Le opere di Donatello, simbolo del Rinascimento

img opere Donatello ©photoElaBialkowskaOKNOstudio

LE OPERE DI DONATELLO, SIMBOLO DEL RINASCIMENTO

Le opere di Donatello hanno segnato profondamente l’arte nel Quattrocento, diventando un punto di riferimento per intere generazioni di artisti.
La sua fama di scultore e architetto si è estesa dalla Toscana al Veneto, dalle Marche a Roma e a Napoli, paragonabile solo ai grandi della storia dell’arte come Giotto, a Raffaello, Michelangelo e Bernini.

Lo spirito moderno di Donatello lo spinse a rimettersi continuamente in discussione creando uno stile imprevedibile che sfidò le mode e il gusto dell’epoca: un artista trasgressivo che partendo dall’Antico e dal Medioevo più lontano arrivò a un nuovo modo di vedere e capire il mondo.

C’è una mostra a Firenze che ripercorre la storia e l’arte di Donatello e in fondo al post trovi tutte le informazioni per visitarla. prima però ti mostre le opere più importanti che devi conoscere.

Le opere di Donatello

Donatello | opere

Le opere di Donatello sono caratterizzate da un intenso pathos e da una ricerca sulla psicologia dei soggetti.
L’artista ha creato composizioni in grado di unire la fedeltà all’osservazione del reale con una profonda appropriazione dei modelli del passato, in un susseguirsi di conquiste e superamenti.

La straordinaria capacità di Donatello di usare materiali diversi in opere che uniscono preziosità, liricità e umanità ne fanno uno degli artisti già importanti artisti del Rinascimento.
Donatello utilizza marmo, pietra, bronzo, terracotta, legno, stucco, rame sbalzato, cartapesta, paste vitree e ceramiche, raggiungendo sempre straordinari effetti espressivi.

Mezzo distintivo del suo modo di procedere è il cosiddetto “schiacciato” o “stiacciato”, cioè un rilievo con variazioni minime rispetto al fondo, per suggerire un’illusione di profondità prospettica attraverso numerosi e sottilissimi gradi di spessore.

LE OPERE DI DONATELLO

Donatello, David vittorioso (1408-1409) Firenze, Museo Nazionale del Bargello.

Donatello | David vittorioso

Donatello, David vittorioso

Nella formazione e debutto di Donatello ci sono due elementi: da una parte c’è l’oreficeria, che lo condusse a essere allievo di Lorenzo Ghiberti e suo collaboratore nei primi anni dell’attività alla Porta Nord del Battistero fiorentino (1404-1407); dall’altra l’intaglio del marmo, per il quale l’immensa costruzione della Cattedrale, allora in corso da più di un secolo, forniva a un giovane di talento, molte opportunità di apprendimento e affermazione.
Donatello ottenne il primo incarico autonomo al più tardi nel 1406, nel cantiere della Porta della Mandorla di Santa Maria del Fiore. E già nel 1408 era pronto alla sfida del suo primo David in marmo.

Donatello, Reliquiario di san Rossore (1422-1425 circa) Pisa, Museo Nazionale di San Matteo.

Donatello, Reliquiario di san Rossore

Donatello, Reliquiario di san Rossore

Pur venendo da una scuola di oreficeria altissima, Donatello non fu mai un metallurgo tecnicamente irreprensibile.
La sua potenza sta nell’aver piegato i propri difetti a virtù, inventandosi una metallurgia rapida, sintetica, concentrata su alcuni passaggi visivi particolarmente ben scelti.
Il busto-reliquiario del San Rossore, ritratto indelebile di un eroico soldato antico, è un esempio delle sculture giovanili di Donatello, in cui l’artista lavorava su opere di piccolo formato ma che aspiravano già alla monumentalità.

Spiritelli

Donatello | Spiritello

Donatello, Spiritello ceroforo, 1436 ca. Parigi, Musée Jacquemart André

Non è stato certamente Donatello a inventare gli “spiritelli”, ovvero i putti nudi e alati. Donatello li mise al centro del proprio immaginario inserendoli un po’ ovunque nelle sue opere.
Per il coronamento del Fonte battesimale di Siena, Donatello realizzò tre“spiritelli” in piedi e festanti, in bilico su conchiglie adagiate sopra coroncine vegetali (1429): quasi una prova in scala per il David bronzeo di dieci anni dopo.

Battenti della Porta degli Apostoli

Donatello | Battenti della Porta degli Apostoli

Donatello, Battenti della Porta degli Apostoli

La Porta degli Apostoli è una delle due porte bronzee della Sagrestia Vecchia nella Basilica di San Lorenzo a Firenze e sono, tra le opere di Donatello, le più straordinarie.
Fin dall’antichità i battenti di bronzo sono stati un lusso e un privilegio di pochi luoghi e di pochi committenti, quasi sempre investiti di un potere sovrano o di una funzione pubblica assai elevata.

La Sagrestia Vecchia era la cappella funebre privata della famiglia Medici, realizzata da Filippo Brunelleschi e decorata da Donatello, che crea una serie di enormi stucchi e le due porte bronzee, le uniche della sua lunga carriera.
Le porte sono decorate da 10 fomelle quadrate intervallate da una cornice di festoni, rosette e fregi a palmette. Le maniglie sono fatte come due corde intrecciate.

San Giovanni Battista

Donatell | San Giovanni Battista di casa Martelli

Donatello, San Giovanni Battista di casa Martelli

Verso la fine del 1443 Donatello lasciò Firenze per Padova.
Aveva forse in programma una trasferta breve, come altre fatte in passato a Roma, a Pisa o a Lucca: lasciava infatti troppi incarichi in sospeso, soprattutto per Santa Maria del Fiore. Ma finì per restare a Padova ben undici anni.
Tra le ultime opere consegnate in patria prima di partire dovette esserci il San Giovanni Battista adolescente per la famiglia dei Martelli, alleati dei Medici: fu l’ultima sua statua marmorea in senso stretto.
Di questa statua il maestro portò con sé a Padova un disegno o un modello.

Sant’Antonio e Gattamelata

Donatello | Gattamelata | monumenti Padova

Donatello, Monumento equestre al Gattamelata, Padova.

L’Altare del Santo infiammò gli artisti veneti e non solo.
I quattro famosissimi Miracoli di Sant’Antonio per l’altare hanno fornito alle giovani generazioni spunti inesauribili per affrontare lo stesso soggetto, variandolo attraverso innumerevoli episodi secondari, o concentrandosi su una teatralità monumentale.
L’altare, nella sua composizione originale, non esiste più. Fu smontato1591 per la risistemazione del presbiterio e ricomposto nel 1895.

Intanto Donatello dava mano al Gattamelata nella piazza davanti alla basilica: primo monumento equestre di forme antiche, completamente isolato, dopo molti secoli.

David di Donatello (1440) Museo del Bargello

David di Donatello

Gli ultimi anni di vita di Donatello furono interamente dedicati ai Medici.
Il David di Donatello viene realizzato nel 1440 per volere di Cosimo I de’Medici per celebrare la battaglia di Anghiari, che vide Firenze vincere su Milano.
L’opera ha, quindi, un significato politico e per questo motivo fu scelto come soggetto l’eroe biblico David, che vinse contro il gigante Golia colpendolo con una pietra.

LE OPERE DI DONATELLO MOSTRA A FIRENZE

Dal 19 marzo 2022 la Fondazione Palazzo Strozzi e i Musei del Bargello presentano Donatello, il Rinascimento, una mostra storica e irripetibile che mira a ricostruire il percorso eccezionale di uno dei maestri più importanti e influenti dell’arte italiana di tutti i tempi, a confronto con capolavori di artisti a lui contemporanei quali Brunelleschi e Masaccio, Mantegna e Giovanni Bellini, ma anche successivi come Raffaello e Michelangelo.

Donatello, il Rinascimento
19 marzo – 31 luglio 2022

Palazzo Strozzi e Museo Nazionale del Bargello, Firenze

Prenota subito i biglietti selezionando una data nel Calendario.

Distribuita su due sedi, Palazzo Strozzi e il Museo Nazionale del Bargello, la mostra propone un viaggio attraverso la vita e la fortuna di Donatello articolato in quattordici sezioni.
A Palazzo Strozzi la mostra si dispiega in un percorso cronologico-tematico che ricostruisce la biografia artistica di Donatello attraverso cento capolavori.
Al Museo Nazionale del Bargello il percorso comprende opere iconiche di Donatello.

Ti piacciono le mostre? Allora leggi il post con le mostre 2022 in Italia con tutti gli eventi in programma.

Condividi su

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *