Significato della Primavera di Botticelli: descrizione, personaggi

Botticelli Primavera

SIGNIFICATO DELLA PRIMAVERA DI BOTTICELLI: DESCRIZIONE, PERSONAGGI

Mi sono chiesta tante volte quale potesse essere il reale significato della Primavera di Botticelli, un’opera che dopo centinaia di anni dalla sua creazione esercita ancora un fascino straordinario su un pubblico vastissimo.

Non esistono documenti sull’origine di questo dipinto e neppure su chi fosse il committente, anche se probabilmente era Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici, cugino di Lorenzo il Magnifico. Possiamo però provare a leggere l’opera e formulare alcune ipotesi.
Siete pronti a entrare nel capolavoro di Botticelli con me? Si parte!

Significato della Primavera di Botticelli: chi sono i personaggi e significato di un capolavoro 

Nel canale YouTube di The Art post Blog pubblico un video a settimana su musei, capolavori e città d’arte. Dai un’occhiata a tutti i video caricati e iscriviti al canale.

Iniziamo col dire che la Primavera di Botticelli è esposta nella Galleria degli Uffizi.
Non molto tempo fa, il museo aveva aperto al pubblico un nuovo percorso espositivo dedicato al primo Rinascimento con due sale dedicate ai capolavori di Botticelli. La notizia, apparsa su vari portali ed articoli dedicati (tra cui anche questo post del magazine di Expedia che descrive le opere più belle del museo fiorentino) si è sparsa velocemente, arrivando anche alle mie orecchie. Sebbene Firenze sia una città d’arte che visito spesso, non ho potuto far a meno di precipitarmi ad ammirare questi capolavori presentati in una veste nuova.

Davanti alla Primavera di Botticelli, però, non ho potuto fare a meno di soffermarmi a lungo per osservare ogni dettaglio e riscoprire la storia di questo capolavoro. Come detto, origine e committente della Primavera di Botticelli sono ancora un mistero, ma è certo che l’opera non ha mai lasciato Firenze. Nel 1498, infatti, si trovava nel palazzo di Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici, mentre da una descrizione di Giorgio Vasari sappiamo che nel 1450 l’opera si trovava nella Villa di Castello.

Primavera Botticelli

La Primavera di Botticelli – Image source: www.cgentertainment.it

SIGNIFICATO DELLA PRIMAVERA DI BOTTICELLI: I PERSONAGGI

I personaggi della Primavera di Botticelli furono identificati per la prima volta alla fine dell’Ottocento.
A destra si trova Zefiro, il vento di Primavera, che insegue la ninfa Cloris di cui è innamorato e che trasforma in Flora, la donna che indossa l’abito fiorito e che è la rappresentazione della Primavera.
Al centro del dipinto si trova Venere, simbolo dell’Amore e forza vitale degli elementi della natura. E’ lei che dirige gli eventi della scena!
A sinistra si trovano le tre Grazie che danzano intrecciandole dita, mentre accanto si trova Mercurio che scaccia le nuvole per non rovinare la primavera.

Sandro Botticelli Primavera

SIGNIFICATO DELLA PRIMAVERA DI BOTTICELLI: DESCRIZIONE

Il significato della Primavera di Botticelli è ancora oggi un mistero.
Se da un lato sono stati identificati i personaggi, dall’altro non è chiaro il messaggio.
Si tratta, infatti, di un’opera che può essere osservata secondo diversi livelli di lettura: mitologico, filosofico, storico.

La precisione con cui Botticelli ha descritto le tante specie di fiori e piante presenti (sono state contate 190 tipi di piante diverse!) sembra nascondere una simbologia complessa e legata al matrimonio. Infatti i fiordalisi blu sulla testa di Flora e le margherite si possono riferire ad una donna amata, mentre i fiori d’arancio sugli alberi sono simboli di un matrimonio.
Per questo motivo alcuni studiosi hanno ipotizzato che il dipinto fosse stato realizzato per celebrare un matrimonio, quello tra Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici e Semiramide Appiani.

