Musei e pubblicità: il caso del Philadelphia Museum of Art

DC Comics superhero Blue Beetle promotion comes to steps of Philadelphia Museum of Art on Tuesday, August 15, 2023.

È accettabile trasformare un Museo in una vetrina per fare pubblicità?
Recentemente un caso ha fatto molto discutere negli Stati Uniti: una maxi affissione dedicata al supereroe della DC Comics, Blue Beetle, ha trovato casa per una settimana sulla famosa scalinata del Philadelphia Museum of Art. Sì, la stessa scalinata immortalata da Rocky Balboa nel film cult del 1976. È giusto che un simbolo culturale così importante diventi uno spazio per la pubblicità?

Musei e pubblicità: il caso del Philadelphia Museum of Art

Questa iniziativa ha generato un fiume di opinioni di vario tipo.
Alcuni considerano la mossa di pessimo gusto, inadatta per un luogo di tale prestigio e significato culturale. Altri, invece, vedono l’affissione come un elemento dinamico che porta vitalità e interesse al museo. CBS News ha evidenziato alcune di queste opinioni in un articolo, mostrando quanto la questione sia polarizzante.

L’affissione, posizionata il 15 agosto 2023, intendeva promuovere il lancio del nuovo film su Blue Beetle nelle sale cinematografiche americane. Realizzata con adesivi in vinile temporanei, la campagna è stata rimossa dopo pochi giorni. Nonostante ciò, la scelta ha suscitato forti reazioni negative da parte del pubblico.

Chi è Responsabile?

Il Philadelphia Museum of Art ha precisato che la decisione sull’uso della scalinata è una prerogativa della città di Philadelphia, che gestisce sia la scalinata che il museo.
In una nota ufficiale, il museo ha suggerito una via di mezzo: utilizzare questo spazio per finalità promozionali, ma dare anche opportunità agli artisti emergenti della città di Philadelphia per esporre le loro opere.

Documenti ufficiali rivelano che l’iniziativa è stata autorizzata dal dipartimento Philadelphia Parks & Recreation, responsabile della manutenzione sia esterna che interna del museo.
In cambio, sono stati pagati 28.000 dollari per la settimana di affissione. Ancora non è chiaro come verranno utilizzati questi fondi, ma sembra che la scalinata potrebbe divenire una sorta di “palcoscenico” per artisti emergenti in futuro.

Il dibattito rimane acceso.
In un mondo in cui spazi pubblici e simboli culturali sono sempre più sfruttati per fini commerciali, la questione solleva importanti interrogativi etici e culturali. Soprattutto in questi tempi in cui si fa un gran parlare del perché un museo dovrebbe usare i social e comunicare meglio. Anche una pubblicità di questo tipo è un modo per comunicare. E tu, cosa ne pensi? È giusto che un luogo come la scalinata del Philadelphia Museum of Art sia utilizzata per scopi pubblicitari o dovrebbe rimanere un’icona culturale indisturbata?

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