Gastone Novelli: l’artista e poeta dell’arte italiana

26/12/2025
Autore: Caterina Stringhetta

Cosa succede quando la pittura incontra la poesia, la politica, la filosofia e un pizzico di magia?
Succede che scopri Gastone Novelli.

Artista irrequieto, visionario e profondamente libero, Novelli è stato una delle figure più originali dell’arte italiana del secondo dopoguerra. Oggi, a cento anni dalla sua nascita, è il momento perfetto per riscoprirlo. Le sue opere sembrano scritte più che dipinte, tracciate come messaggi criptici per chi ha occhi e cuore abbastanza attenti da decifrarli.

Gastone Novelli – Era glaciale – 1958

Gastone Novelli – Era glaciale – 1958

Gastone Novelli: artista e poeta

Se il suo nome ti è nuovo, lasciati incuriosire. Io ho scoperto Gastone Novelli a Saturnia in occasione di una mostra che descriveva il suo percorso artistico singolare e ribelle.
In quell’occasione ho capito subito che Novelli non è un artista da contemplare in silenzio, ma da leggere, interrogare, attraversare. Le sue tele sono pagine di un diario visivo in cui convivono parole, simboli, segni arcani e alfabeti immaginari.

Nato a Vienna nel 1925 e scomparso prematuramente nel 1968, Gastone Novelli ha attraversato in poco più di un decennio tutte le principali correnti artistiche del suo tempo, superandole ogni volta.

Negli anni Cinquanta si avvicina all’Informale, ma già lo trasforma: la materia si fa scrittura, gesto, pensiero. Opere come “Era glaciale” (1958) annunciano una visione che mescola linguaggio e immagine, in una danza misteriosa che guarda a Paul Klee, Licini e all’avanguardia poetica europea.

Negli anni Sessanta, la sua pittura si popola di segni, lettere, numeri, parole isolate, spesso inseriti in griglie o caselle. L’opera diventa così un atlante mentale: la tela come lavagna, come mappa, come palinsesto in cui convivono jazz, linguistica, alchimia, psicologia e letteratura. Quadri come “Thelonious”, “Dizzy” o “Il re delle parole” sono un universo da decifrare, eppure profondamente evocativo anche solo alla vista.

L’arte ribelle di Gastone Novelli

Novelli non fu solo un artista lirico e inventivo, ma anche un intellettuale profondamente coinvolto nel suo tempo.

Le sue opere prendono spesso posizione: da “Per una rivoluzione permanente” (dedicata a Trotzky), a “Attenti al sergente Bond” (ispirato al film “Thunderball”), tutto nel suo lavoro è un dialogo tra immaginazione e realtà, tra sogno e critica sociale.

C’è poi il gesto simbolico e clamoroso del 1968 quando, durante la Biennale di Venezia, Novelli gira le sue opere verso il muro e scrive sul retro “La Biennale è fascista”. Un atto che lo consacra non solo artista, ma coscienza scomoda e profetica.

Un’eredità ancora tutta da scoprire

Gastone Novelli è stato un alchimista del segno, un artista che ha rifiutato ogni etichetta per costruire un linguaggio personale, stratificato, profondo.
I suoi quadri sono enigmi visivi che non vogliono risposte, ma domande.

Oggi più che mai, in un’epoca di messaggi facili e immagini usa e getta, il suo lavoro ci invita a rallentare, decifrare, ascoltare. Un artista da studiare, certo, ma prima ancora da sentire.

Gastone Novelli – Dizzy- 1960

Gastone Novelli – Dizzy- 1960

Dove vedere oggi le opere di Gastone Novelli

Le opere di Gastone Novelli si trovano in vari musei e istituzioni culturali italiane e internazionali.
Qui cito solo, a titolo d’esempio, l’opera “Ari” del 1961 conservata presso la Fondazione Museion, Museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano, inoltre sono presenti numerose opere dell’artista a Milano, presso la Fondazione Prada. All’estero le opere di Gastone Novelli sono entrate a fare parte del British Museum di Londra e del The Museum of Modern Art di New York (MoMA) e in molte altre prestigiosi musei.

Fino al 1 marzo 2026, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia gli dedica una grande mostra monografica: un’occasione imperdibile per ripercorrere i momenti salienti della sua carriera, in uno dei musei più suggestivi della città.

L’esposizione si sviluppa in otto sale al secondo piano del museo e presenta circa sessanta opere, tra dipinti, disegni e sculture.

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