Le tre Grazie, rappresentate secondo la tradizione antica, potrebbero rappresentare i tre aspetti dell’Amore secondo la filosofia neoplatonica, diffusa nella cerchia intellettuale della famiglia de’ Medici. Le Grazie sarebbero quindi: Castità, Bellezza, Passione.

Un’ipotesi sul significato della Primavera di Botticelli vuole che il dipinto sia un calendario dei mesi della primavera e dell’estate.
Zefiro rappresenterebbe febbraio e Mercurio sarebbe settembre, nel mezzo un trionfo dei mesi migliori dell’anno e la celebrazione di una primavera senza fine.

Sono tante le interpretazioni della Primavera di Botticelli, ciò che è certo è che si tratta di un capolavoro importantissimo, che descrive un momento storico di rinascita delle arti, del recupero della tradizione classica e del pensiero filosofico.
La Primavera è il simbolo del Rinascimento e attualmente si trova in una sala della Galleria degli Uffizi, dove è possibile ammirare la Venere di Botticelli, l’altro grande capolavoro dell’artista fiorentino.

Quale delle interpretazioni degli studiosi ti convince di più?
E che significato daresti tu all’opera?

LEGGI ANCHE – La Galleria degli Uffizi: opere, biglietti e tutto quello che c’è da sapere

Primavera Botticelli

LIBRI SU BOTTICELLI E IL SUO TEMPO

  • L’ultimo segreto di Botticelli – 1482. Botticelli sta terminando la Primavera, un dipinto che sarà celebrato come una vetta assoluta dell’arte. Ma anche un enigma, forse impossibile da sciogliere. È una metafora dell’amore platonico? O il suggello di un patto segreto?
  • Lorenzo il Magnifico. La vita geniale e travolgente di Lorenzo de’ Medici – Noto per i suoi prodigiosi talenti, la personalità magnetica e la raffinatezza politica, Lorenzo de’ Medici fu al tempo stesso un grande statista, un poeta rinomato e un leggendario mecenate. Seppe circondarsi dei più grandi artisti a lui contemporanei, tra cui Leonardo, Botticelli, Poliziano e Michelangelo.

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6 thoughts on “Significato della Primavera di Botticelli: descrizione, personaggi

  1. How can you say “a work that after one hundred years from its creation still exerts a great fascination on a wide public“??? … when the painting was made in the 1490’s, therefore unless you were posting this blog around A.D. 1580, it is a very sad and careless choice for an opening paragraph!

    • Naturally it was a mistake in translating the original text, written in Italian.
      Thanks for pointing this out.
      Now you read “after hundreds years” 🙂

  2. I think Mary, appropriately centered, is represented by Venus. See how the branches arch over her, forming tracery like in a Gothic church window? She gestures toward the Three Graces, a trinity of sorts. Is she referring us to the relationship between the Christian holy trinity and the Pagan Three Graces? Flora has a straight-on gaze and enigmatic smile; perhaps she’s proud to have escaped Zephyr’s grasp; another reference to the power of the feminine.

    There are only two males in the painting, and they are at the sides. Mercury seems disinterested in the goings-on, picking an orange to eat.

    In the end, I have to interpret it as homage to the power of women to whom men are simply peripheral.

  3. To add a little more context in translating this story we must interject cultural context of the time. The. Observe a few symbols upon each of the figures.

    First in context the painting needs to be read right to left. This becomes clear as you move over the transition of Flora as she prayed to be saved.
    This is then reinforced by the growth and bloom of the flowers on the ground.
    Then add the context of the bell towers of the duomos Turkish influence. This list goes on and on. Read it as if read right to left.

    The blessing of Venus/ Mary upon the graces.

    The symbols of the cities of Genoa, Venice, and Pisa on the graces.

    The king of Naples depicted holding back the storm dressed as mercury.

    Not to mention Giovanni’s mistress.

    But, the simplest read is the story of how with blessings, love, and answered prayers the city of Florence was saved when Genoa offered to help Lorenzo sail to Naples. Meet with the king that held back the storms of war. Saving the city and providing a new spring on life. Prima Vera.

    Oh and the thousand flowers are only flowers native to Firenze. Some say to represent all the people of the city. And yes of the city must be read in culture context of the term.

    Love what’s written above.

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