La mostra su Toulouse-Lautrec al Mastio della Cittadella di Torino

April 20 July 21

Mi sarebbe piaciuto vivere nella Parigi di fine Ottocento, immergermi nell’atmosfera bohémien di Montmartre, conoscere gli artisti dell’epoca e vedere dal vivo i brillanti spettacoli del Circo. A Torino, dal 20 aprile, il Mastio della Cittadella offre la possibilità di fare un viaggio nel tempo e di scoprire l’arte di Henri de Toulouse Lautrec e il suo mondo.

LA MOSTRA DEDICATA AL MONDO DI TOULOUSE-LAUTREC A TORINO

La mostra s’intitola “Henri de Toulouse Lautrec – Il mondo del circo e di Montmartre” e mette in luce le passioni di Toulouse Lautrec, artista francese del XIX secolo, e offre l’opportunità di immergersi nelle atmosfere della Belle Époque.
Curata da Joan Abelló e presentata con il patrocinio della Regione Piemonte e della Città di Torino, l’esposizione vanta oltre 100 opere, tra cui manifesti, illustrazioni e litografie.

Il percorso espositivo è diviso in cinque sezioni tematiche che esplorano diverse sfaccettature dell’arte di Lautrec.
Dalle prime creazioni pubblicitarie, che lo hanno reso una figura chiave nella grafica dell’epoca, fino agli intimi ritratti delle prostitute di Montmartre, in cui Lautrec mostra la sua abilità nel catturare l’essenza della vita parigina. Particolarmente importanti sono i lavori dedicati al mondo del circo, caratterizzati da 39 litografie che risaltano per la tecnica della gomma bicromata, offrendo un effetto visivo che simula le tracce dell’opera originale.

PERCHÈ VISITARE LA MOSTRA

La mostra non si limita a esporre le opere, ma invita anche i visitatori a immergersi nell’epoca di Lautrec attraverso una sezione multimediale. Qui, le proiezioni di immagini d’epoca e una selfie area con una ricostruzione scenografica dei camerini dell’epoca offrono un’esperienza più diretta del contesto storico e culturale in cui l’artista ha vissuto e creato.

Se sei affascinato dall’arte e dalla storia, o semplicemente curioso di scoprire di più su uno degli artisti più emblematici della Belle Époque, non perdere questa opportunità unica. La mostra offre uno sguardo profondo non solo sull’arte di Toulouse-Lautrec, ma anche sul vibrante mondo che lo ha ispirato. 

Henri de Tolouse Lautrec
Il mondo del circo e di Montmartre
A cura di Joan Abelló
Coordinatrice comitato tecnico scientifico: Vittoria Mainoldi
Torino – Mastio della Cittadella
Dal 20 aprile al 21 luglio 2024

 

Corsoso Galileo Ferraris, 0
Torino, TO 10121 Italia
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Una mostra dedicata ad Armando Testa a Venezia

April 20 September 15

Sai chi è Armando Testa? Magari non sai chi sia e non hai mai visto una sua foto, ma certamente ti sei imbattutto/a in una delle sue geniali creazioni.
Armando Testa è stato uno dei grandi maestri della cultura visiva italiana e quest’anno al Museo Ca’ Pesaro di Venezia puoi ammirare le sue geniali intuizioni grazie ad una mostra monografica dedicata a questo pioniere del design e della pubblicità. Preparati a immergerti nelle opere e nelle innovazioni che hanno segnato un’epoca e influenzato generazioni.

LA MOSTRA DEDICATA AD ARMANDO TESTA A VENEZIA

La mostra permette di fare un viaggio attraverso la carriera straordinaria di questo creativo eclettico.
Originario di Torino, Armando Testa ha compito l’apprendistato alla Scuola Tipografica Vigliardi Paravia e nel percorso della mostra viene tracciato il percorso evolutivo di Testa, un vero pioniere della pubblicità moderna, riconosciuto dal critico Gillo Dorfles come “visualizzatore globale” per la sua capacità di influenzare il nostro immaginario collettivo.

