Tintoretto vita e opere: 5 cose da sapere

Tintoretto | autoritratto

TINTORETTO, VITA E OPERE DI JACOPO ROBUSTI: 5 COSE DA SAPERE

Se dico Tintoretto quale opera ti viene in mente?
Jacopo Robusti, detto il Tintoretto, è stato il grande artista del Cinquecento a Venezia e di opere ne ha realizzate parecchie, ma forse ciò che rimane impresso è la vita che c’è dentro alle sue tele e soprattutto il movimento.

Le sue opere sono una novità nel panorama artistico veneziano e italiano del Cinquecento e ancora oggi stupisce il suo stile e non si può rimanere indifferenti davanti alle sue tele.
Fu capace di farsi strada in un ambiente molto competitivo, in una città che era una delle più grandi d’Europa.
In questo post trovi le 5 cose che assolutamente devi sapere per conoscere Tintoretto.

Vita e opere di Tintoretto

Tintoretto | Miracolo dello schiavo

Il Miracolo dello schiavo alle Gallerie dell’Accademia di Venezia

1. QUANDO NASCE TINTORETTO

Jacopo Robusti nasce intorno al 1518 – 1519 a Venezia ed era figlio di un “tintor”, ovvero un pittore di stoffe. Ed è proprio la professione del padre a rendere famoso Jacopo Robusti non con il suo nome ma con il suo soprannome: il Tintoretto.
Sono scarse le notizie sulla sua formazione, quel che è certo è che possedeva uno spiccato senso degli affari e sarà questa sua predisposizione a renderlo un artista molto richiesto e molto ricco.
Dai documenti d’archivio sappiamo che l’artista prende in affitto a Venezia, nel 1538, una casa con annessa una bottega. All’epoca aveva circa vent’anni e, seppur giovanissimo, voleva iniziare a praticare la professione del pittore in modo autonomo.

2. I PRIMI SUCCESSI DI TINTORETTO

Sul finire degli anni ’40 del Cinquecento, Tintoretto realizza una serie di grandi tele che segnano l’inizio della sua collaborazione con le Scuole di Venezia (le confraternite ed enti assistenziali della città).
Questo tipo di committente consente all’artista di creare i suoi capolavori più importanti e di diventare il pittore più famoso di Venezia e non solo.
Il “Miracolo dello schiavo”, eseguito nel 1548 per la Scuola Grande di San Marco sancisce la sua definitiva affermazione nel panorama artistico veneziano.

3. LO STILE DI TINTORETTO

Nonostante la fama e la ricca committente che gli chiedeva di realizzare nuove opere, Tintoretto non piaceva a tutti.
Secondo molti colleghi artisti, le sue opere sembravano incompiute e tutto quel movimento nelle sue tele appariva caotico per alcuni, che faticavano ad accettare la novità dello stile di questo giovane artista.
Il suo modo di dipingere era veloce, le sue pennellate rapide e questo gli consentiva di creare delle opere, anche di grandi dimensioni, in tempi più brevi rispetto agli altri artisti del suo tempo. Quindi, Jacopo Robusti aveva trovato il modo per sbaragliare la concorrenza!

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Tintoretto opere

4. L’IMPORTANZA DEL DISEGNO IN TINTORETTO

Si dice che il giovane Jacopo Robusti avesse scritto sulla parete del suo studio: “Il disegno di Michiel Angelo e’l colorito di Titiano”.
Questa frase sintetizza bene il suo lavoro che da un lato era caratterizzato dal disegno di sculture, per comprendere appieno le forme tridimensionali da trasferire sulla tela, dall’altro invece si fondava sull’uso del colore secondo lo stile di Tiziano Vecellio.

5. QUANDO MUORE TINTORETTO

Il suo capolavoro è il ciclo pittorico realizzato per la Scuola Grande di San Rocco, a Venezia, ma la vera consacrazione di tutta la sua attività artistica arriva con la richiesta, da parte della Repubblica di Venezia, di creare delle opere per il Palazzo Ducale.
L’ultima parte della vita del pittore è caratterizzata da grandi e numerose commissioni, che la sua bottega riusciva a gestire grazie anche alla collaborazione dei figli.
Tintoretto muore nel 1594, all’età di settantacinque anni e con lui si chiude l’epoca d’oro della pittura veneziana.
L’artista è sepolto nella Chiesa di santa Maria dell’Orto, a pochi passi da dove viveva e lavorava.

Tintoretto | opere Venezia

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2 thoughts on “Tintoretto vita e opere: 5 cose da sapere

  1. Comincio solo ora (che sono in pensione) ad apprezzare la pittur. La lettura di un romanzo mi ha portato
    a conoscenza di questo grande artista. Vorrei saperne di più, mi affascina la sua vita turbolenta, le sue idee, il suo modo di essere. Spero di potermi recare presto a Venezia per ammirare ciò che di tanto bello ha realizzato.

    • Tintoretto è stato un uomo fuori dagli schemi. Una curiosità: tra tutti i suoi figli chi ereditò il talento del padre fu l’unica figlia femmina, detta la “Tintoretta”. Questa ragazza fu al suo fianco per realizzare opere importanti, che quindi sono da considerarsi opere a quattro mani. Purtroppo morì giovane, forse di parto, ma Tintoretto volle essere sepolto accanto a lei.

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