Caro appassionato d’arte, oggi ti presento un tesoro nascosto nell’Archivio digitale del Centro Studi del Vetro della Fondazione Giorgio Cini. Si tratta della straordinaria eredità della Seguso Vetri d’Arte, la celebre vetreria di Murano che ha lasciato un’impronta indelebile nell’arte vetraria.
A distanza di novant’anni dalla sua nascita, il patrimonio documentario di questa storica e prestigiosa azienda è finalmente accessibile gratuitamente online. Un’opportunità imperdibile per gli appassionati di storia dell’arte e per tutti coloro che desiderano immergersi nel meraviglioso mondo dei vetri artistici.
Pubblicato online l’archivio della storica vetreria muranese Seguso Vetri d’Arte
La Seguso Vetri d’Arte, protagonista indiscussa dell’arte vetraria sin dal suo inizio nel 1933, ha contribuito in modo significativo alla rinascita dell’industria vetraria di Murano negli anni Trenta. Grazie alla creazione di numerose opere d’arte in vetro e grazie anche alla genialità del maestro vetraio Archimede Seguso e alla visione artistica di Flavio Poli, che fu il direttore artistico della vetreria per lungo tempo, l’azienda ha raggiunto vette di successo e riconoscimento internazionale.
Archimede Seguso, vero inventore nel campo delle tecniche e delle sperimentazioni, ha aperto nuovi orizzonti per l’arte vetraria. Dall’altro lato, Flavio Poli ha contribuito con il suo talento di designer a semplificare le forme e a creare accostamenti cromatici innovativi. La loro sinergia ha portato alla produzione di opere iconiche come i celebri vetri “sommersi”, che hanno reso la Seguso Vetri d’Arte un punto di riferimento nell’ambito dell’arte vetraria. Tali opere sono state premiate con il prestigioso premio “Compasso d’Oro” nel 1954.
L’archivio analogico della Seguso Vetri d’Arte, composto da un’enorme quantità di disegni, progetti, fotografie e cataloghi di fornace, è stato oggetto di un lungo processo di messa in sicurezza, riordino e digitalizzazione. Grazie al lavoro congiunto del Centro Studi del Vetro e del Centro ARCHiVe, oggi possiamo esplorare gratuitamente il ricco patrimonio dell’azienda sul sito web della Fondazione Cini.
L’archivio conta più di trentamila immagini, tra cui 13.311 foto d’epoca, 22.479 disegni e oltre trentacinquemila schede catalografiche digitali, che coprono il periodo dal 1933 al 1973.
Ora, sia gli storici dell’arte che il grande pubblico possono accedere a questo prezioso archivio attraverso queries specifiche e ricerche avanzate. Questa iniziativa offre uno strumento di studio straordinario per approfondire la conoscenza dell’arte vetraria e delle innovazioni introdotte dalla Seguso Vetri d’Arte nel corso degli anni.
Se sei appassionato di arte e vuoi vivere un’esperienza unica, ti consiglio di prenotare una visita al Centro Studi del Vetro, che si è recentemente trasferito nella splendida sala Messina della Fondazione Cini. Avrai l’opportunità di immergerti nell’affascinante mondo dei vetri artistici, esplorare l’archivio e scoprire i segreti dietro le creazioni della Seguso Vetri d’Arte. Poi ovviamente non puoi non visitare il Museo del Vetro di Murano, ammirare la splendida Coppa Barovier e poi immergerti nella miriade di musei di Venezia da vedere.
L’arte vetraria è un tesoro prezioso che merita di essere esplorato e preservato. Grazie all’Archivio digitale del Centro Studi del Vetro e alla generosità della Seguso Vetri d’Arte, possiamo continuare a celebrare l’arte e la creatività di questa straordinaria azienda muranese per molti anni ancora.