Giotto e le storie di San Francesco ad Assisi

17/10/2025
Autore: Caterina Stringhetta
Tag: Giotto, gotico

Ci sono opere d’arte che ti colpiscono per la loro bellezza e altre che ti tolgono il fiato perché sai di avere davanti qualcosa che ha cambiato il mondo.
Le Storie di San Francesco affrescate da Giotto nella Basilica Superiore di Assisi sono entrambe le cose.

Non dimenticherò mai la prima volta che ho alzato lo sguardo verso quelle pareti. Era come entrare in un racconto vivo, in cui i santi hanno piedi sporchi, le vesti si muovono al vento e i sentimenti, finalmente, si leggono nei volti di chi popola quelle scene meravigliosamente descritte.

In questo post voglio portarti con me tra quei capolavori, per scoprire perché sono così rivoluzionari e perché, ancora oggi, ci parlano con una potenza che attraversa i secoli.

Giotto predica agli uccelli di San Francesco

Giotto, predica agli uccelli di San Francesco

Le storie di San Francesco di Giotto

All’interno della Basilica Superiore di Assisi, un ciclo di 28 affreschi narra gli episodi più significativi della vita di San Francesco. Il ciclo decora le pareti della navata centrale, scandendo visivamente il cammino terreno del Santo, dalla giovinezza alla morte.

Realizzati tra il 1292 e il 1296, questi affreschi sono attribuiti a Giotto, anche se il dibattito sull’attribuzione è ancora aperto. Di certo c’è che lo stile, il linguaggio e l’umanità che traspare da ogni scena portano la sua firma inconfondibile, o almeno quella della sua rivoluzionaria bottega.

Giotto non si limita a illustrare una storia sacra, ma mette in scena la vita, con una forza narrativa mai vista prima.

Perchè le storie di San Francesco di Giotto sono un capolavoro

Fino a che questi affreschi non sono stati realizzati, l’arte medievale era ancora fortemente simbolica, con figure maestose e sfondi dorati. Giotto invece inserisce i personaggi in paesaggi reali, architetture riconoscibili, ambienti tridimensionali. Ma soprattutto, dà emozioni ai volti e peso ai corpi. I santi non fluttuano più nel cielo: camminano, abbracciano, piangono. Sono umani.

Ogni affresco è un fotogramma poetico e potente, una scena teatrale che coinvolge l’osservatore in un racconto partecipato.

Le scene più celebri e imperdibili

Difficile scegliere, ma ecco alcune delle scene più iconiche che meritano uno sguardo approfondito:

La rinuncia ai beni: Francesco si spoglia degli abiti davanti al padre, al vescovo e al popolo. Un gesto radicale, raccontato con intensità teatrale.

Il sogno di Innocenzo III: il papa sogna Francesco che sostiene con le proprie mani la Chiesa che sta crollando. Una metafora potente, e una scena carica di movimento e significato.

La predica agli uccelli: forse la più dolce e poetica di tutte. Un momento di tenerezza che racchiude tutta l’anima francescana.

La morte di San Francesco: un affresco commovente, in cui i frati piangono sinceramente attorno al corpo del santo, rappresentato con una delicatezza toccante.

Curiosità: è davvero tutto opera di Giotto?

Come spesso accade con i grandi capolavori medievali, la questione dell’attribuzione è ancora oggetto di studio. Alcuni studiosi sostengono che solo parte degli affreschi sia stata effettivamente dipinta da Giotto, e che molte scene siano state eseguite da aiuti o seguaci.

Al di là delle firme, ciò che conta è la visione nuova che emerge da queste immagini: un’arte che parla al cuore, che racconta le fragilità umane con una forza semplice e diretta. In questo, Giotto ha lasciato un segno nell’arte che si può notare anche in altri capolavori, come la Cappella degli Scrovegni a Padova, e che è stata d’ispirazione per tutta l’arte occidentale.

In effetti con Giotto inizia quella fase di “rinascita” dell’arte e che sarà completa nel Quattrocento con l’avvio del Rinascimento.

Il ciclo pittorico realizzato da Giotto si svolge secondo una sequenza che rispecchia la biografia ufficiale di San Francesco. Tutte le scene affrescate sono incorniciate da falsi rilievi architettonici, suggerendo a chi osserva che ci si trova di fronte a finestre aperte sugli eventi della storia del santo di Assisi.

Ogni singolo episodio descritto si trova all’interno di uno spazio che possiede profondità ed è costruito con una prospettiva convincente. In questo modo le scene appaiono reali e abitate da soggetti realmente esistiti, che si muovono all’interno di quello stesso spazio, esprimendo reazioni e sentimenti attraverso gesti ed espressioni del volto.

Dove vedere le Storie di San Francesco di Giotto

Le Storie di San Francesco si trovano nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, capolavoro assoluto dell’architettura gotica italiana.

La visita è gratuita, ma ti consiglio di prendervi tutto il tempo necessario perchè ogni scena merita di essere guardata con calma, magari tornando più volte per cogliere i dettagli nascosti.

Consiglio personale: portate con voi un piccolo binocolo da teatro o usate lo zoom dello smartphone. Alcuni affreschi sono molto in alto e ricchissimi di particolari.

Giotto La rinuncia ai beni di San Francesco

Giotto, La rinuncia ai beni di San Francesco

Perché le Storie di San Francesco di Giotto ci riguardano ancora

Le storie di San Francesco di Giotto non sono solo un capolavoro artistico, ma un manifesto visivo della compassione, della povertà, della scelta radicale di amore per il mondo.
Guardandole siamo costretti a porci tante domande. Ci chiediamo cosa significhi oggi “rinunciare”, “credere”, “abbandonarsi alla fede” o semplicemente vivere con coerenza.

In un’epoca in cui le immagini scorrono veloci e le osserviamo velocemente e troppo superficialmente, queste storie ci chiedono lentezza, attenzione e cuore aperto.

Fai un salto ad Assisi. Non te ne pentirai.
Io ci torno ogni volta che posso.

🖌️ Questo articolo è stato pubblicato nel 2015 ed è stato aggiornato il 17 ottobre 2025 con nuove curiosità e approfondimenti.

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