La mostra ci racconta del primo trionfo di Testa a soli vent’anni, quando vinse un concorso per l’ICI nel 1937.
Dopo la guerra, lavorò per i grandi nomi dell’industria italiana come Martini & Rossi e Pirelli, dando vita a campagne pubblicitarie indimenticabili. La mostra non manca di evidenziare i suoi contributi innovativi per aziende come Lavazza e Simmenthal, culminati in opere come il manifesto per le Olimpiadi di Roma 1960.

Gli anni ’50 e ’60 furono un periodo di sperimentazione visiva per Armando Testa, che cerò personaggi iconici e animazioni televisive che hanno lasciato un segno indelebile nella storia della pubblicità. Dall’Antonetto al Caballero e Carmencita, ogni creazione rifletteva una combinazione unica di umorismo, arte e messaggio commerciale.
Testa non si limitò solo alla pubblicità dei prodotti commerciali, esplorò anche temi sociali e culturali grazie alle campagne per Amnesty International e contro la povertà. 

PERCHÈ VISITARE LA MOSTRA

Questa mostra non solo celebra le famose campagne pubblicitarie di Armando Testa, ma si propone di rivelare nuove prospettive sul suo lascito artistico, permettendo di scoprire il suo talento nella pittura, nella scultura e nel disegno. Sono inoltre presenti interviste significative e contributi video che permettono di rivedere o scoprire il lascito di un vero innovatore.

Non perdere questa occasione unica di vedere da vicino un pezzo di storia della creatività italiana!

Armando Testa
Ca’ Pesaro, Galleria Internazionale d’Arte Moderna
A cura di Gemma de Angelis Testa, Tim Marlow ed Elisabetta Barisoni
Con la collaborazione di Galleria Continua e TestaperTesta
20 aprile – 15 settembre 2024

Santa Croce, 2076
Venezia, VE 30135 Italia
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L’Ottocento Lombardo in mostra a Monza

April 13 July 28

Vuoi immergerti nell’arte e nella cultura della Lombardia del XIX secolo?
Dal 13 aprile al 28 luglio 2024, la Reggia di Monza e i Musei Civici di Monza presentano una mostra imperdibile, “800 Lombardo. Ribellione e Conformismo”, curata da Simona Bartolena e realizzata da ViDi cultural in collaborazione con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza e il Comune di Monza, con il sostegno di BPER Banca e Trenord come travel partner.

LA MOSTRA SULL’OTTOCENTO LOMBARDO A MONZA

La mostra offre un’ampia panoramica dell’arte lombarda ottocentesca attraverso quasi cento opere tra dipinti e disegni. Si possono ammirare lungo il percorso le opere di Francesco Hayez a quelli di Gaetano Previati, includendo artisti di spicco come Filippo Piccio e Tranquillo Cremona.
Questo evento non solo esplora i movimenti e le tendenze iconografiche dell’epoca, ma rivela anche le biografie e le personalità degli artisti, permettendo ai visitatori di scoprire un universo dinamico e sorprendente.

L’esposizione è strutturata in aree tematiche, ognuna delle quali mette in luce un diverso aspetto della scena artistica lombarda, inclusi i contributi provenienti da altre province. Un focus speciale è dedicato alla città di Monza, luogo natale di artisti come Pompeo Mariani e Mosè Bianchi.

L’itinerario inizia con l’epoca romantica, dominata dalla figura di Francesco Hayez, e prosegue esplorando la vita quotidiana e urbana attraverso le opere di vedutisti come Giovanni Migliara e Luigi Bisi. Il percorso include anche un’immersione nelle tematiche risorgimentali e nelle visioni artistiche della Scapigliatura, movimento che ha profondamente influenzato le generazioni successive.

Infine, la mostra conclude il suo viaggio artistico alla soglia del Divisionismo, con opere giovanili di Previati e Segantini, già intrise delle atmosfere del Simbolismo.

