Alice Padovani e il suo giardino

11/10/2020
Autore: Caterina Stringhetta

img Alice Padovani opera

ALICE PADOVANI E IL SUO GIARDINO

Alice Padovani, passando attraverso installazioni, assemblaggi e performance, nelle sue opere propone frammenti di una natura decontestualizzata e crea collezioni che sono come raccolte o semplici tracce del mondo naturale, mescolate a reperti storici di varia natura.

Le sue opere sono come frammenti di un giardino di cui noi possiamo solo intuire la composizione.

Il giardino di Alice Padovani

Alice Padovani | artista

Alice Padovani con Archival impulse or The Museum-Machine, installazione site-specific per i Musei Civici di Modena

IL DIARIO VISIVO DI ALICE PADOVANI

Cosa significa recuperare, catalogare e ordinare le tracce del tempo?

Il diario visivo di Alice Padovani è uno strenuo combattimento per il controllo del tempo, misurato attraverso azioni artistiche. Nasce così un’intima enciclopedia affettiva in cui si intuiscono il tempo che passa e l’interesse per il mondo naturale.

Le opere di Alice Padovani sono allo stesso tempo cumuli e tracce. Tutto viene conservato e in un qualche modo sottratto all’inesorabile logorio del tempo e all’oblio della memoria. Un gioco molto serio, dopo tutto.

Le opere di Alice Padovani sono state esposte in diverse mostre, tra cui una personale presso l’Archivio di Stato di Torino e una collettiva alla Palazzina di Caccia Stupinigi.
Il progetto site-specific, realizzato nel 2020 in occasione del Festival filosofia di Modena per i Musei Civici, è stata una grande installazione a pavimento realizzata a partire da una selezione di straordinari oggetti antichi e reperti provenienti dai depositi e da collezioni museali archeologiche, etnologiche e civiche.

Gli eventi e le mostre a cui l’artista ha preso parte sono però moltissime e il mio consiglio è quello di visitare il sito ufficiale di Alice Padovani per avere una panoramica completa del suo lavoro.

LE OPERE DI ALICE PADOVANI TRA ORDINE E CAOS

Gli assemblage di Alice Padovani sono composti da molti elementi dove prevale un equilibrio precario tra ordine e caos, tra natura e artificio, tra geometria e gesto creativo, tra singolo e molteplice.
Il riferimento all’universo animale (entomologico in particolare) rimane un’ispirazione costante ma costantemente declinata e rielaborata.

Frammenti di oggetti comuni, insetti, materiale organico, diventano. nella ricerca di Alice Padovani, le tessere di un mosaico astratto e variegato che raggiunge spesso esiti scultorei.

Alice Padovani ha una Laurea in Filosofia e in Arti Visive, dalla metà degli anni ‘90 al 2012 si forma e lavora come attrice e regista nell’ambito del teatro contemporaneo. Parallelamente, preferendo l’utilizzo del disegno, dell’installazione e della performance, sviluppa il proprio percorso di artista visiva che la porta a esporre in mostre personali, collettive e fiere d’arte a carattere nazionale e internazionale.
I suoi lavori fanno parte di alcune importanti collezioni in Italia e all’estero.

Alice Padovani, Eterotopia vertebrale, Innesti

Alice Padovani, Eterotopia vertebrale (dalla serie “Innesti”), 2023, assemblaggio con ali di farfalle e spina dorsale di squalo

Nel 2022 Alice Padovani è ospite di Ghepi s.r.l., azienda di Cavriago (RE) specializzata nello sviluppo dei progetti per lo stampaggio ad iniezione delle materie plastiche.

L’artista ha preparato un’opera d’arte inedita a partire dalle componenti plastiche disponibili in loco. La composizione sarà acquisita dall’azienda e presentata al pubblico nel mese di marzo 2022, nell’ambito dell’evento che apre ufficialmente le celebrazioni per il cinquantenario dell’azienda.

«Seguiamo e apprezziamo da tempo l’operato di Alice Padovani – spiegano Nicla Ferrari e Gaia Bertani di Gommapane Lab. Ci ha colpito, in particolare, l’importante installazione site-specific realizzata all’interno del Lapidario Romano dei Musei Civici di Modena in occasione di festivalfilosofia 2020, installazione in cui è condensata tutta l’attitudine classificatoria dell’artista, unita ad una speciale abilità nella composizione di elementi diversi che, privati della loro funzione originaria, danno vita ad un mondo “altro” che non tralascia un altissimo livello di eleganza formale. È poi interessante il fatto che l’artista spesso caratterizzi le sue opere lasciandosi guidare da un perimetro circolare. Questa forma, evocativa di contenuti quali rigenerazione, sostenibilità, circolarità, continuità, si lega in modo profondo ai valori che la residenza vuole trasmettere».

LA RICERCA DI ALICE PADOVANI

La ricerca di Alice Padovani (nata a Modena, 1979, vive e lavora a Modena) trae origine dagli archetipi di meraviglia e repulsione, utilizzando differenti tecniche, materiali e linguaggi espressivi.
L’artista unisce alla spontaneità dell’impulso creativo il rigore del metodo scientifico, passando attraverso installazioni e assemblaggi, performance e disegni. Nelle sue opere propone frammenti di natura e crea collezioni che sono, al tempo stesso, cumuli e tracce, dove la memoria naturale e quella personale si fondono.

Alice Padovani | Black and fluo

Alice Padovani, Black and fluo nest, dittico, 2015-2018, serie Collezione di una gazza ladra, assemblaggio in teche entomologiche, tecnica mista, 50x110x5 cm, parte 1

Alice Padovani, Mangiare la luce, 2018, serie Collezione di una gazza ladra, assemblaggio in teca entomologica, tecnica mista, 39x39x5 cm

Alice Padovani, Mangiare la luce, 2018, serie Collezione di una gazza ladra, assemblaggio in teca entomologica, tecnica mista, 39x39x5 cm

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