La grande mostra “Beato Angelico” a Firenze
Se ami l’arte del Quattrocento o anche solo la bellezza che sa parlare all’anima, c’è un evento che non puoi perdere: la mostra “Beato Angelico” a Firenze, dal 26 settembre 2025 al 25 gennaio 2026, tra Palazzo Strozzi e il Museo di San Marco.
È una mostra irripetibile, e non è una parola scelta a caso: sono passati settant’anni dall’ultima grande esposizione fiorentina dedicata a questo maestro dell’arte italiana.

Beato Angelico, Giudizio universale (det.), 1425-1428 circa, Firenze, Museo di San Marco
Beato Angelico torna a casa: una mostra che aspettavamo da settant’anni
Beato Angelico era il frate che dipingeva con la luce e con la fede. Non si tratta solo di un grande artista, ma è una figura simbolica, quasi leggendaria, che ha saputo trasformare la pittura in preghiera e la prospettiva in rivelazione. In questa mostra finalmente si rende giustizia alla sua potenza visiva e spirituale.
Due luoghi, un solo viaggio nell’arte
La mostra si snoda tra due sedi: Palazzo Strozzi, con il suo allestimento contemporaneo e immersivo, e il Museo di San Marco, che custodisce alcune delle opere più intime e toccanti del Beato Angelico.
È un dialogo tra spazi e tempi, tra la Firenze rinascimentale e l’arte globale, grazie a prestiti eccezionali da musei come il Louvre, il Metropolitan di New York, la Gemäldegalerie di Berlino, i Musei Vaticani e molti altri.
In tutto, oltre 140 opere: dipinti, disegni, sculture, miniature, alcuni restaurati per l’occasione, altri ricongiunti dopo secoli di separazione. Una vera e propria riunificazione familiare dell’arte, che ti farà vedere con occhi nuovi anche opere che pensavi di conoscere già.
Chi era davvero Beato Angelico?
Nato Guido di Piero a Vicchio del Mugello attorno al 1395, entrò nei domenicani e divenne Fra Giovanni da Fiesole, ma il mondo lo conosce come Beato Angelico, soprannome che ben descrive la dolcezza e la spiritualità della sua pittura.
La sua arte è un ponte tra due mondi: eredita l’eleganza gotica ma abbraccia con coraggio la rivoluzione del Rinascimento, con prospettive matematiche, volumi reali, luce naturale e un profondo senso del divino calato nell’umano.
Non solo Angelico: una rete di influenze
La mostra non racconta solo Beato Angelico, ma anche il suo tempo. Ti porterà a esplorare le connessioni con artisti come Lorenzo Monaco, Masaccio, Filippo Lippi, ma anche con grandi scultori del periodo: Ghiberti, Michelozzo, Luca della Robbia.
Un vero ritratto corale del primo Rinascimento fiorentino, in cui Angelico risalta come cuore pulsante.

Beato Angelico, Annunciazione
Perchè visitare la mostra
Dietro questa mostra ci sono quattro anni di lavoro, curato con passione e rigore da Carl Brandon Strehlke, in collaborazione con Angelo Tartuferi e Stefano Casciu.
È grazie a questa sinergia tra istituzioni, musei, biblioteche e chiese che oggi possiamo ammirare capolavori mai visti insieme prima. E questo non succede tutti i giorni.
Cosa ti aspetta
Se decidi di visitarla, e ti consiglio caldamente di farlo, preparati a un’esperienza che va oltre l’arte: è un viaggio nella spiritualità, nella storia e nella bellezza che resiste al tempo.
Ti troverai davanti a tavole dipinte con cura quasi liturgica, figure leggere come angeli e paesaggi silenziosi dove ogni elemento è lì per una ragione.
In un mondo che corre, questa mostra ti invita a rallentare, a guardare davvero, a lasciarti attraversare dalla luce dorata di un maestro che ha cambiato il modo in cui pensiamo all’arte e al sacro.
INFORMAZIONI SULLA MOSTRA
Date: 26 settembre 2025 – 25 gennaio 2026
Dove: Palazzo Strozzi e Museo di San Marco, Firenze
Orari: Tutti i giorni 10.00-20.00. Giovedì fino alle 23.00
Biglietti: la prenotazione è consigliata.
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In questo blog non ti spiego la storia dell’arte, ma racconto le storie di cui parla l’arte