PERCHÈ VISITARE LA MOSTRA 

Con una tale varietà di opere e stili, la mostra “800 Lombardo” offre una rara opportunità di esplorare la ricchezza e la complessità dell’arte lombarda dell’Ottocento.
Questa mostra ti permetterà di capire come l’arte possa influenzare e riflettere i cambiamenti di una società.

800 LOMBARDO. 
Ribellione e conformismo, da Hayez a Previati
A cura di Simona Bartolena
Orangerie, Reggia di Monza e Musei Civici di Monza
13 aprile – 28 luglio 2024

Viale Mirabellino 2
Monza, MB 20900 Italia
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Arte e Fascismo in mostra al Mart di Rovereto

April 14 September 1

Hai mai riflettuto su come il potere possa influenzare l’arte? La mostra “Arte e fascismo” al Mart di Rovereto ci invita a esplorare questa complessa relazione, quella tra arte e potere, attraverso un’analisi approfondita di come il fascismo abbia plasmato il panorama artistico e architettonico italiano a scopi propagandistici.

LA MOSTRA SUL RAPPORTO TRA ARTE E FASCISMO

La mostra getta luce sui decenni che precedono l’avvento del fascismo, analizzando come il regime fascista abbia saputo accogliere e modificare le correnti artistiche esistenti senza imporre un gusto univoco.
L’arte ai tempi del fascismo, infatti, ha permesso lo sviluppo di una varietà di stili diversi e dinamici, che la mostra descrive chiaramente.
Accanto infatti alle avanguardie, come il Futurismo, durante l’epoca fascista si è sviluppato un movimento di “ritorno all’ordine” con il Novecento italiano, guidato da Margherita Sarfatti. Questo ritorno ai classici ha funzionato come un pilastro per la riaffermazione della tradizione italiana, culminando in un’arte che serviva alla propaganda e alla costruzione di un consenso.

La mostra evidenzia anche come il consenso del regime fascista fosse indirizzato verso un modello che univa tradizione e modernità, e come attraverso premi, mostre pubbliche e altri mezzi, il fascismo abbia cercato di integrare gli artisti nel suo ampio progetto di promozione culturale. 

Interessante è anche il rapporto variabile tra gli artisti e il potere, con alcune figure chiaramente fasciste e altre che mantennero una distanza critica, pur partecipando attivamente al panorama artistico dell’epoca.

PERCHÈ VISITARE LA MOSTRA

La mostra si articola in otto sezioni cronologiche e tematiche, che vanno dal supporto agli artisti italiani fino alla fine della dittatura, mostrando come il fascismo abbia influenzato non solo l’arte ma anche l’architettura e altri campi creativi.

Questa mostra non è solo un’occasione per ammirare opere d’arte ma per comprendere come il potere e la politica possano influenzare profondamente la cultura visiva di un’epoca. 

Arte e Fascismo
A cura di Beatrice Avanzi e Daniela Ferrari  
Mart, Rovereto (TN)
14 aprile 2024 – 1 settembre 2024

Mário Macilau e Nahom Teklehaimanot in mostra a Venezia

April 18 June 8

In un’epoca invasa da una miriade di immagini e titoli sensazionalistici, Guerre Tacite si spinge oltre la superficie per esplorare le narrazioni delle “guerre tacite”, in particolare all’interno del continente africano. Mentre i conflitti dominano la copertura mediatica, le richieste di milioni di persone intrappolate in un turbinio di incertezza rimangono spesso inascoltate. Questa mostra mira ad amplificare tali voci, offrendo un punto di vista raramente esposto dai media mainstream. (dal comunicato stampa)

Mário Macilau, Untitled, 2023, Fine Art Archival Print on Hahnemuhle 310grs, 100% cotton rag paper _ Copyright the Artist, Photo

opening giovedì 18 aprile
fino al 08 giugno 2024
AKKA Project, Venezia

Link: https://www.akkaproject.com/exhibitions/unspoken-wars-guerre-tacite-mario-macilau-and-nahom-teklehaimanot/overview/

Ca’ del Duca 3052
Venezia, VE 30124 Italia
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