd Wright, il quale ottenne l’incarico di ideare un edificio in grado di spezzare le convenzioni architettoniche dell’epoca, piuttosto chiuse e lineari.

Com’è facile immaginare, Frank Lloyd Wright accettò la sfida, anzi ne fu particolarmente entusiasta. Perciò, iniziò subito a lavorare al progetto del museo. In questo contesto entrarono in relazione due visioni altamente prospettiche, e insieme fecero scintille.

Per Guggenheim il museo doveva assomigliare a uno spazio in armonia con le opere d’arte presenti, così da ottenere un tutt’uno e realizzare un luogo in cui architettura e arte si fondono in un’unica esperienza, spezzando di fatto i confini visibili.

Dalla sua posizione, Wright sviluppò un’idea rivoluzionaria, apprezzabile ancora oggi. Infatti, il Guggenheim Museum è un edificio a forma di spirale ascendente, con un atrio centrale che consente ai visitatori di ammirare le opere d’arte mentre salgono in direzione dei piani superiori.

IL DESIGN INCONFONDIBILE DI FRANK LLOYD WRIGHT

Forse il Guggenheim Museum è una delle opere più famose di Frank Lloyd Wright, sebbene nell’arsenale vanti diversi altri edifici insoliti ed emblematici. Tuttavia, se pensiamo all’arte moderna, ecco che il museo diventa una sorta di icona.

La sua eccezionale forma a spirale, permeata da linee curve e sinuose, ha rappresentato una vera e propria sfida progettuale e tecnica in relazione all’epoca. Per questo motivo, l’architetto Wright ha dovuto utilizzare dei materiali innovativi, nonché delle tecniche costruttive all’avanguardia, le quali sono state poi sfruttate per altre costruzioni.

Si può dire che il perno dell’edificio si sviluppi attorno a un grande atrio centrale, il quale funge da punto di partenza del percorso espositivo. Le pareti interne sono state realizzate sotto forma di curve prive di angoli retti, così da creare una sensazione di continuità e atemporalità.

In più, la luce naturale filtra attraverso le finestre a cupola, andando così a illuminare i vari spazi espositivi non in maniera provocatoria, bensì in modo delicato. Questa soluzione permette di non interferire con la naturale colorazione dei quadri o delle opere d’arte presenti.
Ma, per realizzare il progetto, l’architetto ha dovuto sopportare numerose sfide e contrattempi. In primis riguardo l’idea, visto che la forma ha destato critiche e dubbi sulla fattibilità tecnica dell’edificio.

Come se ciò non bastasse, il terreno in via di edificazione vantava una forma irregolare, la quale comportò diversi stop in  fase di costruzione. Ciò significa un peso sostanziale di ritardi e costi aggiuntivi, che non hanno fatto altro che alimentare le polemiche.

FINALMENTE ARRIVA IL GIORNO DELL’APERTURA E LA SUA EVOLUZIONE ODIERNA

Dopo anni passati a pianificare, a sistemare e a edificare, il Guggenheim Museum aprì i battenti al pubblico nel 1959. L’inaugurazione fu un evento di grande portata mediatica per l’intero mondo dell’arte. Non a caso, vi parteciparono artisti e intellettuali da tutto il mondo.

I primi anni si susseguirono in esposizioni e mostre di grande rilievo, grazie alle quali l’ideatore riuscì a consolidare lo status del museo a icona rappresentativa del più importante centro culturale mondiale.

All’interno del museo soggiornarono opere di artisti internazionali come Picasso, Kandinsky e l’americano Andy Warhol. Il loro contributo al museo fu notevole e riuscirono a rendere leggendario un luogo nato sotto forma di semplice idea.

Nel corso del tempo, il Guggenheim Museum ha continuato a evolversi, ampliando le collezioni stabili presenti e offrendo, al contempo, numerose mostre temporanee innovative e, soprattutto, avvincenti.

In questo modo, il museo è riuscito ad agguantare ed esplorare diverse correnti artistiche, dal cubismo all’Espressionismo Astratto, dalla Pop Art al minimalismo (Minimal Art), solo per citarne alcune fra le più conosciute e amate.

In più, diverse donazioni da privati hanno impreziosito l’offerta, seguite da altrettante acquisizioni mirate. Oggi il Guggenheim Museum vanta la più importante collezione di arte moderna e contemporanea al mondo, in cui sono presenti opere di artisti di fama internazionale. E il suo design è diventato iconico e simbolo dell’arte newyorkese.

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PROGETTI DI AMPLIAMENTO E DI RISTRUTTURAZIONE

Per far fronte alle esigenze del museo, sono stati realizzati alcuni progetti di ampliamento e ristrutturazione, svoltesi in differita nel corso degli anni. Per esempio, nel 1992 l’architetto spagnolo Frank Gehry ha ampliato il museo con un’ala aggiuntiva, chiamata Guggenheim Hermitage Museum, sede perlopiù di mostre temporanee.

Invece, nel 2005 è stata terminata un’importante ristrutturazione, coinvolgendo l’intera struttura ideata da Frank Lloyd Wright, a cui si sono aggiunte nuove gallerie e servizi per i visitatori. L’aggiornamento si è reso necessario per rispondere alle esigenze dei tempi moderni.

Il programma espositivo del museo ha influenzato generazioni di artisti e intellettuali, ma, oltre a vantare il podio come luogo intriso di arte, il Guggenheim Museum è diventato punto di ritrovo e di confronto multiculturale, pronto a sondare differenti background. La sua struttura particolare ha reso il luogo un’ispirazione al dialogo creativo, poiché come ha insegnato Solomon R. Guggenheim un’idea prende forma solo se ci si crede veramente.

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