Negozio Olivetti Venezia, un salto nel Novecento

© Mark Eduard Smith

L’acqua e la luce sono i simboli de La Serenissima ed è proprio per questo che li ritroviamo all’interno del Negozio Olivetti a Venezia, un sogno vintage nel cuore di Piazza San Marco.

C’è una perla rara nel cuore di Piazza San Marco a Venezia, che vale la pena di essere raccontata. Un vero e proprio gioiello dell’architettura del Novecento che richiama ogni anno migliaia di visitatori da tutto il mondo.

È il Negozio Olivetti, lo spazio che espone i famosi articoli da ufficio del marchio di Ivrea, fra cui Lettera 22, la celebre macchina da scrivere portatile disegnata da Marcello Nizzoli ed esposta anche al MOMA di New York insieme ad altre icone cult della Olivetti.

La storia del Negozio Olivetti di Venezia

© Marc De Tollenaere

La storia del Negozio Olivetti inizia nel lontano 1957, quando Adriano Olivetti (il fondatore della Ing C. Olivetti & C, la prima fabbrica italiana di macchine da scrivere) chiese a Carlo Scarpa, uno dei più grandi architetti italiani, di ridisegnare questo spazio situato sotto i portici delle Procuratie Vecchie in Pizza San Marco. La richiesta di Adriano Olivetti era quella di creare un negozio che fosse un luogo destinato a esporre i prodotti Olivetti e che diventasse, allo stesso tempo, un crocevia in cui vivere e sognare.

Il Negozio Olivetti a Venezia racconta una storia quindi: quella di un’azienda che ha voluto mettere al centro le persone e non l’economia. Non è un caso che Adriano Olivetti fosse anche un fine umanista: la sua personalità, infatti, si riflette in ogni angolo di questo spazio in cui Scarpa ha inserito l’anima di Venezia: la luce, che filtra dalle grandi vetrate esterne, e l’acqua, che pare essere presente nell’ambiente grazie agli effetti cromatici e di trasparenze che creano i pavimenti realizzati con tessere di vetro colorato.

UN LOCALE RICCO DI ARTE E CULTURA

Il fulcro del Negozio è la grande scala in marmo d’Aurisina – tipico della città di Venezia – posizionata al centro. Sembra quasi di essere sospesi nel vuoto quando si mettono i piedi sui gradini, proprio come se si camminasse sulle acque. All’ingresso, ad accogliere i visitatori, si trova invece “Nudo al Sole”, scultura in bronzo di Alberto Viani che si specchia sull’acqua raccolta in una lastra di marmo nero del Belgio.

Un’esposizione permanente di macchine da scrivere e da calcolo risalenti al 1958 costeggia questo luogo: una testimonianza dei tempi che erano e dei tempi che sono, legati da un filo rosso che non può essere né reciso né spezzato.

LA CONCESSIONE AL FONDO AMBIENTE ITALIANO

Dopo anni di incuria e abbandono, nel 2011 Generali Italia ha affidato al FAI il restauro Negozio Olivetti. Le scelte originarie sono state rispettate e in questo spazio si respira ancora l’aria risalente al secolo scorso, la stessa che Adriano Olivetti ha fortemente voluto e che Carlo Scarpa ha saputo creare.

Il Negozio Olivetti a Venezia rientra quindi nei ben 58 siti di grande valore artistico e culturale che il FAI ha recuperato, dandogli nuova vita e rendendoli nuovamente beni comuni accessibili a tutti.

Vuoi sostenere il FAI? Lo puoi fare destinando il tuo 5×1000

Se amate l’Italia e i suoi luoghi meravigliosi, scegliete il Fondo Ambiente Italiano. È solo grazie alle persone che ci lavorano e al loro amore per la cultura che tanti posti abbandonati al degrado sono stati riqualificati. E non stiamo parlando di posti qualsiasi, ma di siti di interesse storico e culturale, proprio come il Negozio Olivetti.

Il FAI svolge una battaglia incredibile per il nostro paese e sostenerlo con la destinazione del 5 per 1000 è un piccolo ma fondamentale passo per rendere l’Italia un posto che valga la pena vivere e sognare.

© Mark Eduard Smith

© Marc De Tollenaere

LEGGI ANCHE – Palazzo Ducale di Venezia: le opere, i biglietti e gli orari

Condividi su

2 thoughts on “Negozio Olivetti Venezia, un salto nel Novecento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *