La Biennale di Venezia n. 55

Biennale

Oggi nelle sedi tradizionali dei Giardini di Castello e in quella del complesso dell’Arsenale apre i battenti la 55° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. Titolo: “Il Palazzo Enciclopedico”; sei mesi la durata, fino al 24 novembre.
Io l’ho vista in occasione della Vernice e credo sia una delle più belle Biennali degli ultimi anni e in questo post vi spiego perché.

Biennale 2013

La 55° Biennale di Venezia è guidata da Massimiliano Gioni e sicuramente verrà ricordata per le idee piuttosto che per opere o artisti eccentrici. I protagonisti di questa che è la più antica e importante e rassegna internazionale d’arte contemporanea del mondo sono gli artisti, ma anche i filosofi e i pensatori che attraverso riflessioni e visioni hanno dato forma all’arte e hanno comunicato un messaggio con il linguaggio artistico.
Venezia si riprende lo scettro di capitale dell’arte mondiale in un percorso che dal Palazzo Enciclopedico di Gioni, ai Padiglioni Nazionali, passando per le mostre collaterali e approdando agli eventi museali porta il contemporaneo al centro di una riflessione globale sul significato delle immagini.
Si tratta di una ricerca sulle origini della creatività, che prende avvio dal “Libro rosso” di Carl Gustav Jung (1875-1961) ed il simbolo del manifesto programmatico del curatore di questa Biennale.
Massimiliano Gioni propone un’indagine sulle immagini attraverso le opere di artisti noti e sconosciuti. Partire da Jung significa iniziare l’intera riflessioni sul libro in cui il padre della psicanalisi moderna raffigurò e analizzò le sue personali e inquietanti allucinazioni.
Quindi la 55° Biennale di Venezia è un percorso alla scoperta delle immagini interiori.
Non era facile costruire un percorso coerente su un tema tanto vasto, ma Gioni ha saputo far convivere forme espressive diverse e che offrono la possibilità di immergersi nell’animo umano.
Tutto il percorso è un crescendo di emozioni e anche i Padiglioni Nazionali contribuiscono a costruire un viaggio che dal flusso incessante delle opere da ammirare portano al centro di noi stessi.
La mostra del Padiglione centrale procede per grandi temi come il collezionismo, la rappresentazione di sé, il binomio arte-follia, il sogno, il viaggio interiore. Il tutto mixato in un discorso fluido e mai banale.
Ad ogni sala, a ciascun Padiglione, ai singoli artisti potrei dedicare un post. E per molti di essi dedicherò uno spazio speciale nei prossimi mesi, ma qui mi limiterò a ricordarvi di andare ad ammirare ai Giardini le opere di Maria Lassing e Marisa Merz, vincitrici dei Leoni d’oro alla carriera.
Maria Lassing (1919) ha da sempre utilizzato il ritratto come strumento di autocoscienza, mentre Marisa Merz (1926) realizza autoritratti come simbolo di una figura sacra.
Infine, non perdetevi l’enigmatica performance con cui Tino Sehgal (1976) ha vinto il Leone d’oro. Una sorta di rituale magico dove due attori dialogano attraverso suoni e movimenti sconnessi del corpo. Nulla resterà di quest’opera se non le immagini fotografiche e qualche video. L’esempio perfetto di quello che è l’arte contemporanea oggi, ovvero un flusso costante e inesauribile di immagini, che rappresentano l’unico strumento per la stragrande maggioranza delle persone per avvicinarsi all’arte di oggi.
 
Biennale Venezia 2013Biennale Arte 2013
In occasione di questa Biennale Arti Visive ho inaugurato il profilo Instagram di ART post Blog , dove ho pubblicato le immagini delle opere più belle in tempo reale: http://instagram.com/artpostblog/#
INFO
55° Esposizione Internazionale d’Arte
Giardini di Castello, Arsenale e sedi varie
Visitabile fino al 24 novembre 2013
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