Opere dalla collezione della Fondazione MAST

HENRI CARTIER-BRESSON | Gli ultimi giorni del Kuomintang

HENRI CARTIER-BRESSON, Gli ultimi giorni del Kuomintang (crollo del mercato), Shanghai, China, 1948-1949 © Fondation Henri Cartier-Bresson/Magnum Photos

OPERE DALLA COLLEZIONE DELLA FONDAZIONE MAST

La Collezione della Fondazione MAST è l’unico punto di riferimento al mondo per la fotografia dell’industria e del lavoro.
Custodisce più di 6000 immagini e video di celebri artisti e maestri dell’obiettivo, oltre ad una vasta selezione di album fotografici di autori sconosciuti.

L’obiettivo della Fondazione MAST è quello di dare vita a uno spazio appositamente dedicato alla fotografia dell’industria e del lavoro e acquisire immagini da case d’asta, collezioni private, gallerie d’arte, fotografi e artisti.

Collezione della Fondazione MAST 

PETER FRASER | Robotic Arm

PETER FRASER, Robotic Arm with seven degrees of movement, dalla serie “Deep Blue” © Peter Fraser

La Collezione della Fondazione MAST comprende opere del XIX secolo e dell’inizio del XX secolo con un processo di selezione valoriale e un accurato approccio metodologico a cura di Urs Stahel.

Il patrimonio della Fondazione che già, nei primi anni del XXI secolo, conteneva un fondo che raccoglieva filmati, negativi su vetro e su pellicola, fotografie, album, cataloghi prodotti fin dai primi del ‘900, si è così arricchito ed andato al di là dei parametri di materiale promozionale e documentaristico delle imprese del Gruppo industriale.

LE FOTOGRAFIE DELLA COLLEZIONE MAST

Nelle opere della Collezione della Fondazione MAST la fotografia documentaria incontra l’arte concettuale mentre, gli antichi processi di sviluppo e di stampa su diverse tipologie di carta fotografica, come le stampe all’albumina, si confrontano con le ultime novità in fatto di stampe digitali e inkjet.
Alle immagini dominate dal bianco e nero si affiancano le rappresentazioni dai colori vivaci.
I paesaggi cupi caratteristici dell’industria pesante contrastano con gli scintillanti impianti high-tech, il duro lavoro manuale e la maestria artigianale trovano il loro contrappunto negli universi digitali, nell’elaborazione automatizzata dei dati.
Anche le manifestazioni di protesta contro il mercato e il crac finanziario sono presenti nella collezione Mast e si affiancano alle testimonianze visive del fenomeno migratorio e del lavoro d’ufficio”.
Numerosi sono i ritratti di lavoratori, dirigenti, disoccupati, persone in cerca di lavoro e migranti ma non manca neppure la documentazione del progresso tecnologico e dello sforzo analogico sia del settore industriale sia della fotografia.

Dall’industria, dalla fotografia e dalla modernità si passa all’alta tecnologia, alle reti generative delle immagini e alla post-post­ modernità, ovvero a una sorta di contemporaneità 4.0.
Dalla semplice copia della realtà alle immagini generate dall’intelligenza artificiale.

Afferma Urs Stahel, curatore della raccolta:

“Il parallelismo tra industria, mezzo fotografico e modernità produce a tratti un effetto che può disorientare. La fotografia è figlia dell’industrializzazione e al tempo stesso ne rappresenta il documento visivo più incisivo, fondendo in sé memoria e commento”.

RUTH HALLENSLEBEN | Carbone e carburante sul Rhein-Herne-Kanal a Gelsenkirchen

RUTH HALLENSLEBEN, Carbone e carburante sul Rhein-Herne-Kanal a Gelsenkirchen, 1995 © Ruth Hallensleben Archive, courtesy of Anton Laska

LA MOSTRA CON LE OPERE DELLA COLLEZIONE DELLA FONDAZIONE MAST

The MAST Collection – A Visual Alphabet of lndustry, Work and Technology”, curata da Urs Stahel, è la prima esposizione di opere selezionate dalla collezione della Fondazione: oltre 500 immagini tra fotografie, album, video di 200 grandi fotografi italiani e internazionali e artisti anonimi, che occupano tutte le aree espositive del MAST. Immagini iconiche di autori famosi da tutto il mondo, fotografi meno noti o sconosciuti, artisti finalisti del MAST Photography Grant on lndustry and Work, che testimoniano visivamente la storia del mondo industriale e del lavoro.

THE MAST COLLECTION
Un alfabeto visivo dell’industria, del lavoro e della tecnologia
10 febbraio – 28 agosto 2022

FONDAZIONE MAST
via Speranza 42, Bologna

Ingresso gratuito
Martedì – Domenica 10 – 19

La mostra è strutturata in 53 capitoli dedicata ad altrettanti concetti illustrati nelle opere rappresentate.
Questi 53 capitoli rappresentano altrettante isole tematiche nelle quali convivono vecchi e giovani, ricchi e poveri, sani e malati, aree industriali o villaggi operai. Costituiscono il punto di incontro delle percezioni, degli atteggiamenti e dei progetti più disparati.

Se ti piacciono le mostre fotografiche vai anche alla lista delle mostre fotografia 2022 in Italia con tutti gli eventi più importanti.

Fotografia | Fondazione Mast

Da sinistra: MIMMO JODICE, Napoli, via Nuova Bagnoli n. 512, 1975 © Mimmo Jodice – SEBASTIÃO SALGADO, Pozzo petrolifero, Burhan, Kuwait © Sebastiao Salgado/Amazonas. Images/Contrasto – MAN RAY, Elettricità. La casa, 1931 © Man Ray Trust by SIAE 2022

DOROTHEA LANGE | Madre migrante

DOROTHEA LANGE, Madre migrante, 1936

PAOLO WOODS, GABRIELE GALIMBERTI | The Heavens Annual Report

PAOLO WOODS, GABRIELE GALIMBERTI, The Heavens. Annual Report, 2013
© Paolo Woods, Gabriele Galimberti, courtesy of the artists

Condividi su

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *