Picasso Guernica: 5 cose da sapere sul capolavoro del ‘900

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PICASSO GUERNICA: 5 COSE DA SAPERE SUL DIPINTO PIU’ INTENSO DEL NOVECENTO

Per Picasso Guernica era la città che più di ogni altra aveva subito gli orrori della guerra.
Questo è il motivo per cui è diventata il soggetto del suo capolavoro più importante e l’opera più rappresentativa del Novecento.

Guernica è un racconto storico carico di dolore e un invito a non voltarsi dall’altra parte di fronte alla sofferenza, è la richiesta di essere nel mondo per opporsi alla guerra con tutte le forze.

In questo post trovi l’elenco delle 5 cose da sapere su Guernica.
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Guernica Picasso | mostre Spagna

Picasso al lavoro su Guernica.

1 – QUANDO E PERCHE’ PICASSO DIPINGE GUERNICA

Quando Picasso riceve, da parte del governo repubblicano spagnolo, l’incarico di eseguire una tela da esporre all’Esposizione Universale di Parigi nel 1937, in Spagna era in corso la guerra civile.
I monarchici, guidati dal generale Francisco Franco, e i repubblicani stavano combattendo sui fronti opposti ed è in questo scenario che ha luogo uno degli episodi più terribili della guerra civile.

Il 26 aprile 1937 la Luftwaffe (l’aviazione tedesca) bombarda la città basca di Guernica per indebolire la resistenza, uccidendo più di duemila persone.
Picasso di fronte alle notizie che arrivavano dalla Spagna decide che sarà questa tragedia il soggetto della sua opera, che diventerà l’opera più intensa del ‘900.
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2 – PICASSO GUERNICA: DESCRIZIONE

Guernica è una tela dipinta ad olio dalle dimensioni enormi (3,49 x 7,76 m).
La composizione del dipinto rispecchia i principi del cubismo con una serie di figure   appiattite una sull’altra e rappresentate da punti di vista diversi.

Guernica può essere letta come la cronaca di una tragedia.
Partendo da sinistra verso destra si vede una madre disperata con un bambino, ferito o addirittura morto, in braccio.
Si vede poi un toro, simbolo della Spagna ma anche elemento che richiama alla forza e alla brutalità, e il cavallo invece che Picasso dichiarò essere il simbolo del popolo e del suo grido di dolore universale.
A terra nella metà di sinistra c’è un soldato a terra, sconfitto, con una spada spezzata e un piccolo fiore, simbolo della pace e della rinascita.

Tutta l’opera sembra attraversata da una forza che spinge tutti verso sinistra, mentre all’estrema destra della tela si vedono delle lingue di fuoco che stanno divorando le case bombardate e che colpiscono un uomo, che grida e tenta di fuggire.
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3 – PERCHE’ GUERNICA E’ IN BIANCO E NERO

Picasso sceglie di realizzare Guernica usando i toni del grigio, rendendo la tela quasi un monocromo.
Questa soluzione deriva dal fatto che Picasso non ha visto dal vivo il bombardamento ma aveva conosciuto i fatti dai giornali del tempo.
Le notizie a cui Picasso aveva avuto accesso erano foto (in bianco e nero) della città di Guernica, l’artista decise quindi di lasciare al mondo la sua personale versione dei fatti, riducendo tutto ai colori del bianco, nero e grigio e rendendo la scena ancor più drammatica.

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A destra: Guernica – Esposizione Universale di Parigi, 1937.
A sinistra: l’arrivo di Guernica a Madrid.

4 – DOVE E’ STATA ESPOSTA GUERNICA

Guernica non è solo il grido di dolore perché una città spagnola è stata rasa al suolo con ferocia, ma è la sofferenza di tutta l’umanità sconvolta dalle guerre del Novecento, che entrano nelle case e nelle vite dei civili.

L’opera viene presentata a Parigi nel Padiglione spagnolo dell’esposizione internazionale delle arti e delle tecniche, dove rimane fino alla fine del 1937.
Successivamente l’artista donò l’opera alla Spagna ma per Picasso Guernica poteva entrare in patria solo quando fosse stato ripristinato un regime democratico.
Per questo motivo l’opera fu ospitata presso il Museum of Modern Art di New York (MoMa) per oltre quarant’anni, ovvero fino al 1981 quando finalmente fu trasferita in Spagna.

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5 – DOVE ANDARE A VEDERE GUERNICA

Il 10 ottobre del 1981 Guernica arriva a Madrid e viene collocato nel Casón del Buen Retiro.
Nel 1992 Guernica trova la sua casa definitiva Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid, dove è attualmente esposto e non trasportabile per alcuna esposizione.

Oggi Guernica non viaggia più, non lascia mai la Spagna né la sua sala al Museo Reina Sofía di Madrid. Non tornerà più a Parigi, dove è stata creata, commissionata dal governo repubblicano spagnolo per l’Esposizione Universale del 1937, non tornerà più al MoMA di New York dove ha passato buona parte del suo esilio prima di tornare in patria.

Quando ti capiterà di vedere alcune immagini dalla sede dell’ONU osserva con attenzione lo sfondo del corridoio che si trova davanti alla sala del Consiglio di Sicurezza.
Se si tratta di immagini e video precedenti al 2003 ti potrebbe capitare di vedere un arazzo raffigurante proprio Guernica di Picasso, ma nelle immagini dopo il 2003 e nel periodo in cui era imminente la guerra in Iran vedrai solo un drappo azzurro.

Nel momento in cui era imminente la guerra si decise di coprire l’arazzo di Guernica.
Questo dimostra ancora la forza che il capolavoro di Picasso ha ai giorni nostri!

Guernica all’ONU

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2 thoughts on “Picasso Guernica: 5 cose da sapere sul capolavoro del ‘900

  1. Sonó assolutamnte affascinata di arte da quando avevo nove, dieci anni ma, cinta dalla letteratura, diventata una modesta e timida boyeur …

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